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MLS al via! Ecco le novità

Creato il 06 marzo 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Questa sera ha preso il via la 21esima edizione della MLS, il massimo campionato di calcio degli States. Con un numero sempre più crescente di seguito e finanziamenti, il 2016 si appresta ad essere un’annata interessantissima per il Soccer americano.

L’anno scorso la stagione calcistica negli Stati Uniti si era conclusa con la prima vittoria della storia dei Portland Timbers in MLS. Il club dell’Oregon non era il più forte, ma il bello di questa competizione è proprio il fattore x: l’imprevedibilità. Anche quest’anno 20 squadre (divise sempre tra Western e Eastern Conference) si affronteranno quasi ad armi pari nella prima parte della stagione, per poi approdare ai play off (stile NBA ovviamente). A differenza dell’anno scorso (quando furono acquistati i vari Pirlo, Lampard, Kaká, Gerrard, Drogba) non si registrano tuttavia grandi arrivi: segnaliamo comunque l’inizio della nuova esperienza americana all’Orlando di Kaká per Nocerino (liberato gratuitamente dal Milan), mentre termina la propria Obafemi Martins venduto dai Seattle Sounders in Cina allo Shenhua.

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— Major League Soccer (@MLS) 6 marzo 2016

Le vecchie glorie non sono qui per una pensione anticipata: gli stimoli per fare bene sono tantissimi.

Più sostanza che mercato. La MLS non avrà nuovi gioielli da esporre in vetrina quest’anno. Non c’era bisogno, comunque, di altri nomi di fama internazionale ad arricchire un panorama che si è già ben formato nella stagione passata e che ora punta a consolidarsi. E che non faccia pensare male l’alta età media dei campioni approdati nel Nuovo Mondo. Gerrard, per l’appunto, ci tiene a chiarire che “se qualcuno verrà con l’idea di rilassarsi, subirà un bello shock“. Questo perchè la MLS non vuole essere il luogo di ritrovo delle vecchie glorie, attratte dai soldi e dall’idea di bella vita, ma un campionato come gli altri. I nuovi immigrati sono per lo più giocatori in cerca di una svolta per la propria carriera un po’ in declino. L’idea corre facilmente al caso di Nocerino, reduce dall’incubo dell’ultima stagione al Parma. Ma questo è anche il caso di Donadel (del Montréal Impact), di Giovani Do Santos (la ormai non più giovane promessa della Cantera, ora al L. A. Galaxy) e di molti altri. Nuovi stimoli riguardano poi i due azzurri Pirlo e Giovinco. In vista degli Europei 2016, i due italiani cercheranno di mettere in difficoltà Antonio Conte ed essere inseriti nella lista degli Azzurri in partenza per la Francia. Giovinco è stato senza ombra di dubbio il miglior giocatore della scorsa stagione. Con le sue 22 reti e 16 assist ha trascinato il Toronto Fc e si è aggiudicato il “Landon Donovan Mvp Award“, ossia il riconoscimento dato al calciatore migliore del campionato americano. Nonostante la delusione per l’eliminazione ai playoff del suo Toronto, la Formica Atomica ha avuto davvero poco di che consolarsi. Con i suoi numeri in pochi mesi ha stregato l’America: sbarcato in Mls lo scorso gennaio 2015, l’attaccante 28enne già Golden Boot (ovvero capocannoniere) in virtù dei 22 gol (come Kamara dei Columbus Crew) e dei 16 assist serviti ai compagni nel corso della stagione, succede così a Robbie Keane nella speciale classifica che premia il miglior giocatore stagionale della lega nordamericana.

The myth, the legend…established. Get to know the man. https://t.co/Njnx5vx4ng pic.twitter.com/fIpgDrJm44

— Major League Soccer (@MLS) 5 marzo 2016

Non da meno è stato Andrea Pirlo nella passata stagione. Dopo appena sette mesi dal suo arrivo a New York, Pirlo si è perfettamente ambientato al way of life della Grande Mela. Per quanto riguarda l’aspetto puramente professionale, il centrocampista può dirsi soddisfatto dell’impatto avuto sulla MLS. È uno degli uomini dal rendimento più alto del campionato, e le sue giocate sensazionali, mai viste in questa fetta del globo, stupiscono non poco il pubblico storicamente abituato all’esaltazione dello spettacolo.

Andrea Pirlo is ‘loving’ life at NYCFC and admits he may remain in the MLS beyond this year. https://t.co/tCjn7G7uuD pic.twitter.com/02u5vhbIO0

— FOX Soccer (@FOXSoccer) 1 marzo 2016

Dalla prima sfortunata edizione del 2005 al successo degli ultimi anni: la crescita della MLS è inarrestabile.

È iniziato tutto nel 2005, quando la MLS cercava di affacciarsi nel mondo dello sport americano che fino ad allora aveva gli occhi solo per il baseball, il basketball ed il football. La Lega era ferma a 12 club (nelle mani di 6 proprietari) con appena 3 stadi dedicati al soccer e 15.108 spettatori. Minimi gli incassi, quasi nullo l’interesse delle masse che continuavano a non capire se non disprezzare l’idea del pallone. La svolta decisiva avvenne con la nazionale di calcio. Gli Stati Uniti degli anni 2000 seppero dare un nuovo volto al calcio americano, grazie a bandiere come Claudio Reyna (ritiratosi proprio al termine dei Mondiali del 2006) e Donovan. Il resto del merito va poi a Jurgen Klinsmann, che ha fatto innamorare gli States del soccer. Un mondiale da protagonisti, quello degli Stati Uniti da lui capitanati nel 2014, (concluso agli ottavi di finale ai tempi supplementari con il Belgio per 2-1) che ha dato la spinta ad un movimento che stava già scaldando i motori, mediaticamente (ed economicamente) acceso dalle tournée dei top team europei in America. Ora le società sono 20 (tutte con differenti proprietà, tra cui Joey Saputo proprietario del Bologna e del Montrèal Impact), saranno 23 entro il 2018, con 15 impianti-gioiello che fanno invidia a molte nazioni e 21.574 presenze in tribuna. Gli stadi sono pieni e le tifoserie caldissime ricreano atmosfere degne dei derby più accesi d’Europa. Le premesse sono tante e lo spettacolo è garantito. Ready?

The 21st #MLS season kicks off in ONE HOUR. We can’t wait for more moments like these in 2016:https://t.co/moATji0Uwr

— ESPN FC (@ESPNFC) 6 marzo 2016

Tags:Gerrard,giovinco,Lampard,MLS,pirlo,soccer,stati uniti,USA Next post

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