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Moto GP: Marquez fa suo Misano, Rossi 5°

Creato il 13 settembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

In un GP di Misano inverosimile, Marquez porta a casa una prestigiosa vittoria. Completano il podio i due che non ti aspetti, Smith e Redding.

La gara

Gara mai banale, quella di Misano. Tradizione confermata pienamente anche nella odierna edizione del GP, una gara che è stata condizionata pesantemente dal meteo incerto e mutevole.

La partenza è dominata dai tre pezzi da novanta, Lorenzo, Márquez e Rossi. Sin dagli albori, tuttavia, la gara è influenzata da un meteo incerto, una pioggia leggera e costante che inizia a bagnare il tracciato, rendendo difficoltosa la tenuta su strada delle moto. Iniziano i giochi, le strategie, dei vari piloti. Il terzetto di testa, guidato da Marc Márquez, a circa 21 giri dal termine, decide di rientrare per effettuare il cambio moto. Sono solo due i temerari, Smith e Redding, che sfidano le mutevoli condizioni climatiche e decidono di rimanere con le “slick”. Quando tutto sembra normalizzarsi, quando sembrano iniziare le tanto amate bagarre, tuttavia, la pista inizia ad asciugarsi in vari punti. Márquez, astutamente, decide di accodarsi dietro Rossi per studiare e capire le possibili strategie dei piloti targati Yamaha ed agire di conseguenza. Si deve ricordare che le “rain”, ossia le gomme da bagnato, studiate per la pioggia, soffrono terribilmente l’asfalto asciutto e tendono a degradarsi molto velocemente, causando un netto crollo delle prestazioni. Bradley Smith e Scott Redding, i quali non avevano effettuato cambio moto (quindi rimasti con le slick), sfruttano le (nuovamente) mutate condizioni della pista, inanellando una serie di tempi record e scalando posizioni su posizioni. L’attenzione è, ovviamente, rivolta interamente sul detto terzetto. A dodici giri dalla fine, Marc Márquez decide di rientrare e cambiare moto, mossa che risulterà decisiva per l’esito della corsa. Rossi, commettendo un clamoroso errore per un pilota della sua esperienza e ritardando il rientro, decide di focalizzare la sua corsa sulle strategie di Lorenzo. A circa 10 giri dalla fine anche Lorenzo rientra, mentre Valentino resta fuori per un ulteriore giro. Il colpo di scena arriva un paio di giri dopo: Lorenzo, complici le gomme ancora fredde, perde inaspettatamente il posteriore della sua Yamaha e finisce fuori. Il Dottore, data la strategia errata, non può approfittare in pieno di questa defezione e deve accontentarsi di un misero quinto posto. Taglia il traguardo in seconda posizione uno straordinario Smith ed uno stoico Redding, il quale, tra l’altro, era incorso anche in una caduta nel corso del GP.

Watch as @lorenzo99 falls from the #SanMarinoGP while pushing for the podium. More at http://t.co/LRNVoZMuI9 http://t.co/yLoVabcmTh

— MotoGP™ (@MotoGP) September 13, 2015

L’analisi

Un Gran Premio che farà discutere, quello di oggi. Gli onori di casa vanno, finalmente, a Marc Márquez, che registra una vittoria importante su di un circuito storico. Una gara, ad onor del vero, che non lo vede mai assoluto protagonista, anzi! Rifiuta le responsabilità che un campione deve sapersi prendere in certi momenti cruciali del GP quando decide, platealmente, di far strada a Valentino. Una scelta che forse non rientra nel “galateo dei motori”, ma che paga. Molto bene, anche. Márquez anticipa il rientro ai box e riesce, agevolmente, a vincere la gara.

All three #MotoGP podium riders elated after a treacherous race, especially #SanMarinoGP winner @marcmarquez93 http://t.co/gU9vSsQR3S

— MotoGP™ (@MotoGP) September 13, 2015

Giornata tra luci ed ombre, quella del Dottore. Gara per larghi tratti condotta ai limiti della perfezione, ma, nell’economia dell’analisi pesa (e molto) l’errore strategico anzidetto. Errore, quello di ritardare la sostituzione della moto, che sarà ammesso nel post gara anche dal capo tecnico del Team, Silvano Galbusera. Una scelta tempestiva avrebbe consentito di approfittare della sfortunata caduta del rivale nella corsa al titolo, Jorge Lorenzo.

Giornata nera per Lorenzo, che incappa in un fuori-pista potenzialmente decisivo per la corsa al mondiale. Non era, in verità, apparso molto sul pezzo nella giornata odierna, a tratti addirittura sofferente, tuttavia aveva composto una gara ordinata, mai fuori dagli schemi. A sette giri dalla fine, è successo l’irreparabile, complice la temperatura ancora troppo bassa delle sue gomme. Il suo distacco da Vale ora sale a 23 punti, ma nulla può ancora dirsi a 5 Gran Premi dal termine.

Elogio meritatissimo per Smith e Redding i quali, temerariamente e con coraggio, decidono di non seguire la massa e passare alle gomme da bagnato. Una scelta avventata, a prima vista, che conduce Bradley all’ultimo posto e causa, addirittura, una caduta per Scott. Con l’alzarsi delle temperature dell’asfalto, tuttavia, i due prendono letteralmente il decollo e magicamente entrano le podio.

Bene anche Danilo Petrucci (primo dei Ducatisti), sesto dietro Rossi. Non brillano, sfortunatamente, le Ducati di Iannone e Dovizioso, rispettivamente settime ed ottave.

ORDINE D’ARRIVO:

1 Marc Márquez                  (Honda)
2 Bradley Smith     (Monster Yamaha Tech 3)
3 Scott Redding     (Honda)
4 Loris Baz   (Yamaha)
5 Valentino Rossi   (Movistar Yamaha MotoGP)
6 Danilo Petrucci   (Ducati)
7 Andrea Iannone               (Ducati Team)
8 Andrea Dovizioso            (Ducati Team)
9 Dani Pedrosa                    (Honda)
10 Aleix Espargaró     (Suzuki)

CLASSIFICA MONDIALE PILOTI:

Valentino Rossi           (Movistar Yamaha MotoGP        247

Jorge Lorenzo              (Movistar Yamaha MotoGP)       224

Marc Márquez             (Honda)                                            184

Andrea Iannone          (Ducati Team)                                 159

Tags:Baz,Dovizioso,Iannone,Italia,marquèz,Misano,moto,moto gp,motori,Pedrosa,Petrucci,Redding,risultati Moto GP,rossi,San Marino,Smith Next post

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