Magazine Diario personale

Mini-Me

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Dopo non so più quante allerte rosse della Protezione Civile, pare proprio che Giove Pluvio non sia più adirato con il Sud Italia.Fuori c'è il sole, gli uccelli cinguettano e si contano i danni.
Altre strade che crollano, altri paesi isolati, altri disservizi.
Ma tanto il discorso è sempre quello.
Indi per cui poscia, parliamo d'altro.
Come state? Passato bene il ponte di Ognissanti o, per gli anglofili, Halloween? Qui da me è stato stupendo; la pioggia, il vento gelido, il cielo cupo, la luce che saltava ogni due e tre, lo studiare gli integrali per l'esame di analisi 2.....
Anche se, a dir la verità, in questi ultimi mesi ho troppi pensieri per la testa. Troppi per poter star lì a volermi truccare da strega, scienziata pazza o sexy balenottera.In quest'ultimo mese, difatti, ho avuto il "piacere" di diventare una donna adulta; badare alla casa, badare alla famiglia, pensare al lavoro (lo studio e le lezioni), badare alle bollette, la spesa, la macchina.....insomma, mai un attimo ferma. Al massimo, giusto cinque o sei minuti quotidiani per poter aggiornare il mio profilo Instagram con qualche foto di repertorio e/o dei libri da me recentemente comprati (e già finiti nel corso delle nottate insonni).
<<Aspetta, ma ciò cosa vuol dire? Per caso hai fatto il grande passo della convivenza?!>>
Magari....no signori miei, purtroppo a casa per il momento ci sono solo io a dover fare le veci di Cenerentola. Solo che al posto di GasGas ho il cane (e annesso terrore per il temporale) e al posto degli uccellini le cavallette, che si annidano tra le piante in giardino e mi saltano davanti quando esco per buttare la spazzatura facendomi venire un coccolone.Ma non tergiversiamo....dicevo? Ah, sì; sono io a badare a tutto e tutti; io lavo i piatti, cucino, rifaccio i letti, scopo il pavimento, sclero, mi taglio con il pelapatate, mi brucio con la griglia ancora rovente, stendo i panni, carico e scarico quintali di spesa, studio con la consapevolezza che ogni venti minuti devo staccare per controllare la lavastovigle/lavatrice, piego le lenzuola mentre il cane decide di giocare con la palla spingendola sotto i miei piedi.Ciao ciao ventiequalcosenne spensierata e benvenuta "madre di famiglia".Tant'è che chiunque sia a conoscenza del perchè io stia facendo la massaia, non perde tempo di farmi notare che son invecchiata di colpo. "Maturata", sostengono elegantemente taluni."Precipitata nel grigiore dell'esser adulta", sostengo fermamente io, sorseggiando Gaviscon e antidolorifici per la sciatica.Eppure oggi, lo ammetto, ho avuto il mio quarto d'ora di spensieratezza. Il tutto grazie a lei, la mia Mini-Me.
La mia piccola, dolce, pestifera, testarda, ciarliera, estroversa, cuginetta.O meglio, Mini-Me.Lei che potrebbe venirmi figlia, dati i vent'anni di differenza che corrono tra di noi. Lei che potrebbe davvero sembrare mia figlia dato che, inspiegabilmente, è la mia fotocopia.In tutto e per tutto.Per carità, non dico che non abbia preso nulla dai genitori e, guardandola poi bene bene, non siam certo così uguali....eppure, ogniqualvolta in cui la guardo ed osservo le sue espressioni, i suoi occhi scuri e profondi, i suoi boccoli castani, e il suo nasino a patata, io rivedo me.Anche mia madre e sua madre rivedono me in lei, ma per loro non è motivo di gioia, memori dei danni delle marachelle che combinavo.Che poi, a dirla tutta, pure lei è un peperino. Come me.Ama il viola, come me.Fa le smorfie davanti la macchina fotografica come me, ama fare sport assurdi come me, quando non è convinta di qualcosa inarca il sopracciglio destro come me, si offende facilmente come me, fa sempre domande come me.E' com'ero alla sua età.
Lei è stata quella che non m'ha rivolto la parola per un giorno, quando ho dovuto tagliare la mia fulgida chioma causa parrucchiere milanese, perchè "non ero più Rapunzel, ma Biancaneve. E Biancaneve è scema perchè fa la schiava ai Sette Nani!" (cit. Mini-Me).Lei è stata quella che s'è comprata il vestitino di Rapunzel, per Carnevale, ed è spuntata a casa mia per dimostrarmi che " a lei stava più bello che a me" (cit. Mini-Me).Lei è quella che mi fa le linguacce, mi dice di avere fidanzati più carini del mio ma poi non gli rivolge parola perchè si vergogna.Lei è quella che mi frega l'ultimo cioccolatino, lo mastica un poco e poi me lo torna mezzo mangiato e mezzo no perchè "era l'ultimo ed è generosa" (così sostiene per giustificare il fatto che non le sia piaciuto, e prova ne è il fatto che nel frattempo storce la bocca e arriccia il naso così come faccio io).Lei è quella che se decide di fare una cosa, la fa.E' quella che combina le marachelle, e ne è orgogliosa perchè è stata autonoma nelle sue scelte.E' quella che ride sempre per rabbonire gli adulti.E' la mia piccola Mini-Me; con le stesse paure che avevo un tempo e che ho ancora adesso. Con la stessa logica ferrea contro la quale è difficile discutere, con la stessa fantasia impossibile da limitare e con la stessa voglia di diventare grandi che avevo io.Anche se, sinceramente parlando, vorrei tanto diventasse qualcuno migliore di me; con meno paure, meno insicurezze e meno brutte esperienze. Vorrei che godesse i suoi anni con calma e serenità, senza avere fretta di arrivare qui dove sono io. Perchè ad arrivarci ci vuole poco, ma a tornare indietro ci vuole un'eternità.E vorrei tanto godermela di più così com'è; piccola, pestifera, e piena di innocente spirito d'osservazione.
[Salotto di casa mia]<<Mini-Me, perchè sei pensierosa? >><<Ieri ho litigato con la maestra.>><<Perchè?>><<Ha detto che devo mettere gli occhiali da lettura.>><<Non ti piacciono? Guarda che l'ha detto per il tuo bene.>><<Ma non ha senso!>><<Perchè?>><<L'ha detto mentre stavo scrivendo la lettera A. Si chiamano da lettura, non da scrittura!>>
Sì, è proprio la mia Mini-Me.

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