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Mini Donuts alla Cannella

Da Lauradv @antroalchimista
Mini Donuts alla Cannella
Oggi una ricetta alla Homer Simpson, un tipico dolce della categoria junk food a stelle e strisce: i donuts, fatti però in versione piccina picciò con la donuts maker e soprattutto non fritti. Nella cucina dell’Antro questa è una delle classiche ricette per i dolci di Carnevale. Questo dolce è stato preparato a 4 mani: io sfornavo donuts e Junio li glassava e decorava. Un bel modo per passare una mezza giornata in cucina divertendosi con i propri bimbi.
Curiosità: i donuts sono un dolce tipico americano, nello specifico di New York. Sono delle morbidissime ciambelle fritte ricoperte di glassa. Un delizioso junk food a stelle e strisce, una bomba calorica a cui difficilmente si riesce a resistere. La ricetta dei donuts compare per la prima volta nei ricettari americani nei primi anni del 1800. In America e in Canada ci sono molte catene di negozi dedicate solo ed esclusivamente alla produzione e vendita di donuts che vengono preparati in molteplici versioni sia dolci che salate.
Mini Donuts alla Cannella dal ricettario incluso nella confezione
Ingredienti x circa un centinaio di pezzi 
260 gr di farina
130 grammi di zucchero
1 bustina di lievito in polvere
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di cannella in polvere (per l’Antro Cannamela)
250 ml di latte
3 uova
5 cucchiai da tavola di olio extravergine d’oliva
1 presa di sale
Per glassare
200 gr cioccolato fondente
Zuccherini colorati
Preparazione
Preriscaldare l'apparecchio. Mescolare insieme tutti gli ingredienti sino ad ottenere una pastella liscia ed omogenea. Distribuire un cucchiaio scarso di impasto in ogni stampo. Chiudere lo stampo e far cuocere per 3/4 minuti (le ciambelline devono dorare). Levare le ciambelline dallo stampo con una spatola di legno, glassarle con il cioccolato sciolto a bagno maria e decorarle con zuccherini colorati.
Pillole di enologia: il cavatappi
Di cavatappi ne esistono centinaia e centinaia di modelli. Viene prodotto nelle forme e negli stili più strani, eleganti, bizzarri ma, l’unico che è considerato a tutti gli effetti il “vero” cavatappi, quello professionale usato dai sommelier e quello a leva dalla struttura semplice e maneggevole. Il manico di questo materiale a volte è composto da materiali preziosi o legni pregiati. All’interno del manico è nascosto un piccolo coltellino che serve per incidere ed eliminare la capsula posta sul tappo della bottiglia. Sempre inserito nel manico si trova una spirale in acciaio (detta il verme) che viene inserita al centro del tappo e serve per la sua estrazione dal collo della bottiglia.
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