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Pan Dolce all'Arancia...tutta colpa del pummelo

Da Saramartina21
Pan Dolce all'Arancia...tutta colpa del pummelo
Il Pummelo. E la sua relazione stabile con il mandarino in quel di Pechino. Il frutto del loro amore? L'arancia.
L'arancia è un signor frutto. Ha il collagene,Quindi mi fa bella. Difende l'organismo dall'attacco dei radicali liberi. Quindi invecchio meno. Mi aiuta ad assorbire il ferro contenuto negli alimenti.Quindi sono forte e bella arzilla. Incrementa le difese immunitarie. Quindi influenza bye bye.
E poi è antitumorale,antiinfiammatoria. Insomma una bomba. E consumiamola allora. Chiara, rosso sangue, dolcissima, aspra.
E poi mette allegria. Con quel bel colore che sa di sole, terra e mare. A questo ha pensato Francis Ford Coppola ne "Il padrino". Le arance sono state usate nel film metaforicamente come presagio di morte. In realtà la ragione del loro utilizzo è meno prosaica:servivano semplicemente a rischiare con il loro colore la fotografia del film, sempre molto scura per scelta del regista .
Schiacciate un pezzo della buccia d'arancia e avvicinate il naso. Lo sentite l'odore dell'olio essenziale? Ecco, la prossima volta che vi girano vorticosamente, vuoi perchè vostra suocera vi ha sistemato il cassetto delle mutande perchè"...povero figlio mio..." o perchè i vostri figli si ostinano a chiamar mamma ottomila volte al giorno anche se ormai hanno cinquant'anni...beh...fermate il mondo, scendete un attimo, schiacciate la buccia dell arancia e annusatela. Pare che abbia un effetto antistress e calmante. Magari le zucchine continueranno a girarvi lo stesso..ma provare non costa nulla!!!
Avete la pattumiera dell'umido stracolma e le bucce dell'arancia non ci entrano? Tritatele, mescolatele ad una tazza di zucchero di canna e un cucchiaio di olio. E via di scrub, che fa la pelle bella bella e il portafoglio gonfio gonfio.
E' prevista la visita della suocera di cui sopra con l'insana passione per il rame lucidato fino fino? E via di buccia d'arancia. Pulito, lucido e profumato. Altro che povero figlio mio.
Il tagliere di legno ha un ricordo ancora troppo vivo della cipolla di ieri sera? Una bella strofinata con la buccia dell'arancia e via!
Vi hanno regalato tre tonnellate e mezzo di arance e non sapete che farne? Fateci il Big Ben!! No, non sono impazzita, guardate qui:
Pan Dolce all'Arancia...tutta colpa del pummelo
Siamo a Mentone in Francia, all'ottantesima edizione del festival "Costruisci con gli agrumi"!!
Ma ora una domanda.... Ma a me l'arancia piace? Si Ne vado pazza? No.
Mi piace mangiarla, cosi, al naturale. Non mi fa impazzire come ingrediente.
Datemi una spremuta o un'arancia rossa e vi conquisterò il mondo. Mettetela dentro un dolce o magari in un piatto salato e vi conquisterò il pianerottolo di casa.
Ma a tutto c'è un'eccezione e la mia è arrivata , trionfante, pomposa, a cavallo di una cassetta di arance biologiche che mi sono state gentilmente regalate.
E la malsana idea che ho di leggere e spulciare dieci siti al secondo. L'idea di questo dolce viene dal sito "Non Sprecare".
Cos'ha di particolare? La velocità, fate tutto con un robot e il fatto che non dovete sbucciare arance. Le utilizzate intere, ovviamente dopo aver tolto i semi.
Il risultato? Una torta ottima,delicata e croccante, grazie alla presenza della buccia.
Provatela, non vi pentirete. Ovviamente requisito indispensabile:arance non trattate chimicamente. Non le avete? Fatela lo stesso, ma utilizzando solo il succo delle arance e magari unendo una settantina di grammi di mandorle o nocciole tritate per non perdere la croccantezza della ricetta originale Rispetto alla ricetta standard ho applicato alcune modifiche. Pronte?

PAN DOLCE ALL'ARANCIA
300 grammi farina 150 grammi di zucchero di canna 50 grammi di burro sciolto e raffreddato 80 ml olio di semi di girasole  1 bustina di lievito per dolci 3 uova ( 2 se sono grandi) 2 arance biologiche 1 cucchiaino di cannella (facoltativa) 1 pizzico di sale
Prendete il robot da cucina, con la lama che serve per tritare. Metteteci dentro le arance con tutta la buccia, tagliate a pezzi grossolani e ovviamente private dei semi. frullate fino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo (senza pezzi grandi). Unite tutti gli altri ingredienti, continuate a frullare per due, tre minuti. Rovesciate l'impasto in una tortiera da 24 cm  imburrata ed infarinata. Cuocete a 180 gradi per circa quaranta minuti. Fate riposare a forno spento per cinque minuti, tirate fuori, fate raffreddare e spolverate di zucchero a velo!! (fonti:alimentazione futura;Fidelioblog -1000 Idee-GreenMe)

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