Magazine Diario personale

Noi della generazione y

Creato il 11 aprile 2014 da Golemino

Se sei nato tra il 1980 e il 1999 appartieni anche tu alla Generazione Y. Dicono che siamo narcisisti, esigenti, impazienti, viziati e iperconnessi. Ma qualche buona qualità ce l’abbiamo, ci descrivono come altruisti, tolleranti e “selvaggiamente” ottimisti. Pregi e difetti nei quali, vi assicuro, vi ritroverete pienamente…

Generazione Y
Sei un tipico esemplare della Generazione Y se:

La tecnologia è mia sorella. Abbiamo cominciato a smanettare alle elementari con gli schermi in bianco e nero e non ci siamo più fermati. Appoggiare la mano sul mouse e diventare un tutt’uno con la freccetta è venuto naturale. Era scritto nel nostro DNA, dopo poche lezioni di informatica eravamo già più bravi della maestra. Con le tecnologie ci siamo evoluti anche noi e adesso viviamo iperconnessi e soffriamo di dipendenza da internet e da social network. Forse la situazione ci è un po’ sfuggita di mano…

Vivere per lavorare o lavorare per vivere? Siamo inclini a cambiare lavoro facilmente perché siamo impazienti e pretendiamo un riconoscimento immediato. Vogliamo un lavoro che dia soddisfazioni e gratificazioni, in fondo il lavoro è anche la nostra vita. Le condizioni sociali ed economiche hanno reso la linea di demarcazione tra la nostra esistenza lavorativa e privata sottilissima, ahimè, quasi impercettibile. Perché fare quindi un lavoro che non ci piace?

Politica? No grazie! Siamo meno interessati alle questioni politiche e civili delle generazioni precedenti e più orientati ai beni materiali ed effimeri. Che siano stati questi vent’anni di mala politica a condizionarci?

Coscienza ecologica e sociale. Siamo cresciuti con il mito della condivisione e ciò ci ha portati a mantenere un comportamento in genere socialmente responsabile e sensibile al prossimo (le eccezioni confermano la regola), unitamente ad una elevata sensibilità per il dibattito ambientale. In fondo chi di noi non ha mai sognato di tornare a fare il contadino e vivere del proprio orticello?

Free yourself! Rispetto ai nostri genitori, noi Y siamo mentalmente più aperti, più disposti ad accettare le diversità, ad abbracciare nuove idee e nuovi stili di vita. Abbiamo voglia di esprimere la nostra personalità e non ci vergogniamo a farlo.

I like me
Me Me Me Generation. Qui arriva il tasto dolente e la medicina amara da buttar giù. Siamo cresciuti con la convinzione di  essere speciali, diversi, “i più bravi di”. Quando non eravamo premiati per qualcosa, si inventavano qualcos’altro per farci avere dei riconoscimenti (vedi il premio simpatia…). Crediamo di avere qualcosa in più rispetto agli altri, qualcosa che non ci siamo guadagnati ma che possediamo come fosse un dono divino. E invece una volta cresciuti la realtà non corrisponde alle nostre aspettative. Dalle stelle alle stalle, difficile da accettare, no?

L’ottimismo è il profumo della vita! Noi questa positività ce l’abbiamo, anzi siamo incredibilmente, irragionevolmente e sconsideratamente ottimisti! In fondo (in alcuni proprio in fondo in fondo) ci crediamo che un mondo migliore sia possibile.

Cari “Millennial”, non  abbiate fretta di negare, rileggetelo, digeritelo, rendetevelo utile!

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