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Parole dette e non dette

Creato il 16 gennaio 2012 da Martahasflowers
Parole dette e non dette
 Me lo avevano detto che era un bel progetto.Che era serio e formativo per i bambini diquell’età. Quarta e quinta, il momento giusto. Si chiama Parole dette e non dette ed è un laboratorio condotto da psicologi della Asl che ha come scopo la prevenzione dell’abuso sessuale neiragazzini. Fino a qualche anno fa era gratuito, lo finanziava laRegione, e una scuola non doveva fare altro che chiedere che venisse avviatocon i suoi alunni.Poi ci sono stati i tagli, la crisi, l’Inglese, l’Internet e l'Impresa (!), e certe cose sono diventate menoimportanti.Superflue.Quando invece la scuola, a partire da quella elementare,dovrebbe formare soprattutto persone capaci di muoversi nel mondo, oltre chealfabetizzate.E allora ci vuole una dirigente volenterosa e intelligente eun’associazione dei genitori combattiva per riuscire a far fare ainostri figli un progetto così. Oggi ce lo hanno presentato ed è stato un momentoilluminante oltre che commovente.Lo psicologo raccontava quello che avrebbero fatto con i nostri figli, diceva le parole che avrebbero detto, i giochi che avrebbero proposto. Spiegava che l’abuso è per lo più un’operazione lenta, diseduzione meschina, e che quindi si può prevenire se si insegna a ogni bambinoche lui è unico e prezioso, se lo si fa sentire amato e apprezzato, se gli si fa prendere contatto con il suo corpo e la suaintimità, senza paura di usare le parole del sesso e dell'amore, se gli si fa capire che differenza c’è tra vergogna eimbarazzo e che l’imbarazzo è un campanello di allarme che va ascoltato e chesi può anche dire no se la situazione si fa strana e non importa se hai paurache il tuo no ferisca e che i segreti imposti da un adulto vanno subito confidatia qualcuno di cui ti fidi perché nessun adulto in buona fede ti chiede di starezitto, di nascondere, di non dire.Insegneranno ai bambini che sono loro e soltanto loro a decidere se ungesto d’affetto, un bacio, una carezza, è piacevole o se invece non lo è. E che un abbraccio non produce sempre le stesse sensazioni eche se qualcosa suona strano è bene chiedere aiuto.Che la solitudine è da evitare, più che l’estraneo di persé.E che un adulto di cui fidarsi è quello che rispetta leregole, perché la regola non è qualcosa da bambini piccoli, ma è ciò che legatra loro le persone e le fa stare bene.E mentre ascoltavo, e imparavo, pensavo che questo non è solo un bel progetto,ma che dovrebbe diventare materia obbligatoria in tutte le scuole per tutti i bambini, perché prevenire l'abuso significa anche crescere persone che non abuseranno mai, a loro volta, del loro eventuale potere, significa formare cittadini consapevoli e corretti, mettere le basi per una società civile forse migliore di quella in cui ci troviamo a vivere noi. Altro che le tre I.

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