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Pianeti: Tutti in una notte, per sette notti

Creato il 04 marzo 2012 da Mikdarko
Non accadeva da otto anni: fino al 7 marzo si potranno vedere nella stessa notte tutti i pianeti visibili a occhio nudo: Mercurio, Venere, Giove, Marte e Saturno.
Pianeti: Tutti in una notte, per sette notti
Dove osservare l'allineamento dei pianeti nel cielo serale di questa settimana. A sinistra, guardando in direzione ovest-sudovest; a destra, in direzione est. Entrambe le immagini si riferiscono al cielo circa un'ora dopo il tramonto. Non accadeva da quasi un decennio: questa settimana chi alza gli occhi al cielo notturno avrà la possibilità di vedere tutti e cinque i pianeti visibili a occhio nudo in una sola serata, un evento straordinario che resterà visibile per diverse sere.  I cinque pianeti visibili a occhio nudo - Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno - possono essere osservati con facilità senza l'ausilio di strumenti ottici, un fatto risaputo fin dall'antichità.  Tuttavia, non capitava dal 2004 che tutti e cinque fossero visibili nel cielo contemporaneamente.  Come se non bastasse, questa settimana la sfilata di pianeti sarà accompagnata dalla Luna nel primo quarto e dallo splendore delle luminosissime stelle Sirio e Canopo.
"Per quanto non vi sia alcun valore scientifico particolare nel vedere questi oggetti contemporaneamente, è una stupenda opportunità per avere un senso della nostra collocazione nell'universo”, dice Geza Gyuk, astronomo dell'Adler Planetarium di Chicago. "È un po' come assistere a una lezione di astronomia in miniatura”. La Luna e questi sette oggetti luminosi saranno tutti visibili nel corso di una sola notte, ma non compariranno negli stessi orari o nelle stesse regioni del cielo. 
I giorni migliori per assistere a questa sfilata cosmica sono quelli compresi tra il 28 febbraio e il 7 marzo. In questi giorni infatti gli elusivi Marte e Mercurio raggiungeranno l'apice della luminosità per l'anno 2012, e la Luna resterà visibile sopra l'orizzonte per diverse ore. Appena dopo il tramonto, Mercurio sarà visibile poco sopra l'orizzonte in direzione ovest e il rossiccio Marte comincerà a sorgere a est. Tra l'altro, in direzione ovest poco dopo il tramonto si potrà anche assistere allo spettacolare allineamento di Luna, Giove, Venere e Mercurio, rispettivamente dall'alto verso il basso.
Vedere Mercurio è un'impresa notoriamente difficile, spiega Gyuk, perché il piccolo pianeta è molto vicino al Sole e si colloca piuttosto in alto rispetto all'orizzonte notturno.  Il miglior modo per individuare Mercurio a occhio nudo è identificare innanzitutto i pianeti Giove e Venere, decisamente più luminosi, che appariranno in direzione sudovest circa 30 minuti dopo il tramonto.  "Seguite la linea che collega Giove a Venere e proseguite verso il basso e verso destra fino ad arrivare quasi all'orizzonte”, spiega Gyuk. "Mercurio si troverà da quelle parti e dovrebbe apparire piuttosto luminoso con un binocolo, anche se diventerà gradualmente più fioco e difficile da individuare con il passare dei primi giorni di marzo”. 
Saturno - che ha l'aspetto di una stella luminosa e giallastra - sorgerà invece in direzione est attorno alla mezzanotte.  Secondo Gyuk, il miglior luogo per osservare lo spettacolo è un campo aperto o la cima di una collina con vista a est, ovest e sud. 
Sirio e Canopo sono le stelle più luminose visibili in qualsiasi momento per tutto l'anno, ma nel corso di questa settimana raggiungeranno il punto più alto nel cielo per il 2012 poco dopo il crepuscolo.  A poco meno di nove anni-luce di distanza, Sirio è la stella più luminosa visibile dalla Terra e la principale della costellazione Canis Major, il Cane Maggiore, che brilla nel ciel invernale dell'emisfero nord.  Canopo, la seconda stella più luminosa del cielo, fa parte della costellazione meridionale della Carena, la chiglia della nave mitologica Argo.  Se Sirio è visibile da tutte le regioni a latitudini medie, Canopo - che si trova in basso a destra rispetto a Sirio - può essere vista solo da latitudini più basse, per intenderci dal Sud Italia in giù. Dall'Equatore in giù sarà invece molto difficile individuare Mercurio. 
"Naturalmente la Luna è il nostro vicino cosmico più prossimo, l'unico che possiamo studiare a occhio nudo o con un semplice binocolo”, aggiunge Gyuk. "Tuttavia questi punti di luce sono considerati oggetti molto luminosi del cielo notturno, perciò vale la pena di godersi lo spettacolo con calma, lasciando che gli occhi si adattino all'oscurità, in modo da ottenere il meglio da questa esperienza”.
Fonte: http://www.nationalgeographic.it

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