Magazine Cinema

Piramide di paura

Creato il 09 settembre 2012 da Misterjamesford
Piramide di pauraRegia: Barry LevinsonOrigine: UsaAnno: 1985Durata: 109'
La trama (con parole mie): John Watson, nuovo allievo di una prestigiosa scuola londinese, si imbatte da subito in quello che sarà il suo compagno di stanza, nonchè futuro ed inseparabile socio ed amico.Sherlock Holmes, giovane talmente brillante da risultare a tratti odioso e totalmente egoriferito, prende subito in simpatia l'impacciato Watson e ne diviene un compagno d'avventure, o meglio la persona che spingerà John a commettere tutti quegli atti sconsiderati dai quali il ragazzo si è sempre tenuto lontano.Quando alcune morti sospette fanno vacillare le certezze di Scotland Yard, Holmes trascina Watson ed Elizabeth, innamorata dell'aspirante detective, in un'indagine che li porterà a scoprire l'esistenza di una misteriosa setta che affonda le radici della sua esistenza nell'Antico Egitto, nata per rendere possibile una vendetta inseguita per decenni.
Piramide di paura
Nonostante ormai qui al saloon siano passati molti dei supercult anni ottanta che da bambino fecero la storia - e le testine del videoregistratore - dell'allora casa Ford, complice un'atmosfera non proprio estiva - stagione perfetta per l'amarcord e la proposta di titoli come questi - e l'assenza - cui presto verrà posto rimedio - dalla considerevole collezione di dvd fordiana, Piramide di paura mancava ancora all'appello del blog più alcolico tra quelli cinematografici - e non solo -.
In realtà questo film - firmato, tra l'altro, da quel  Barry Levinson autore di gran titoli quali Tin Men, Good morning Vietnam, Rain man e Sleepers - fu uno dei più coinvolgenti di quell'ormai lontano periodo, divenendo il prototipo dell'avventura quasi quanto I Goonies o Indiana Jones: la sceneggiatura - alla stesura della quale partecipò anche Chris Columbus -, ispirata ai romanzi di Conan Doyle che già ben conoscevo, delineava i giovani Holmes e Watson in modo che i loro pregi e difetti fossero comprensibili anche ad un pubblico inesperto quanto loro, mentre i prodigiosi - per i tempi - effetti speciali della Industrial Light&Magic di Spielberg resero ancora più affascinante il risultato finale, che poteva contare su una buona dose di atmosfere al limite dell'horror grazie all'impronta misteriosa degli omicidi, apparenti suicidi resi possibili dall'utilizzo di un potente allucinogeno in grado di scatenare nelle vittime visioni terrificanti.
A completare un mix perfetto per i ragazzini dell'epoca assetati di brividi ed avventure, alcune sequenze rimaste impresse nella memoria di un'intera generazione: dalla sfida d'intelligenza e deduzione tra Dudley e Holmes - una corsa contro il tempo all'interno dell'istituto subito dopo l'arrivo del giovane Watson, scelto anche come voce narrante della storia - agli omicidi che danno inizio alla vicenda, senza contare l'incredibile passaggio della prima scoperta dei rituali della setta celata dietro le morti in grado di sconvolgere la città e lasciare senza riferimenti Scotland Yard ed il detective Lestrade.
Ricordo che le prime volte che assistetti al rituale, affascinato dalla colonna sonora e da quello che stava accadendo, rimasi turbato ed impietrito di fronte allo schermo almeno quanto mi accadeva rispetto all'analoga cerimonia di sacrificio pezzo forte di Indiana Jones e il tempio maledetto: di pari passo alla tensione e alla paura si facevano largo le emozioni di chi avrebbe voluto vivere avventure come quelle magiche e mozzafiato mostrate sul grande schermo, e finiva completamente immerso nell'atmosfera del film, ancora oggi affettivamente in grado di suscitare nel sottoscritto grandi emozioni.
Il rapporto, inoltre, tra Holmes ed il professor Rathe, in bilico tra la rivalità e l'equilibrio mentore/allievo, rende l'escalation della vicenda ancora più interessante, oltre a donare spessore alla figura del futuro investigatore qui ancora alle prime armi e non immune alla sconfitta - nel rispetto di quello che sarà anche il personaggio dei libri di Conan Doyle, così interessante forse più per i suoi difetti e fallimenti che non per le vittorie, aspetto reso alla grande dal sottovalutato e splendido La vita segreta di Sherlock Holmes di Billy Wilder, che occorre corriate tutti a recuperare -: Watson, dal canto suo, cresce accanto al compagno d'avventure emancipandosi almeno in parte dalla timidezza che lo contraddistingue, finendo per essere la spalla perfetta e, a tratti, rubando i riflettori al suo partner di scena.
Piramide di paura, dunque, rappresenta ancora oggi un'ottima proposta di Cinema d'intrattenimento per ragazzi e riesce - complice l'ottimo comparto tecnico - a non far sentire gli anni che passano, giocando principalmente su una cosa che non ha tempo e che, rispetto a quell'età ancora legata alla meraviglia, è come un richiamo che non può essere ignorato: il fascino dell'ignoto e della scoperta.
Se, dunque, avete figli, lasciate che gli stessi brividi percorrano le loro schiene.
Se invece volete tornare bambini almeno per un'ora e mezza, lanciatevi senza ritegno in questa montagna russa d'altri tempi.
In entrambi i casi, ne sarà valsa la pena.
MrFord
"Though I've lost quite a lot
I am still in control
they can keep what they've got
but they can't have my soul
and if I don't have this all worked out
still I'm getting closer, getting closer
I still have far to go no doubt
but I'm getting closer, getting closer."Billy Joel - "Getting closer" -

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines