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Partiti e politicanti: non prendeteci per la politica (il 1993)

Creato il 24 novembre 2011 da Elvio Ciccardini @articolando

Cosa accadde nel 1993…

Gennaio (Deficit, Mafia, Prestito Cee, Confindustria, Sindacati, Disoccupazione giovanile, Privatizzazione pubblico impiego)
Il ministro dei Tesoro dichiara che il deficit pubblico raggiungerà 163.000 miliardi contro l’obiettivo dei 155.000 miliardi. Salvatore Riina viene arrestato nel centro di Palermo dai carabinieri del Ros. Il governo ottiene un maxi prestito dalla CEE. Confindustria e sindacati raggiungono l’accordo sui contratti di formazione lavoro. Allarmanti le cifre sulla disoccupazione: sono senza lavoro il 40% dei giovani nel Mezzogiorno e il 15% nel Centro-nord. Il governo vara il decreto delegato che privatizza il pubblico impiego: mobilità, cassa integrazione e licenziamento per i dipendenti statali; abolizione del doppio stipendio per i parlamentari dipendenti dello stato.

Febbraio (Crisi finanziaria, Svalutazione, Massoneria)
Il tasso ufficiale di sconto scende all’11,50 per cento. La lira crolla rispetto al marco e arriva a quota 983. Viene trovato nelle campagne di Sacrofano (Roma) il corpo di Sergio Castellari, dirigente delle Partecipazioni statali. La morte è avvenuta per suicidio anche se restano dei dubbi. Lieve recupero della lira. Ciampi rivela che nella crisi dello scorso autunno l’Italia ha rischiato il tracollo finanziario.

Marzo (Tentativi di destabilizzazione politica e riforme, Criminalità organizzata)
Arriva il decreto del ministro della Giustizia Giovannni Conso sulla depenalizzazione del finanziamento illecito ai partiti. Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro non lo firma. I conti pubblici rivelano uno sfondamento di 18.000 miliardi rispetto alle previsioni. Al Senato si approva definitiva della legge per l’elezione diretta dei sindaci con premio di maggioranza, per i comuni con più di 15.000 abitanti. La procura di Palermo invia un avviso di garanzia al senatore Giulio Andreotti per concorso in associazione mafiosa. La magistratura napoletana accusa Antonio Gava, già ministro dell’Interno, di associazione camorristica. La procura di Palermo invia un avviso di garanzia al giudice della Cassazione Corrado Carnevale per concorso in associazione mafiosa.

Aprile (Giustizia, Mafia, Referendum, Risposta del popolo, Piano di Rinascita Democratica, Industriali e la morale)
Avvisi di garanzia a Giulio Andreotti e Arnaldo Forlani. Invio al Parlamento la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei deputati campani Antonio Gava, Paolo Cirino Pomicino, Alfredo Vito, Vincenzo Meo e Raffaele Mastrantuono. L’accusa riguarda un “patto” esistente fra la criminalità organizzata e la politica basato su favori, appoggi, voti e denaro in cambio di decisioni e deviazioni gravissime dell’autorità pubblica. Alle elezioni referendarie con una schiacciante maggioranza (82,7% i sì) e una buona affluenza alle urne (77%) viene abrogata la quota proporzionale nel sistema elettorale del Senato. Aboliti anche il finanziamento pubblico dei partiti e i ministeri dell’Agricoltura, del Turismo, delle Partecipazioni statali. Giuliano Amato si dimette da presidente del Consiglio dei ministri. La Banca d’Italia riduce di mezzo punto il tasso di sconto che scende all’11%. Il”Corriere della Sera” pubblica una lettera dell’amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, dove dichiara che “all’interno del nostro gruppo, in alcune società si sono verificati episodi di interferenza tra politica ed economia. (…) Il riconoscimento dell’errore commesso, per quanto difficile e penoso, è l’unico modo per poter realmente iniziare il cambiamento morale del Paese”. Carlo Azeglio Ciampi, il governatore della Banca d’Italia, riceve l’incarico di formare il nuovo governo. La Camera dei deputati non concede l’autorizzazione a procedere nei confronti di Craxi, poi “assediato” all’hotel Raphael.

Maggio (Politica, Mafia, Autobombe, Massoneria, Rivolta, P2)
Il Senato concede l’autorizzazione a procedere nei confronti di Giulio Andreotti, che i magistrati palermitani intendono processare per mafia. A Roma, esplode un’autobomba in via Fauro al passaggio dell’auto con a bordo il conduttore televisivo Maurizio Costanzo: nessuna vittima. Il Consiglio dei ministri nomina Romano Prodi presidente dell’Iri. Il governo vara la manovra finanziaria per recuperare 12.500 miliardi. Scoppia un’autobomba, a Firenze, in via dei Georgofili, sotto la Torre del Pulci, non distante dalla Galleria degli Uffizi, esplode provocando 5 morti. Individuata davanti a Palazzo Chigi, sede del governo, una Fiat 500 imbottita d’esplosivo. A Belpasso nel catanese viene arrestato dopo 11 anni di latitanza Giuseppe Pulvirenti, detto “u malpassotu”. Dopo otto anni di profitti tornano in rosso i conti dell’Eni. Crollo della Dc che tiene solo al sud, Psi decimato, buon successo del Pds e della Rete, trionfo della Lega nel primo turno delle prime elezioni dirette dei sindaci, che coinvolgono 11 milioni di elettori. Giro di cambiamenti ai vertici dei servizi segreti.

Giugno (Servizi segreti)
Arrestati due dirigenti del Sisde con l’accusa di peculato. La Banca d’Italia abbassa il tasso di sconto dal 10 al 9%.

Luglio (Macchina del fango per fermare gli attori del cambiamento voluto ormai troppo potenti, Uscita di scena della Democrazia Cristiana, Prima ricomposizione tra poteri trasversali, Ingresso di Berlusconi in politica)
“Il Sabato”, settimanale ciellino-sbardelliano, pubblica un dossier sulle presunte malefatte di Di Pietro in combutta con gli amici Claudio Dini (ex presidente della metropolitana milanese), Rea, Radaelli, D’Adamo. C’è la garçonnière, c’è il telefonino cellulare, c’è il presunto favoritismo pro Radaelli.
La Democrazia cristiana decide il suo formale scioglimento per dare vita al Partito popolare. Lo stesso giorno in un’intervista a “La Stampa” di Torino l’imprenditore Silvio Berlusconi dichiara di voler “dar vita a un’associazione di ricerca e di impulso al fine di individuare in ogni collegio elettorale i candidati più vicini all’idea liberaldemocratica”. Ma, aggiunge: “Non credo di potermi impegnare personalmente. Il mio mestiere è quello dell’editore e la mia regola quella di rappresentare tutte le opinioni e i fermenti presenti nel Paese, senza parteggiare per nessuno”.
Ancora un’autobomba piazzata in via Palestro a Milano provoca 5 morti. Autobombe esplodono anche a Roma davanti al vicariato, in piazza San Giovanni e di fronte alla chiesa di San Giorgio al Velabro: nessuna vittima. Craxi annuncia di voler togliere il disturbo e di allontanarsi dall’ltalia. Martelli annuncia con una lettera al presidente della Camera di voler uscire dalla scena politica. Il presidente dei Consiglio annuncia che le prossime elezioni si svolgeranno nella primavera del 1994.

Agosto (Cambiano le regole, P2)
Il Parlamento approva la nuova legge elettorale che prevede un turno con la doppia scheda per assegnare il 75% dei seggi con il criterio maggioritario e il 25% con quello proporzionale. Nella nuova legge é inoltre previsto lo sbarramento del 4% delle liste che vengono ripartite con le quote proporzionali. Secondo Mediobanca le principali imprese italiane hanno perso 11.000 miliardi e tagliato 80.000 posti di lavoro nel 1992.

Settembre (INPS, Mafia, Servizi Segreti, Bombe)
Nella finanziaria da risolvere il nodo dell’Inps che presenterà un buco di circa 10.000 miliardi. Penalizzate le pensioni anticipate degli statali; più cara la sanità per i contribuenti con redditi medio alti. Viene trovata una bomba sul treno Palermo-Torino, bloccato alla stazione Ostiense di Roma su segnalazione del Sisde. Il 16 ottobre il capo del Sisde della Liguria, Augusto Maria Citanna, verrà accusato di aver organizzato il falso attentato.

Ottobre (Cassa integrazione, Comparse di Colpo di Stato, Mafia, Moro, Crisi Economica, Accentramento dei poteri dei servizi segreti)
La cassa integrazione ha registrato un aumento del 43 per cento rispetto allo stesso mese del 1992. Donatella di Rosa denuncia un progetto di golpe che chiama in causa il generale Monticone. La Di Rosa è anche la moglie del ten. col. Aldo Michittu. Avviso di garanzia al gen. Delfino. Arrestato Germano Maccari, presunto quarto carceriere di Moro. Si parla della presenza di un boss della ‘ndrangheta nel commando Br durante il sequestro di Aldo Moro. L’analisi di Mediobanca rivela un record di debiti sia per le aziende pubbliche che per quelle private. Il Consiglio dei ministri approva la riforma dei servizi segreti con la creazione di un centro unitario alle dirette dipendenze del presidente del Consiglio. Dopo ventidue anni scende il risparmio nazionale lordo italiano. Si dimette per protesta il capo di Stato Maggiore dell’esercito gen. Goffredo Canino per le rivelazioni della Di Rosa, relative al quarto uomo della vicenda Moro, e viene immediatamente sostituito dal generale di corpo d’armata Bonifazio Incisa da Camerana. Sono arrestati Donatella Di Rosa e il marito, il ten. col. Aldo Michittu, autori del memoriale sul presunto golpe, accusati di calunnia e di autocalunnia con finalità eversive. Approvata la riforma dell’immunità parlamentare: la richiesta di autorizzazione a procedere resterà solo per l’arresto, le perquisizioni e le intercettazioni. A Roma viene arrestato l’ex direttore del Sisde Riccardo Malpica, accusato della gestione dei fondi neri. L’ex direttore amministrativo del Sisde Maurizio Broccoletti, chiama in causa i ministri dell’Interno degli ultimi 10 anni. Anche l’ex ministro della Difesa, Salvo Andò, e il capo della polizia, Vincenzo Parisi, erano, secondo Broccoletti, a conoscenza della gestione dei fondi. Coinvolto anche Scalfaro e subito dopo scagionato.

Novembre (Sisde, Industria, Magistratura, Speculazione, Destabilizzazione)
L’ex direttore del Sisde Riccardo Malpica ribadisce che tutti i ministri dell’Interno sono stati al corrente della gestione dei fondi neri. Carlo De Benedetti si costituisce in seguito al mandato di cattura spiccato nei suoi confronti. Trasferito a Regina Coeli viene interrogato dal pm Maria Cordova e dal gip Augusta Iannino. A tarda sera verrà scarcerato e gli saranno concessi gli arresti domiciliari. Nello stesso giorno il gip De Luca respinge il mandato di cattura chiesto dallo stesso pm Maria Cordova per corruzione nei confronti di Gianni Letta, vice presidente della Fininvest di Berlusconi, e di Adriano Galliani, presidente di Rete Italia, accusati di aver versato tangenti al ministero delle Poste per la concessione delle frequenze televisive. Craxi sostiene che il sistema delle tangenti l’hanno voluto gli industriali, la cui partecipazione era “consapevole, volontaria, interessata e molto spesso “organizzata e pianifìcata”.
Il Presidente della Repubblica Scalfaro respinge il gioco al massacro sui fondi neri del Sisde che lo riguarderebbero in quanto ex ministro dell’Interno e denuncia un tentativo di destabilizzare lo Stato, al quale egli intende opporsi. Crollano i titoli italiani e la lira alla Borsa di Londra. La causa è il diffondersi di una voce, falsa, sulle imminenti dimissioni del Presidente della Repubblica. La procura di Roma accusa di attentato alla Costituzione gli agenti dei Sisde che hanno chiamato in causa il Presidente della repubblica a proposito dei fondi neri. Viene arrestata Rosa Maria Sorrentino, ex vicedirettore di divisione del Sisde con l’accusa di peculato e associazione a delinquere. Ordine di arresto per Matilde Paola Martucci, segretaria di Riccardo Malpica, avrebbe investito in banche italiane e estere circa 12 miliardi. Il prefetto Alessandro Voci, ex direttore del Sisde e attuale commissario straordinario di Roma, sotto inchiesta con l’accusa di peculato.

Silvio Berlusconi in un’intervista a “La Stampa” di Torino sostiene di non essere insensibile al grido di dolore che si leva da tanti imprenditori, ma di sperare ancora di poter allontanare da sé “l’amaro calice”, cioè di doversi impegnare personalmente in politica se il polo moderato abdicasse al proprio ruolo di governo, non unendosi contro il “rassemblement” della sinistra. Il 23 novembre: Silvio Berlusconi dichiara che, se dovesse votare per le elezioni comunali di Roma, voterebbe per Gianfranco Fini, segretario del Movimento Sociale Italiano. Il 25 Novembre viene fondata l’Associazione nazionale Forza Italia, ma Berlusconi continua a negare in tutte le sedi di voler fondare un partito politico.

Cossiga parla di due piani (”Victor” e ”Mike”) che dovevano essere attuati nei casi di liberazione o di morte durante il sequestro di Aldo Moro. Dichiara che esisteva un piano per isolare e internare in una casa di cura Moro, se fosse stato liberato.

Dicembre (Speculazioni, Privatizzazioni, Politica, Scesa in campo di Berlusconi ufficiale, Ricomposizione del quadro e pulizia)
Crollo della lira sui mercati finanziari: il dollaro sopra le 1.700 lire, il marco sopra le 1.000 lire. Arrestato Maurizio Broccoletti, uomo chiave dei fondi neri del Sisde. Iniziano le privatizzazioni. Il presidente dell’Iri, Romano Prodi, annuncia l’offerta pubblica di vendita delle azioni del Credit a 2.075 lire ad azione. La domanda supera nettamente l’offerta.
Il 5 dicembre: secondo turno per eleggere i sindaci di Roma, Napoli, Genova, Venezia e Trieste. Vince la sinistra (progressisti) con Rutelli (al ballottaggio contro Fini), Bassolino (contro la Mussolini), Sansa, Cacciari e Illy.

Berlusconi dichiara: “Non mi sottrarrò alle mie responsabilità… La mia candidatura verrebbe accolta favorevolmente dagli elettori. Come faccio a saperlo? E’ un convincimento che ricavo da quella scienza che è il marketing”. Il suo sondaggista Gianni Pilo annuncia: “Stiamo costruendo un non partito”. E’ il preludio della “discesa in campo”.
Martinazzoli riceve Berlusconi e Segni va da Agnelli. Il Senato approva in via definitiva la finanziaria e la Lega abbandona il Parlamento. Berlusconi attacca Scalfaro reo di aver sostenuto che la democrazia italiana è in grado di far fronte ai cambiamenti politici.
Il presidente della Camera fissa per il 12 gennaio la data del dibattito parlamentare sulla mozione di sfiducia a Ciampi, il quale aveva dichiarato che, con l’approvazione della finanziaria, il governo avrebbe esaurito il suo programma.
Il 27 dicembre: sequestrati 16,5 miliardi di lire in titoli di stato a Licio Gelli. Il capo della P2 accusato di riciclaggio di denaro sporco. Il 28 dicembre: nella tradizionale conferenza stampa Ciampi fa il bilancio, tutto positivo, del suo “governo di transizione”, tranne la disoccupazione, problema “che angoscia”.
Il 29 dicembre: lunga visita di Martinazzoli nella villa di Berlusconi ad Arcore. Il governo aumenta il canone della Rai, riduce il prezzo delle concessioni, sempre quaranta volte più di quello delle frequenze di Berlusconi, e inserisce un suo rappresentante nel Consiglio di Amministrazione.

Il 31 dicembre: nel suo messaggio di fine anno Scalfaro afferma: “L’Italia sta risorgendo”. Rivendica il suo ruolo di nomina del presidente del Consiglio nonostante la nuova legge elettorale maggioritaria.

IL DISEGNO DI RINASCITA DEMOCRATICA ITALIANA SI STAVA COMPIENDO, MA L’UOMO PRESCELTO NON E’ PIU’ IN GRADO DI CONTINUARE…

FORSE E’ ORA CHE LA POLITICA TROVI UOMINI NUOVI, PULITI E DALLE MANI PULITE, AFFINCHE’ IL PARLAMENTO POSSA SVOLGERE APPIENO LA FUNZIONE ISTITUZIONALE CHE GLI COMPETE.


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