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Non è un regalo, è una scommessa

Creato il 02 maggio 2015 da Libera E Forte @liberaeforte

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di Giovanni Palladino

Il 30 aprile Daniele Manca, vice direttore del Corriere della Sera, ha scritto un editoriale in cui vi era la seguente affermazione:

“Nel mondo ci sono banche, istituzioni finanziarie, investitori disposti a prestarci soldi senza avere in cambio alcun interesse”.

L’affermazione si riferiva al fatto che nello scorso mese i rendimenti dei nostri Bot sono diventati negativi, perché sono stati venduti a un prezzo superiore a quello di rimborso. Ma è mai possibile che nel poco generoso mondo della finanza vi siano dei “pazzi” disposti a prestare 101 euro per poi vedersene rimborsare 100? Sì, esistono, ma non sono “pazzi” disposti a regalare soldi al nostro Stato, bensì “pazzi” disposti a scommettere sulla rivalutazione dell’euro nei confronti del dollaro o dello yen o di altra valuta con la quale viene fatto l’investimento. Ossia sono speculatori stranieri (extra UE) che sperano di fare un “capital gain” di tipo valutario.

Ovviamente si tratta di una scommessa che potrebbe anche concludersi con una perdita di capitale, se nel frattempo l’euro dovesse svalutarsi nei confronti del dollaro o di altra valuta estera con la quale viene fatto l’investimento.

Ad esempio una “pazzia”, che ha dato ottimi risultati, è stata quella dei non residenti in Svizzera disposti a pagare una “penale” pur di depositare soldi in una banca elvetica o di pagare interessi negativi sui titoli obbligazionari svizzeri. Nell’arco di appena un anno, il franco svizzero si è rivalutato di oltre il 25% nei confronti del dollaro e dell’euro. E oggi vi sono ancora investitori/speculatori disposti a pagare un costo pur di avere depositi o titoli in franchi svizzeri, poiché “puntano” (“punt” in inglese vuol dire “scommessa”) su una ulteriore rivalutazione del franco.

Non è un bel mondo quello in cui a regnare è il “capital gain” di breve termine con tanta voglia di fare soldi con i soldi, mentre al Corriere della Sera c’è chi crede che vi siano investitori di buon cuore…


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