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ONE DAY (GB, 2011) di Lone Scherfig

Creato il 13 novembre 2011 da Kelvin
ONE DAY (GB, 2011) di Lone Scherfig
Può un'amicizia trasformarsi in amore? O addirittura coesistere? E qual è il confine? Possono due persone incontrarsi, conoscersi, lasciarsi, riprendersi, amarsi senza saperlo (o fingendo di non saperlo) per quasi vent'anni, fino a scoprire di non poter stare l'una lontano dall'altra? E' quello che accade a due ragazzi scozzesi, Emma e Dexter, che si conoscono per caso il giorno della loro laurea (il 15 luglio 1988) e le cui vite s'intrecceranno, guardacaso, per quasi due decadi, finchè un avvenimento 'definitivo' (non vi diciamo quale) porrà fine a ogni domanda...
ONE DAY (GB, 2011) di Lone ScherfigOne Day è tratto da un fortunato bestseller di David Nicholls (qui nelle vesti di sceneggiatore), che non ho letto ma che pare sia diventato un piccolo 'cult' della letteratura post-adolescenziale. Il film, non originalissimo per tematiche, si basa su un assunto alquanto particolare: raccontare per un giorno all'anno di ogni anno (il 15 luglio, appunto) i destini incrociati dei due giovani protagonisti. In realtà le vicende di Emma e Dexter si sviluppano per tempi ben più lunghi, ma a noi ci viene fatto vedere solo quello che accade in un solo giorno. Quel giorno.

ONE DAY (GB, 2011) di Lone Scherfig

Jim Sturgess

Il film vorrebbe essere una tenera riflessione sul destino, sull'imprevedibilità della vita, sull'impossibilità di governare la passione. La regista Lone Scherfig (quella di An Education) riesce discretamente a tenere a bada la componente 'romantica' del film, senza eccedere nella mielosità, ma la struttura estremamente rigida della storia costringe la sceneggiatura a sorvolare su troppe 'pagine' (cioè anni) per rientrare nei tempi 'filmici' a disposizione. Alcune annate durano lo spazio di pochi secondi (a volte una sola nuotata in piscina, mentre immaginiamo che nel libro ogni capitolo sarà stato senz'altro più approfondito) finendo così per togliere molto fascino alla storia e rendendola abbastanza prevedibile.

ONE DAY (GB, 2011) di Lone Scherfig

Anne Hathaway

Anche non avendo letto il libro, infatti, lo spettatore capisce sempre prima quello che succederà di lì a poco, finendo inevitabilmente per togliere suspance e curiosità alla pellicola. In pratica non ci si emoziona mai, eccezion fatta per gli ultimi dieci minuti dove il tocco leggero, delicato e tipicamente femminile della regista porta inevitabilmente alla commozione, pur senza 'ricattare' chi guarda. Salvo però ricredersi appena dopo, a causa di un doppio finale appiccicaticcio e consolatorio, assolutamente non necessario. Discrete le interpretazioni dei due attori (Anne Hathaway e Jim Sturgess), anche se non invecchiano praticamente mai per vent'anni (nemmeno una ruga...).
ONE DAY (GB, 2011) di Lone Scherfig
Tuttavia, la visione di One Day non può non riportarci alla mente un bel film italiano di qualche anno fa: si tratta di  Un amore di Gianluca Maria Tavarelli, pellicola datata 1999 e passata come una meteora nelle sale italiane nonchè in home video. La trama è incredibilmente simile, ma la costruzione e l'impatto emotivo sono decisamente superiori al film della Scherfig. Può essere un'occasione per riscoprirlo. Non ve ne pentirete.
VOTO: **

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