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Non chiamatemi “di sinistra”.

Creato il 12 marzo 2012 da Phoebe1976 @phoebe1976

Non chiamatemi “di sinistra”.

37x50golconda.jpgUno non si può distrarre un attimo, no.

Non ci si può lasciar confondere dalla primavera, dagli alberi in fiore, dalla voglia di andare a cercar asparagi per il bosco.

Nonononono.

Perché appena ti distrai, salta fuori l’uomo più orrevole, Angelino Alfano, del mondo a pontificare sulla sessualità altrui.

Permettetemi una digressione.

Ora, voi ce lo fareste un pensierino su Alfano? Sì, lo so che non è bello giudicare gli altri dalla scatola esterna, ma siccome l’esteriorità è importante e ce lo insegna il nostro caro ex premier, mi domando se c’è una donna al mondo che lo ritiene appetitoso. Io, no.

Ma veniamo a noi.

Il caro Angelino (che già il nome, vabbè…), non pago di vivere alla luce riflessa del nostro caro ex premier che fa?

Esterna. Peggio di Bossi.

E lo fa a lla scuola di formazione del PdL.

'''L'alleanza Di Pietro, Vendola e Bersani va nella direzione dello zapaterismo e non di una moderna sinistra europea. Lo zapaterismo e' un germe che rischia di attaccare i valori che noi difendiamo, come abbiamo fatto con il dl su Eluana Englaro, la difesa della vita sin dal concepimento oppure i tanti no che abbiamo detto sullo scardinare la famiglia. Se la sinistra andrà al governo farà quello che ha fatto la sinistra in Spagna: il matrimonio tra uomini, le coppie di fatto buttando fumo sulla società spagnola distraendo le forze migliori dalla crescita e lo sviluppo. E oggi il partito socialista e' ai minimi termini. Questo sarà l'inevitabile destino della coalizione Bersani- Di Pietro e Vendola''.

Ora, mi sorgono alcune importanti digressioni.

Ci si può riempire la bocca della parola famiglia solo per dir cazzate? Si può essere più razzisti e fascisti di così? Più generalizzanti ed ignoranti?

No, mi sa di noi.

Esiste la coalizione Bersani-Vendola- Di Pietro? Ohibò! Davvero? Ma sul serio? E io che pensavo che la foto di Vasto fosse il classico scatto post picnic!

Ma soprattutto, Angelino, dimmi la verità: ti piacciono i maschietti e non vuoi dirlo al tuo premier? No, perché in genere gli omofobi sono quelli che son repressi, caro mio. A me se si baciano due donne o due uomini davanti al sindaco e si sposano, l’unica cosa che mi mette pensiero è sapere se devo fargli il regalo e se hanno fatto la lista (le quote del viaggio di nozze son sempre meglio e la busta coi soldi terrona ma gradita).

E poi, caro Angelino, io e l’Amoremio siamo una coppia di fatto: PROBLEMI? Guarda che ti scaglio il gatto addosso in un attimo, ed è risaputo che Nevruz è addestrato per colpire nelle parti basse. Sono stata esplicita abbastanza?

Quel che sconcerta davvero in tutta questa storia è che ci sia una scuola di formazione del PdL presso cui blatera Alfano. E dire che ho sempre pensato che i pidiellini li facessero con lo stampino, a mano, come i soldatini di stagno. E invece no, se li creano ad hoc con corsi di formazione, manco fossero gli Umpa Lumpa.

Anyway, il mio livore non è stato generato dal prode Angelino, non sono (più) così sensibile.

No. Quel che mi ha fatto arrabbiare è stata la Rosy Bindi, che con il suo accento toscanaccio che la rende (o vorrebbe rendere) più simpatica, di rimando ad Alfano ha esclamato:

“La famiglia fondata sul matrimonio ha la priorità, lo dice la costituzione. Ma il Pd non ignorerà i diritti di tutti. Il matrimonio però è solo eterosessuale, è un punto molto fermo”  

E poco conta se frange del PD si oppongono, la linea guida resta questa. Cioè quella non di fare una politica di sinistra, moderna ed attuale, ma di accontentare preti e pretini cercando di pescar voti dove non si posson prendere e perdendoli da chi il voto te l’ha dato fino ad oggi.

Fino ad oggi, sì.

Perché io mi sono ufficialmente rotta.

Il partito che io voglio votare deve avere il coraggio di difendere i diritti di chi non ce l’ha, che siano omosessuali, eterosessuali, immigrati, disoccupati o solo sfigati.

Voglio un partito che difende la giustizia, l’equità e il buon governo.

Da oggi non mi dite che sono di sinistra, basta.

Ho ingoiato troppi bocconi amari, ho persino votato Ulivo.

Ho fatto anche troppo.

Ora, basta. Ora ci vorrebbe la rivoluzione.


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