Magazine Cultura
Oggetti di bellezza e i secondi anni '20 di New York
Creato il 30 aprile 2013 da Gorgibus @chiaragorgibus"E il riflesso... be', secondo me il riflesso rappresenta l'arte. E' quella cosa che sta a metà strada tra i nostri sogni e la realtà."
Che Steve Martin, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico, fosse anche uno scrittore, io proprio non lo sapevo. Ed è stato soltanto dopo aver iniziato a leggere il suo romanzo "Oggetti di bellezza" che ho scoperto che no, non si trattava di una omonimia. A folgorarmi è stato il titolo, il concetto di bellezza, il culto del bello e tutto ciò in cui la bellezza è ricercabile, riconoscibile, ha sempre esercitato su di me fascino ed estremo interesse. E un romanzo con un titolo del genere non potevo proprio farmelo scappare.
"Oggetti di bellezza" è la storia di Lacey Yeager e della sua carriera nel mondo dell'arte, ma è anche l'affresco del mercato dell'arte a New York dagli anni '90 all'inizio della crisi economica attuale. E se Lacey è il faro catalizzante, il fulcro della storia, l'espediente che ci introduce nel mondo del collezionismo d'arte, il narratore è un personaggio non da meno. Pur svelando poco della sua vita, forse meno interessante e intensa di quella della sua amica, ci racconta di lei pregi e difetti, come solo un uomo innamorato può fare, e alla fine risulta essere la firma inconfondibile del quadro che ha dipinto.
"... la sua aria spensierata mi incantava, e quando mi fui corazzato a sufficienza contro il suo fascino, quando imparai a osservarla come si fa con un progetto di scienze, riuscii a godermi le parti migliori di lei senza lasciarmi prendere in trappola."
Lacey Yeager è quel tipo di ragazza che ogni ragazza comune vorrebbe essere quando non si sente adeguata, intelligente, furba, libera e impavida, che sbaglia e che tuttavia sembra cadere sempre in piedi. Tutto sembra essere a suo uso e consumo, l'arte, gli affari, il sesso. Partita da un modesto lavoro da Sotheby's, diventerà una trottola in balìa del fermento degli anni '90, quando il collezionismo d'arte raggiungerà i livelli più estremi e controversi, i soldi scorreranno a fiumi e un artista potrà diventare desiderabile nell'arco della compilazione di un assegno.
"Non c'è dubbio che la teoria della relatività sia applicabile all'arte: come la gravità distorce lo spazio, così un collezionista importante distorce il senso estetico."
E sullo sfondo c'è New York, una New York ridente, viva, spregiudicata, in cui i vernissage si susseguono senza sosta e in cui le opere d'arte sono attrazione, seduzione, canto di sirene. Almeno fino all'11 settembre... Steve Martin ci racconta di opere d'arte, di cene d'élite, di galleristi e collezionisti. Si inventa quadri e autori emergenti e li accosta a quelli più rinomati dell'arte moderna e contemporanea. E allora mentre seguiamo Lacey nella sua scalata del mondo dell'arte, dall'East Village a Chelsea, ci ritroviamo a leggere di Warhol, Monet, Rembrandt, Morandi, Sargent, Picasso e tanti altri ancora. E le magnifiche tavole illustrate ci aiutano a sentirci un po' parte della giostra, rendendo questo romanzo non solo bello da leggere ma anche da sfogliare, rendendo un oggetto di bellezza anch'esso.
"Lacey capì che l’atteggiamento con cui i collezionisti corteggiavano i quadri era romantico solo in apparenza: alla base di tutto non c’era che pura e semplice lussuria."
Forse dipende dall'aver frequentato quel mondo, ma il Martin scrittore è tanto credibile quanto l'attore nelle vesti dell'ispettore Clouseau. La lettura scorre molto bene e se gli si può imputare di essere un po' troppo veloce è pur vero che il mutamento continuo della scena artistica e commerciale è difficile da condensare in un libro di così poche pagine, senza sforare nel tecnicismo. Forse l'unica vera pecca del libro è l'elemento “investigativo” di cui si poteva benissimo fare a meno, che a mio parere non aggiunge nulla alla storia e, anzi, lascia qualche punto interrogativo, mentre avrei concesso un po' più di spazio a Patrice Claire, ma su di lui potrei non essere obiettiva.
Oggetti di bellezza, di Steve Martin
Traduzione: L. Bertolucci Edito: ISBN Edizioni Pagine: 298 ISBN: 978-8876383410 Prezzo di copertina: 19,90 € Ebook: disponibile al prezzo di 6,99 €
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Luci e ombre di Calabria
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito
Da Luz1971
CULTURA, LIBRI -
It's the books, stupid! Reading is sexy in New York. Greenwich Village bookstores
#itsthebooksstupid: inciampare nei libri viaggiando - clicca qui per leggere le parti precedenti. Reading is sexy, and an integral part of the culture in New... Leggere il seguito
Da Bourbaki
CULTURA -
Jurassic World - senza spoiler
Comprate il biglietto. Entrate in sala. Appena si spengono le luci spegnete il cervello. Non chiedete. Non pensate. Non dubitate. Allora Jurassic World sarà un... Leggere il seguito
Da Flavio
CINEMA, CULTURA, FUMETTI, LIBRI -
Anteprima: So che ci sei di Elisa Gioia
So che ci seidi Elisa GioiaPrezzi Cartaceo: € 18,50 Ebook€: 9,99Pagine 406Pubblicato a giugno 2015ISBN 978-88-566-4445-6C’è qualcosa di peggio che essere tradit... Leggere il seguito
Da Madeline
CULTURA, LIBRI