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Perché è tornato il Morbillo?

Creato il 21 marzo 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

(I personaggi sono frutto della fantasia dell’autore e ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale; i dati sulla patologia, purtroppo, no)

Marco ha scelto il ramo legale ed economico, laureandosi in corso e con ottimi risultati. Ha fatto gavetta da precario per qualche anno in una grande città, ha conosciuto Elena e pochi anni dopo si sono sposati. Ha recentemente trovato un buon posto di lavoro e da pochi mesi è padre di Andrea.
Marco ha una buona cultura, anche suo padre era laureato e non perdeva occasione di insegnargli qualcosa di nuovo. Ha fiducia nelle sue capacità perché nonostante gli alti e bassi della vita, con un pizzico di buon senso e determinazione, ne è sempre uscito con le sue gambe. Di recente lui ed Elena hanno discusso sulle vaccinazioni.
Marco non ha grande fiducia nelle istituzioni e preferisce fare da sé, non è certo il tipo da credere alle scie chimiche o a presunti complotti, tuttavia ritiene che su certi argomenti sia necessario essere cauti. Il suo modo di fare è semplice e ha sempre funzionato: ci si informa, si discute e si decide. Marco perciò va in libreria, torna con qualche libro sull’argomento, e inizia una lunga ricerca su internet.

Trova informazioni contrastanti: “qui dicono che faccia diventare autistici” dice ad Elena, ignorando che una delle ragioni della radiazione di Andrew Wakefield dall’ordine dei medici sia stata la provata falsificazione di quello stesso studio che cita. Poi trova altri pareri, “qui dicono che aumenti il rischio di asma”. Gli autori non sono dottori ma genitori, proprio come lui. Marco però non è il tipo da affidarsi alla sola opinione di estranei, o almeno così crede.
Sui social network trova un’immagine che recita: “se iniettassi queste sostanze chimiche a tuo figlio andresti in prigione, ma i dottori lo fanno vaccinandolo, perché è loro permesso?”. Delle sostanze elencate una coglie la sua attenzione immediatamente, “Mercurio”. Marco non crede ai propri occhi: “tutti sanno che il mercurio fa male, sarebbe mancanza di buon senso” e decide di verificarlo. Chiama il suo medico, che esclude categoricamente la presenza di mercurio nell’attuale vaccino MPR, ma Marco cercando approfonditamente trova in un forum la lista dei componenti del vaccino e ci trova il Thiomersal, etilmercurio. C’è scritto in piccolo che è la composizione aggiornata a molti anni fa, ma lui non lo vede ed il rapporto di fiducia col medico si è ormai incrinato, decide perciò di non richiamarlo. E poco importa che il Thiomersal sia stato tolto dalla composizione di quasi tutti i vaccini in via puramente precauzionale per non dare motivi ai genitori di non vaccinare, e poco importa che il mercurio che Marco teme sia il metilmercurio, sostanzialmente differente da quello che era presente nella composizione. Marco non può saperlo, e perciò è sempre più convinto.

Elena intanto ha parlato con alcune amiche, alcune hanno fatto vaccinare i propri figli, altre no. Il medico di Marco lo ha poi richiamato, provando a convincerlo della sicurezza della vaccinazione. Forse avrebbe potuto farlo, ma aveva altri dieci pazienti in attesa e più di qualche minuto al telefono non gli poteva dedicare. Lo invita ad andare da lui, ma Marco non ha più fiducia nel suo medico. D’altra parte ha internet sempre pronto ad ascoltarlo e a dargli risposte sbagliate in grado di confermare i suoi timori, con l’aiuto di informazioni parziali ed aneddotiche riportate da soggetti quasi mai formati in medicina.
Marco ed Elena ne parlano nuovamente. Lei è spaventata, non vorrebbe mai fare del male ad Andrea. Marco ha trovato informazioni contrastanti ma è ormai convinto che ci sia un fondo di verità. D’altra parte lui il Morbillo lo aveva fatto da ragazzino e ora è qui, in salute. Non pensa però a coloro che hanno subìto danni permanenti o che sono morti per l’infezione che, per forza di cose, non possono essere “lì” a dire la loro.
Elena è molto confusa, nel dubbio tra la presunta possibilità di fare lei stessa del male a proprio figlio ed il farlo fare ad una malattia, sceglie la seconda. Non può immaginare che la ragione per cui CDC, NHS e il mondo scientifico consiglino la vaccinazione, sempre sotto controllo di un medico, sia perché è estremamente vantaggiosa in termini di rischi e benefici, e che i pochi effetti collaterali del vaccino siano spesso una manifestazione più lieve del medesimo sintomo che si manifesta con l’infezione, essendo il virus vaccinico lo stesso virus preventivamente indebolito.
Insieme scelgono di non vaccinare.

Passano alcuni anni ed Andrea prende il morbillo da un compagno di classe, Riccardo. Era prevedibile, è una delle malattie più infettive al mondo ed in classe erano pochi i vaccinati. Nella scuola si verifica una vera e propria epidemia.
Andrea riesce a superarla non senza qualche difficoltà e con lui diversi altri suoi coetanei. Torna a scuola ma Riccardo sembra sia ancora in ospedale per un’encefalite. Quando esce, i danni permanenti conseguenti all’encefalite, che si presenta una volta ogni mille casi, obbligano i genitori a fargli cambiare scuola.
Tra i suoi compagni, alcuni avevano fratelli e sorelle più piccoli che non avevano ancora raggiunto l’età per essere vaccinati. Una di loro è Rita, che avendo preso il morbillo così in giovane età dal fratello (su cui purtroppo la vaccinazione, efficace nel 95-99% dei casi, non aveva funzionato), ha un rischio più elevato di Panencefalite Subacuta Sclerosante (PESS). Alcuni anni dopo, ad infezione dimenticata e apparentemente risolta, morirà di PESS senza che i medici possano fare nulla. La vaccinazione avrebbe potuto prevenirla.
La madre di un compagno di una classe vicina, Lisa, aveva subito un trapianto di recente. Dopo un po’ il ragazzino smette di venire a scuola, qualche mese dopo gira voce che lui e suo padre si siano trasferiti altrove. Quando Andrea chiede agli insegnanti, a Marco e ad Elena il motivo, questi cambiano in fretta argomento.

Di chi è la responsabilità di ciò che è successo a Lisa, a Riccardo, a Rita?
Non certo di Andrea. Si potrebbe dare la colpa al caso, alla natura, alla “vita”. Qualcuno potrebbe dire che la colpa sia di Marco, di Elena e degli altri genitori.
La colpa, in realtà, è della natura umana. Perché siamo una meravigliosa macchina imperfetta.
Sulla totalità degli argomenti su cui non abbiamo una cultura profonda tendiamo a sovrastimare grandemente le nostre competenze, questo fenomeno prende il nome di Effetto Dunning-Kruger. Riteniamo di saperne abbastanza per formare un giudizio, e questo ci mette a rischio quando abbiamo la possibilità di scegliere. Si può davvero parlare di “libertà di scelta”, cavallo di battaglia del movimento antivaccinista?
Tendiamo a selezionare grandemente e a ricercare dati in grado di confermare la nostra ipotesi iniziale, e questo fenomeno si chiama Bias di Conferma.
Se la libertà di scelta dipende dalla quantità e dalla qualità di dati con cui veniamo in contatto, quanto è libera la nostra scelta? Quanto è stata libera la scelta di Marco?
E infine, posti di fronte ad una scelta, non sempre siamo razionali: un’azione percepita come potenzialmente negativa (come somministrare il vaccino, per le pur limitate complicazioni) viene considerata più grave di una non azione (non vaccinare), anche se questa è di gran lunga peggiore (secondo l’NHS, le complicazioni ed i rischi dell’infezione sono sensibilmente maggiori). Questo fenomeno si chiama Bias di Omissione.
Il morbillo non c’era quasi più, ci siamo dimenticati dei possibili rischi dando per scontato che gli altri si sarebbero occupati di mantenere i tassi di vaccinazione elevati. Più le persone scelgono di non vaccinarsi, più aumenta la probabilità di prendere l’infezione con i suoi più elevati rischi di complicazione. In più esistono categorie che non possono vaccinarsi (chi per ipersensibilità a componenti del vaccino, chi per terapie mediche concomitanti, chi perché appena nato) e che perciò non possono nemmeno scegliere di difendersi. Questo fenomeno si chiama egoismo, e non merita approfondimenti.

In conclusione, perché è tornato il Morbillo?
Perché siamo inconsciamente imperfetti, irrazionali, emotivi, arroganti, confusi, spaventati, insicuri ed egoisti.
Perché noi, che cerchiamo d’informarci senza tenere conto di limiti di tempo e competenze, pieni di fiducia nelle nostre capacità con la malcelata arroganza di chi crede di poter fare meglio degli altri, corriamo il rischio di diventare i più convinti antivaccinisti.
Perché siamo tutti Marco ed Elena, in un momento o nell’altro della vita, e dobbiamo difenderci da noi stessi per poter fare la scelta giusta.

Approfondimenti:

Fate riferimento al vostro medico di base per un primo contatto sull’argomento, potrà aiutarvi a comprendere meglio rischi e complicanze dell’infezione e della vaccinazione ed a verificare la vostra copertura vaccinale.

CDC, http://www.cdc.gov/measles/about/complications.html al 16/3/2015
CDC, http://www.cdc.gov/vaccines/hcp/vis/vis-statements/mmr.html al 16/3/2015CDC, http://www.cdc.gov/vaccines/pubs/pinkbook/downloads/appendices/B/excipient-table-2.pdf al 20/3/2015
NHS, http://www.nhs.uk/conditions/vaccinations/pages/mmr-side-effects.aspx al 16/3/2015
PESS:
Bellini et al. “Subacute Sclerosing Panencephalitis: More Cases of This Fatal Disease Are Prevented by Measles Immunization than Was Previously Recognized“ J Infect Dis. (2005) 192 (10): 1686-1693. doi: 10.1086/497169
MedLine Plus http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency/article/001419.htm al 20/3/2015

Tags:antivaccino,morbillo,polivalente,vaccini,vaccino

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