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Patto segreto, Renzi sarà premier del…Centrodestra!

Creato il 22 giugno 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

Un dossier segretissimo (c’era da aspettarselo) rilanciato da “L’ Espresso” sembrerebbe indicare progetti occulti tra il giovane rampante del centrosinistra e il vecchio marpione del centrodestra. Un toccasana per gli appassionati di fantapolitica o una naturale evoluzione della carriera politica del sindaco di Firenze?

 

Patto segreto, Renzi sarà premier del…Centrodestra!

Per sgombrare  il campo da equivoci, diremo subito che Renzi non ci piace. E’ un classico cerchiobottista, inviso alla sinistra che non lo reputa un “compagno” per la sua estrazione piuttosto borghese di stampo cattolico, e abbastanza arrivista per essere considerato “di centrodestra” ,ammettendo che queste classificazioni abbiano ancora qualche peso nella società italiana contemporanea.

E’ un modesto amministratore, non un uomo di partito alla Fassino: è una superstar affetta da una inguaribile mania di protagonismo, ma non basterebbe neanche questo a farcelo odiare. In fondo, è solo uno tra i tanti che prova a ritagliarsi il suo spazio. Aspettiamo quello che il senatore Lusi promette di dover rivelare su certi personaggi, tra i quali anche quel Matteo Renzi che resse le sorti della Margherita fiorentina nei primi anni 2000.  Ma intanto è proprio il “rottamatore del PD” ad essere nell’occhio del ciclone mediatico, e per una volta non c’entrano le condanne della Corte dei Conti per danno erariale, comminate in relazione al periodo in cui le nomine alla Provincia di Firenze, seguivano altre logiche che non quelle della preparazione e dei requisiti.  

Renzi candidato alle primarie PD? E perché no? A rigor di logica sarebbe un possibile candidato. Ma c’è dell’altro: se si ipotizzasse un candidato premier unico del centrosinistra, per riprendere i temi della famosa foto di Vasto, si potrebbe teorizzare uno scontro tra Vendola e Renzi, con quest’ultimo che perde e…si candida comunque sconfessando lo spirito delle primarie.

Matteo da Firenze diventa ogni giorno più popolare: ora è il momento degli scoop giornalistici alla Feltri, quella specie di polpettoni mediatici che promettono rivelazioni incredibili sul nemico politico da demolire. In principio era Boffo, poi Fini, poi Bunga Bunga Berlusconi ad opera di Repubblica. Adesso tocca a Renzi, l’angioletto dalla faccia pulita lontano dal mondo glbt e dal proletariato industriale che chiede forze nuove alla sinistra italiana.

Spunta fuori come un fungo un presunto disegno occulto. I registi del progetto sarebbero Dell’Utri e Denis Verdini (Credito Cooperativo Fiorentino), i quali avrebbero messo a punto una strategia politica scritta su qualche foglio dattiloscritto. Il simbolo su ogni pagina è una “rosa tricolore”, in cui si enucleano azioni politiche dirette alla vittoria delle elezioni 2013.

Il piano è talmente fantasioso e strampalato da poter trovare possibilità di successo: 1)formattazione del PdL, azzerarne i vertici (Gasparri, La Russa e qualche altro sfigato ex AN fonderanno un movimento, probabilmente) che sono ormai compromessi; 2) presentare liste civiche ovunque, pescando dal mondo imprenditoriale, giovanile, associazionista; 3) (tenetevi forte perché molti di Voi l’avevano già intuito) candidare Renzi come volto nuovo della politica di centro destra, tanto ormai gli schieramenti sono abbastanza miscelati per poter attirare il proprio elettorato su un progetto inesistente.

Mentre scriviamo, facciamo fatica a trattenere le risa per le assurdità di questo programma, non certo per la sua irrealizzabilità o perché qualcuno sia disposto a mettere la mano sul fuoco riguardo alla fedeltà del sindaco di Firenze.

Renzi ago della bilancia: non Corrado Passera, che magari sarà sull’altra sponda dell’emiciclo, né Mario Monti (troppo difeso dall’UDC Casini), né il re delle notti di Arcore o quello antipatico con la Ferrari, ma quel primo cittadino di Firenze che la destra invidia al PD.

Da Twitter, il fiorentino se la ride, dice che se lo aspettava un colpo del genere volto a screditarne la candidatura: Berlusconi teme la vittoria della sinistra e getta fango su uno dei possibili candidati alla carica di premier, sull’onda di quello svecchiamento della politica che si invoca da più parti.

Troppo artificioso per essere vero? Sì, vera fantapolitica, se stessimo parlando di preti c’era roba per due o tre libri di Dan Brown.

Nelle intenzioni di Berlusconi ci sarebbe la volontà di spostare il centro della propria propaganda politica da Retequattro alla “rete”, imitando Grillo e creando un movimento sulla falsariga della prima Forza Italia, con i clubs di studenti, pensionati, lavoratori: un già visto che non può considerarsi un’effettiva possibilità di cambiamento. Non ha ancora preso atto, il nano eroticus, della mutata coscienza sociale che la rete ha contribuito ad allargare a macchia d’olio. E’ troppo estraneo alla logica partecipativa della comunità internet per pensare di venirne a capo per finalità politiche, non basta dare un appellativo più o meno informatizzato per diventare una Clìo o un Willwosh.

Renzi, dal canto suo, ironizza: “il piano c’è, è vero. Lo hanno fatto Verdini, Licio Gelli, Luciano Moggi e Jack lo Squartatore. Ma finché non me lo chiede il mostro di Lochness non accetterò.”

Speriamo che sia  proprio il serpente marino scozzesead evitarci l’ennesimo, disgustoso, mostro elettorale  italiano.

Gira la ruota, Matteo. Magari ti riesce di pescare il Jolly. Ma sta’ attento al “perdetutto”…


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