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Operazione Northwoods: quando gli USA volevano abbattere un aereo civile per incolpare Cuba e invaderla militarmente

Creato il 06 agosto 2014 da Aurita1 @francescofilini

northwoods

di Francesco Filini

le inquietanti vicende dell’aereo di linea della Malaysia Airlines precipitato lo scorso 17 Luglio nell’est dell’Ucraina, fanno tornare alla mente un piano escogitato dall’intelligence americana nel lontano 1962, conosciuto sotto il nome di “Operazione Northwoods“.

Operazione Northwoods: quando gli USA volevano abbattere un aereo civile per incolpare Cuba e invaderla militarmente

Robert McNamara

Il piano che fu svelato solo tra il 1997 e il 1998 dal John F. Kennedy Assassination Records Review Board (un’agenzia del governo americano istituita nel 1992 con lo scopo di riunire tutti i documenti utili che riguardano l’assassinio del Presidente Kennedy), fu concepito nelle stanze dell’allora segretario della difesa Robert McNamara ed aveva come unico scopo quello di creare appositamente degli episodi che giustificassero Operazione Northwoods: quando gli USA volevano abbattere un aereo civile per incolpare Cuba e invaderla militarmentel’intervento USA su Cuba, passata nelle mani di Fidel Castro con la rivoluzione del 1959. Fortunatamente il Presidente Kennedy, dopo il la fallimentare operazione della “Baia dei porci”, si rifiutò di dar seguito al piano redatto dagli alti dirigenti della Difesa a stelle e strisce.

IL PIANO

northwoodsPAGE1Il documento per dare il via all’Operazione Northwoods che va sotto il titolo emblematico di “Justification for US Military Intervention in Cubaera diviso in 9 punti essenziali:

  1. Dal momento che parrebbe consigliabile l’utilizzo di una provocazione come base per un intervento militare statunitense a Cuba, potrebbe essere portato ad esecuzione un piano segreto di simulazione, che includa necessarie azioni preliminari come da proposte in risposta al requisito 33c, come tentativo di provocare reazioni da parte cubana. Dovrebbero essere incrementati inganni e iniziative di disturbo per convincere Cuba di una invasione imminente. La nostra posizione militare durante l’esecuzione del piano permetterà un cambio rapido dallo stato di esercitazione a quello di intervento se la risposta cubana lo giustificherà.

  2. Sarà pianificata una serie di incidenti ben coordinati a Guantanamo, apparentemente condotti da forze cubane nemiche.

    a. Ipotesi di incidente per rendere credibile un attacco (non in ordine cronologico):
    1. Diffondere molte voci usando una radio clandestina.
    2. Sbarcare forze cubane amiche in uniforme mimetica per inscenare un attacco alla base.
    3. Simulare la cattura di sabotatori cubani nella base.
    4. Creare disordini ai cancelli della base utilizzando forze alleate cubane.
    5. Far esplodere munizioni e accendere fuochi nella base.
    6. Incendiare un aereo sulle piste (sabotaggio).
    7. Colpire la base dall’esterno con colpi di mortaio con alcuni danni alle installazioni.
    8. Catturare squadre d’assalto in avvicinamento dal mare a Guantanamo City o nelle vicinanze.
    9. Catturare gruppi di miliziani che assaltano la base.
    10. Sabotare una nave nel porto con fiamme e incendi.
    11. Affondare una nave accanto alla bocca del porto. Simulare funerali di finte vittime (possibilmente una decina).
    b. Gli Stati Uniti risponderebbero con azioni di attacco volte a garantire i rifornimenti di carburante e di acqua e distruggendo le installazioni di artiglieria e di mortaio che minacciano la base.
    c. Avviare operazioni militari americane su larga scala.
  3. Un incidente sullo stile del “Maine” potrebbe essere organizzato in vari modi:

    a. Si potrebbe far esplodere una nave americana a Guantanamo e incolpare Cuba.
    b. Si potrebbe abbattere un velivolo telecomandato (senza equipaggio) sulle acque territoriali cubane. Potremmo causare un simile incidente vicino a l’Avana o a Santiago come spettacolare esito di un attacco cubano dal mare o dal cielo o da entrambi. La presenza di aerei o navi cubani che semplicemente indagano le intenzioni della nave potrebbero facilmente risultare prove convincenti che la nave sia stata attaccata. La vicinanza con l’Avana o Santiago aggiungerebbe credibilità, particolarmente nei confronti di chi abbia udito lo scoppio o visto le fiamme. Gli Stati Uniti potrebbero procedere con una operazione di salvataggio via aerea e navale coperta da caccia per evacuare i sopravvissuti di un equipaggio inesistente. Liste di vittime sui giornali porterebbero una utile ondata di indignazione nazionale.
  4. Potrebbe essere avviata una campagna terroristica di matrice comunista cubana nella zona di Miami, in altre città della Florida o addirittura a Washington. La campagna potrebbe mirare a rifugiati negli Stati Uniti. Potremmo affondare una barca di cubani in rotta verso la Florida, nella realtà o con una simulazione. Potremmo promuovere attentati alle vite di rifugiati cubani negli Stati Uniti fino al punto di pubblicizzare ampiamente dei ferimenti. L’esplosione di alcune bombe al plastico in manifestazioni sportive selezionate, L’arresto di agenti cubani e la diffusione di documenti predisposti per sostenere il coinvolgimento cubano, sarebbero utili nel promuovere l’immagine di un governo irresponsabile.

  5. Potrebbe essere simulata ostilità di matrice cubana e castrista nei confronti di una vicina nazione caraibica, sull’esempio dell’invasione del 14 giugno della Repubblica Dominicana. Sappiamo che Castro al momento sovvenziona attività sovversive nei confronti di Haiti, della Repubblica Dominicana, del Guatemala e del Nicaragua e forse di altri stati. Queste attività possono essere evidenziate e ne possono essere inventati degli altri per poi smascherarli. Ad esempio possiamo sfruttare la reattività delle Forze Aeree Dominicane nei confronti di intrusioni sulo spazio aereo nazionale. B-26 o C-46 “cubani” potrebbero effettuare raid incendiari notturni. Si possono reperire munizioni incendiarie del blocco sovietico e accoppiarle con messaggi “cubani” ai movimenti clandestini comunisti della Repubblica Dominicana e rifornimenti “cubani” che potrebbero essere trovati o intercettati sulle spiagge.

  6. L’uso di caccia di produzione sovietica pilotati da aviatori americani potrebbe fornire ulteriori provocazioni. Il disturbo dell’aeronautica civile, l’attacco a vascelli di superficie e la distruzione di un aereo telecomandato americano da parte di MiG sarebbe utile come azione complementare. Un F-86 adeguatamente riverniciato potrebbe convincere i passeggeri di aver visto un MiG, a maggior ragione se il pilota dovesse annunciare l’evento. L’inconveniente principale di questa ipotesi è il rischio implicito nel reperimento o nella modifica dell’aereo. Tuttavia, copie credibili di MiG possono essere realizzate negli Stati Uniti in tre mesi.

  7. Tentativi di dirottamento nei confronti di aerei e imbarcazioni dovrebbero apparentemente proseguire come misure di disturbo organizzate dal governo cubano. Contemporaneamente, dovrebbero essere incoraggiate autentiche diserzioni di aerei ed imbarcazioni civili e militari cubani.

  8. È possibile provocare un incidente che dimostri in modo convincente che un aereo cubano abbia attaccato e abbattuto un velivolo charter civile in volo dagli Stati Uniti verso Giamaica, il Guatemala, Panama o il Venezuela. La destinazione potrebbe essere scelta in modo che il piano di volo incroci Cuba. I passeggeri dovrebbero essere un gruppo di studenti universitari in vacanza o qualsiasi gruppo di persone con interessi comuni tali da giustificare un volo charter e non di linea.

    a. Un aereo della base aerea di Eglin AFB verrebbe riveniciato e rinumerato come un duplicato esatto di un aereo civile, di proprietà di una organizzazione facente capo alla CIA nell’area di Miami. Al momento previsto, il duplicato sostituirebbe l’aereo originale e vi sarebbero imbarcati i passeggeri prescelti, tutti con identità opportunamente preparate. L’aereo originale verrebbe sostituito da un velivolo radiocomandato.
    b. Gli orari di decollo del velivolo radiocomandato e di quello reale verrebbero sincronizzati per permettere un incontro a sud della Florida. Dal punto d’incontro, l’aereo civile scenderebbe a quote molto basse e si dirigerebbe direttamente a un campo ausiliario della base aerea di Eglin, equipaggiata per l’evacuazione dei passeggeri e per riportare l’aereo alle condizioni originarie. Nel frattempo, il velivolo radiocomandato proseguirebbe lungo il piano di volo previsto. Giunto sopra Cuba, il drone trasmetterebbe sulle frequenze internazionali d’emergenza il segnale di “MAYDAY”, dichiarandosi sotto attacco da parte di un MiG cubano. La trasmissione verrebbe interrotta e la distruzione del velivolo sarebbe innescata sa un radiosegnale. Ciò permetterebbe alle stazioni radio ICAO nell’emisfero occidentale di informare dell’accaduto gli Stati Uniti, invece di costringerci a tentare di “rivendere” la storia dell’incidente.
  9. È possibile inscenare un incidente che faccia pensare che MiG cubani abbiano abbattuto un aereo dell’USAF su acque internazionali durante un attacco non provocato.

    a. 4 o 5 caccia F-101 saranno inviati dalla base aerea di Homestead, in Florida, nelle vicinanze di Cuba. La loro missione sarà quella di invertire la rotta e simulare caccia nemici per una esercitazione nel sud della Florida. Questi aerei potrebbero fare frequenti variazioni di rotta. Gli equipaggi riceverebbero istruzioni di mantenersi oltre le 12 miglia dalle coste cubane. Tuttavia sarebbero equipaggiati con munizionamento reale per fronteggiare eventuali iniziative ostili dei MiG cubani.

    b. Durante uno di questi voli, un pilota precedentemente istruito, chiuderebbe la formazione mantenendo una notevole distanza tra i velivoli. Giunto vicino a Cuba, questo pilota trasmetterebbe di essere stato attaccato dai MiG e scenderebbe di quota, senza ulteriori comunicazioni. A quel punto si dovrebbe dirigere direttamente a ovest a bassissima quota e atterrare in una base ausiliaria di Eglin. L’aereo sarebbe subito preso in carico da personale adeguato e gli sarebbe dato un nuovo numero di serie. Il pilota, che avrebbe condotto l’operazione sotto falso nome, tornerebbe alla sua identità e alla sua normale attività. A quel punto aereo e pilota sarebbero scomparsi.

    c. Alla stessa ora del presunto abbattimento, un sottomarino o una piccola imbarcazione di superficie spargerebbe parti di F-101, paracadute e altro all’incirca a 15 o 20 miglia dalla costa cubana e si disimpegnerebbe. I piloti di ritorno ad Homestead racconterebbero una storia autentica, per quel che ne sanno. Navi ed aerei da recupero potrebbero essere inviati, trovando parti dell’aereo.

E’ a dir poco inquietante il punto 8 se messo a confronto con quanto accaduto con il Boeing 777 della Malaysia Ailrines, soprattutto alla luce delle evidenti prove mostrate dalla Federazione Russa circa il coinvolgimento diretto delle forze armate Ukraine che scagionano inconfutabilmente la Russia. E’ importante ribadire che le prove mostrate dal Generale della Difesa russo non sono state mai confutate dagli USA, i quali avevano dichiarato appena un giorno prima che avrebbero mostrato le loro prove del coinvolgimento diretto della Federazione Russa. Inutile ricordare che il mondo intero stia ancora aspettando la conferenza stampa di Obama… Ciononostante, l’Occidente continua ad accusare Putin e a promuovere delle sanzioni che avranno pesanti ripercussioni sull’economia europea. Il segretario generale dell’Onu Rasmussen solo ieri ha parlato apertamente in questa maniera:

Illecita aggressione della Russia contro l’Ucraina, che cambia le regole del gioco. Che non cambia è il compito principale della NATO. Proteggere e custodire i nostri alleati dall’attacco. E non dubitate, la NATO continuerà a difendere ogni parte dell’Alleanza. Nessun alleato non rimane. Tale discorso il segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, ha pronunciato venerdì a Vilnius nel palazzo presidenziale.

Viene da chiedersi di quale aggressioni cianci Rasmussen, e soprattutto da quando l’Ukraina è diventata un membro NATO. La verità è che determinati ambienti finanziari americani stanno spingendo per una guerra che possa coprire il fallimento del dollaro, ormai giunto al capolinea. Magari sono gli stessi ambienti che il Presidente Kennedy denunciò pubblicamente prima di morire durante uno storico intervento che volentieri ripubblichiamo:

http://www.youtube.com/watch?v=Sok8nodx9hk

Twitter @francescofilini

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