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Piazza Affari: un’altra batosta

Da Pukos
Piazza Affari: un’altra batosta

Milano ancora la peggiore

Sale MPS su voci di salvataggio, rimbalza parzialmente Snam e frazionale rialzo di Terna, per il resto solo dolori. Malissimo i bancari, Yoox e Saipem da paura.

E’ cominciata davvero bene la settimana a Piazza Affari, in due giorni l’indice principale ha perso 850 punti (il 4,3%), risultando di gran lunga il peggiore d’Europa.

E’ durata un’ora precisa l’illusione del rimbalzo, poi … solo vendite, e l’indice di riferimento della nostra Borsa è franato senza soluzione di continuità fino al fixing.

Se ieri erano state le utilities a zavorrare il Ftse Mib (-2,24%) oggi ci hanno pensato i titoli bancari, ma ci ha messo del suo anche Eni (-3,53%) tornato in un paio di sedute nuovamente in area 16 euro, un livello decisamente inferiore alla media degli ultimi 12 mesi (17,74 euro), ma non dobbiamo dimenticare che lo scorso anno si era addirittura testata quota 14 euro ed anche nel febbraio scorso il nostro titolo più “pesante” era sceso fino a 15,31 euro. E’ indubbio, però, che per gli azionisti del colosso petrolifero non sarà facile dimenticarsi il mese di ottobre e questo inizio da brivido di novembre.

E’ durato davvero poco il rimbalzo di Yoox (-5,70%) anche oggi peggior titolo di giornata, ma è indubbio che tutti gli occhi erano puntati sui titoli del comparto bancario.

Detto che le voci di un salvataggio in extremis che avrebbe del miracoloso per Banca MPS (+5,35%) hanno fatto risalire il titolo che è arrivato a sfiorare quota 0,7 euro, prima di chiudere in prossimità dei minimi di giornata, per il resto è stato un bagno di sangue.

A cominciare da Ubi Banca (-4,93%) che ieri aveva limitato abbastanza le perdite pur finendo sui minimi di giornata, ma quasi tutti i titoli del settore hanno lasciato sul terreno oltre tre punti percentuali: BpM (-4,45%), Bper (-4,10%), Intesa (-3,60%), Unicredit (-3,15%) e Banco Popolare (-3,08%), limita maggiormente il ribasso soltanto Mediobanca (-1,80%).

Ma se dobbiamo parlare di titoli in crisi l’attenzione va rivolta a Saipem (-4,84%) scesa anche sotto quota 12 euro, sono quotazioni che il titolo non vedeva dal drammatico 2009.

Il crollo delle quotazioni del petrolio affossano anche Tenaris (-3,92%) che perde nuovamente quota 15 euro.

Ennesimo crollo anche per Salvatore Ferragamo (-3,71%) che non riesce a trovare un livello sul quale fermare la caduta, siamo così tornati ai livelli di inizio 2013!!!

Da segnalare infine i forti ribassi di Buzzi Unicem (-3,70%) e Mediaset (-3,61%).

In una giornata così negativa per il nostro indice principale vanno comunque segnalati i rimbalzi di Snam Rete Gas (+3,61%) dopo la debacle della vigilia e di Terna (+0,11%) finito sui minimi di seduta.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro  


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