Magazine Talenti

Pensieri dalla decima fila.....

Da Irvi
Premetto di non essere brava a scrivere con l'ipad, ci metto il doppio del tempo, non trovo gli accenti e le virgole. La mia tastiera con i tasti stinti mi manca un po' ma portarsi il pc in spiaggia mi pareva un tantino eccessivo quindi mi affido alla tecnologia e tento la scrittura con il nuovo balocco marchiato mela. Se l'ipad mi crea perplessità la location mi va bene. Scrivere dai tavolini del bar davanti al mare,con il mio caffè davanti e il sole sulle spalle mi fa tanto "sex&the; city"(ora per favore,non mandatemi al diavolo perché sto scrivendo dalla spiaggia... Avrete tutto il mese di agosto per vendicarvi... Mese di agosto che io passero' nella bollente Firenze mentre voi sarete al mare a frescheggiare...) . Dunque dicevo... Sono al mare, con la copertura della tre che qui e' pessima e l'ipad che spesso non mi capisce e corregge a suo piacimento le mie parole, perdonate quindi eventuali frasi sconclusionate . Dite che le scrivo comunque anche dal pc? E' vero...ma oggi ho una scusa valida! Dicevo.... Sono qui da 4 giorni. Mi sono portata dietro 4 libri e sto già finendo il terzo. Fate i vostri conti.... Fatti? Ecco lo so... Ne ho portati pochi. Il fatto e' che al mare non c'è nulla da fare , se poi una e' come me e si alza la mattina massimo alle otto , la giornata diventa oltremodo lunga. Leggo, scrivo, disegno, prendo il sole e vado in bicicletta e ascolto le assurde conversazioni da spiaggia. Sono invecchiata , ne prendo atto, al mare dopo due giorni senza fare nulla mi annoio. Del mare quello che alla fine mi piace meno e' proprio il mare,il tran tran sempre uguale della vita di mare. Alzati, mettiti il costume arriva in spiaggia, mettiti la crema ,stenditi sul lettino, fai un bagno ,asciugati ,fanne un altro e via. Come in loop. Sole-bagno-lettino-sole-bagno-lettino-sole-bagno-lettino....... La condizione di uscita arriva quando ormai, cotti dal sole si arriva al momento dell'abbandono della spiaggia. Da quel momento in poi il mare lo adoro. Mi piace prendere la bicicletta per tornare verso casa con la sabbia ancora nelle infradito, mi piace fermarmi in paese a prendere una granita seduta al tavolino mentre guardo la gente passare. Mi piace l'aria fresca della sera, quell'aria che sa di pini e d'estate, quell'aria che non ti si appiccica addosso ma che quasi ti accarezza. Mi piace camminare per la pineta e sentire lo scricchiolio sotto le infradito, mi piace cercare i pinoli anche se odio schiacciarli. Mi piace uscire di casa in bicicletta, comprare il giornale e leggerlo al bar, davanti al mare con il mio caffè macchiato. Mi piacciono le guance abbronzate e i nei che mi spuntano sulle spalle quando prendo il sole,mi piace da morire farmi la doccia dopo una giornata di mare, togliermi la salsedine di dosso e riempirmi di dopo sole. Mi piace sedermi in terrazza e sapere che non ho niente da fare, leggermi un libro , rilassarmi , essere. Mi piace guardare il segno del costume , la prova che il sacrificio di cuocere al sole mi ha premiato. Mi piace potermi lasciare i capelli bagnati e farli asciugare all'aria , anche se dopo sembro un leone e la mattina mi sveglio con una chioma senza nessuna forma .... Mi piace gironzolare per i paesini di, guardare le bancherelle delle piene di sciocchezze che , in città mai comprerei e che invece, in vacanza mi sembrano irresistibili. Mi piace prendere l'aperitivo al tramonto , in spiaggia , fumarmi una sigaretta e stare in pace , senza aver nulla da fare se non respirare l'odore del tramonto e del vino ghiacciato che mi trovo davanti . Tutto il resto mi piace meno. Mi piacciono poco che chiacchiere noiose d'ombrellone. Mi piace poco la signora dell'ombrellone accanto che vuole attaccare bottone e parlare di gossip o della nipote o di quanto sia faticoso crescere la nipote mentre la figlia e' in cita' a lavorare. Sarò asociale, ma veramente , non mi interessa. E ora odiatemi! Mi piacciono poco , ma mi fanno sorridere gli sguardi delle persone che frequentano lo stesso bagno da anni e ti studiano con occhio critico per sapere chi sei, cosa fai, quanto tempo starai e sopratutto quale ombrellone occupi. Se sei nelle ultime file sei di passaggio, sei destinato a stare massimo una settimana. Se sei nelle ultime file sicuramente e' il primo anno che ti fai vedere a quel bagno. Se sei nelle prime file, ed e' il primo anno che vieni , occupi il posto di tizio o di caio, che magari quest'anno non vengono ma , beninteso, l'anno prossimo tornano e quello e' l'ombrellone loro. Tu devi saperlo , non ti devi illudere di aver subito raggiunto la posizione Privilegiata. Quella posizione si conquista con sacrificio, lacrime e sangue. La prima fila , quella vicino al mare , quella dove tira vento la si conquista con anni e anni di permanenza. Chi la ottiene non la lascerà mai. Se sei particolarmente assiduo puoi raggiungere la terza, o al massimo la seconda.... La prima no. Si tramanda di generazione in generazione... Come un eredita' di padre in figlio. Tu , seduto in seconda fila puoi riuscire a conquistare la prima fila , solo se l'intera famiglia della prima fila viene sterminata . Prendo atto che ,i miei figli, se mai ne avrò non avranno mai un ombrellone in prima fila. Ho abbandonato la scalata all'ombrellone anni fa, quando la mia famiglia ha perso l'abitudine di prendere lo stesso ombrellone stagionale a Viareggio. Peccato... Avevamo conquistato la quinta fila ...tempo un paio di generazioni potevamo arrivare a riva. In questa settimana dite? No.... In questa settimana siamo in fila dieci... Ombrellone 14...segno evidente che siamo transitori in questo bagno. E loro lo sanno e sono tranquilli. I bagni al mare sono come grandi famiglie, grandi condomini dove tutti si conoscono, dove di anno in anno si incontrano le stesse persone, si riallacciano storie d'amore abbandonate l'anno prima , posti dove il barman sa che succo di frutta vuoi, se prendi il caffè lungo o macchiato, quei posti dove appena arrivi ti chiedono come sta la mamma , la nonna il coniglio e il cane. Condomini dove guardano con sospetto la fiorentina con le spalle ustionate,che , alle tre del pomeriggio , in compagnia di una bottiglia d'acqua, un caffè ormai freddo e un portacenere pieno, scrive sull'ipad senza curasi troppo delle storie che le si consumano intorno.... la fiorentina che , dalla decima fila , osserva ,tutto sommato serena , l'indolente scorrere della vita di mare..... Sempre vostra, dalla decima fila..... S.Attenzione: Tutti i diritti sono riservati.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine