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Non siamo genitori "normali": gita a Verona.

Da Farmacia Serra Genova

Se ci seguite ogni tanto il titolo non vi dice nulla di nuovo..I motivi sono mille e noti a tutti per esempio avere 4 figli ed un cane non fa parte di quella che viene catalogata come la famiglia "tradizionale".
Lavorare insieme non è una di quelle cose che è considerata così semplice ma per noi che speriamo da sempre di essere intercambiabili  a casa ed al lavoro la speranza è di riuscirci.
Per questi e tanti altri motivi non vi stupirete se vi diciamo che alla fine di un turno pesante fisicamente e mentalmente abbiamo al risveglio di ieri mattina deciso di fare una gita fuori porta proprio vicina :a Verona.
Passata la sorpresa e la contentezza per un viaggio inatteso per i piccoli ed allestita una sacca per il cane che ovviamente ci ha accompagnato ci siamo diretti verso la città scaligera dove si disputava anche la partita determinante per la possibile salvezza del Genoa .
Accompagnati dal sole e dal bel tempo e sopravvissuti al traffico siamo arrivati superando le 3 ore di viaggio volate grazie al ripasso della geografia italiana e divertendoci con le domande dell'applicazione che vi consigliamo di scaricare del Milionario.
Una volta arrivati le strade di maschi e femmine si sono divise: gli uni allo stadio pieni di speranza le altre alla ricerca di spunti in una città come Verona ricca di cose da vedere a partire dalla casa di Giulietta ed il suo famoso balcone insieme a tutte le sue chiese.
La giornata sportiva dei maschi è stata felice dato che  il risultato del campo ha regalato la prima trasferta vittoriosa ad Ettore invidiato da papà e fratello che non avevano ricevuto la stessa sorte al loro esordio  quando hanno accompagnato il Genoa lontano da Marassi .

Per finire la giornata in bellezza abbiamo visitato l' Arena tutti insieme sorprendendoci come l' acustica di monumenti di questo tipo superi sempre quella di edifici creati con il supporto di tutte le tecnologie dell' era moderna .
Dopo aver apprezzato le specialità della cucina veneta consumate ad un orario un po' da tedeschi verso le 19 siamo rientrati. Accompagnati da un acquazzone che aveva un po' le sembianze di quello di Fantozzi ma con i piccoli che si sono addormentati al casello di partenza e svegliati a quello di arrivo le paure di averli stancati sono state fugate.
E' rimasto l' apprezzamento di tutti  i bambini a fine giornata che hanno avuto la conferma, se per caso ci fosse stato bisogno, di non aver dei genitori non propio "normali"...

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