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Olio di palma: un business devastante. Per l’ambiente!

Creato il 20 marzo 2012 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci
Carrefour e altri colossi della distribuzione organizzata stanno chiedendo alle aziende produttrici di fare chiarezza sulla eventuale provenienza da filiere sostenibili e certificate degli oli vegetali di palma usati come ingredienti. Il WWF nel 2009 ha lanciato una campagna per il consumo responsabile di olio di palma (RSPO) stilando addirittura una classifica delle principali aziende/multinazionali, importatrici di olio di palma (source). Perché tutti questi riflettori sull’olio di palma? L’olio di palma si trova nella maggior parte dei prodotti alimentari elaborati con oli vegetali. Attualmente sulle etichette basta scrivere “oli vegetali” e significa che dentro probabilmente ci sarà olio vegetale di palma, perché è meno costoso, meno pregiato (il più ricco di acidi grassi saturi) e quello più resistente ai processi di cottura. Si trova dappertutto, dalle margarine ai formaggi “alleggeriti” (cioè dove il latte viene sostituito da grassi vegetali), alle merendine, prodotti da forno, prodotti fritti. E allora? dove sta il problema? Il consumo dell’olio di palma aumenta esponenzialmente, sia nell’industria alimentare, sia nei nuovi impianti energetici da biocombustibili, e i palmeti vengono piantati al posto delle foreste pluviali di mezzo Sud-est asiatico. Risultato: tonnellate di anidride carbonica e altri gas serra liberati nell’atmosfera. Ma non solo: piantagioni di palma [...]

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