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Play-off nba 2013 al via, per miami e’ l’ora del bis?

Creato il 20 aprile 2013 da Postpopuli @PostPopuli

 

        

di Nicola Pucci

Esaurita la lunga, estenuante, per certi versi forse anche inutile o quasi stagione regolare, zippata in 5 mesi e mezzo per 82 partite, è tempo per l’NBA di celebrare l’avvio della kermesse più seguita al mondo, i play-off che assegneranno l’anello di campioni del mondo.

Detto di Lebron James che vale l’MVP con largo margine; ricordato che un eccellente Carmelo Anthony ha strappato a Kevin Durant il titolo di miglior marcatore dopo tre annate da primo della classe; annotati gli straordinari progressi di Paul George e J.R.Smith che probabilmente si guadagneranno il premio di giocatore più progredito e miglior sesto uomo della Lega; dato atto infine a Mark Woodson di essere l’artefice dell’ottimo cammino di New York… ecco, detto tutto ciò, spazio ai pronostici di primo turno, otto sfide che non mancheranno di regalare emozioni e spettacolo.

Play-off NBA 2013, Lebron James e i Miami Heat inseguono il bis - da sportamericano.it

Play-off NBA 2013, Lebron James e i Miami Heat inseguono il bis – da sportamericano.it

Miami vs Milwaukee. I campioni in carica hanno dominato la stagione infilando una serie clamorosa di 27 successi consecutivi e sembrano lanciati a ripetere il trionfo di dodici mesi orsono. Il “prescelto” punta deciso ad agganciare Michael Jordan come più grande di sempre, i Bucks ci proveranno ma Jennings ex-Roma e il bomberino tascabile Monta Ellis non scalfiranno la sicurezza dei campioni.

Brooklyn vs Chicago. I nuovi Nets, franchigia fresca di debutto, hanno ben impressionato in stagione regolare ed avranno il vantaggio del fattore campo. Deron Williams se gioca come sa sposta gli equilibri e può accendere il talento di Joe Johnson e Brook Lopez, ai Bulls manca sempre Derrick Rose ormai pronto al rientro e sono andati ben oltre le attese agguantando con largo anticipo i play-off. Occhio, può scapparci la sorpresa, che poi tanto sorpresa non sarebbe.

Indiana vs Atlanta. I Pacers hanno conteso a New York la seconda piazza di Conference dietro agli invincibili di Miami e si sono illustrati per un impianto di gioco solido ed efficace. L’assenza di Danny Granger, unica star in organico, non ha pesato granchè e ciò va a merito dell’ottimo lavoro svolto da coach Frank Vogel. Atlanta ha galleggiato con regolarità, senza sussulti, con un buon Josh Smith che ha preso il posto di Joe Johnson partito per Brooklyn. Basterà? Ho qualche dubbio.

New York contro Boston - da qn.quotidiano.net
New York contro Boston – da qn.quotidiano.net

New York vs Boston. La sfida più intrigante di primo turno, questo è fuori discussione. I Knicks hanno disputato una regular stratosferica, Anthony è finalmente maturato tanto da contendere a James l’MVP stagionale, la combriccola di matusa in organico ha portato esperienza ed ha contributo alle 54 vittorie incassate. Ma Boston è Boston, pur priva di Rondo e con Garnett a mezzo servizio conosce i trucchi dei play-off come nessun’altra e non sarebbe sorprendente vederla ribaltare il pronostico che la condanna all’eliminazione.

San Antonio vs Los Angeles Lakers. Mamma mia che partita! Gli anni passano, il trio-meraviglia in maglia Spurs, Parker-Duncan-Ginobili, è sempre più vicino alla pensione eppure mai come stavolta i bianconeri del Texas sembrano attrezzati per arrivare a giocarsi il titolo. Ci fosse stato Bryant probabilmente avremmo azzardato qualche dollaro sull’impresa dei ragazzi di coach D’Antoni giunti ai play-off all’ultimo tuffo e dopo un’intera stagione a rincorrere. Ma il 24 è fuori gioco e Gasol, Howard, Nash e compagnia probabilmente interromperanno l’illusione del titolo che l’estate scorsa, in campagna acquisti, sembrava già assegnato. Attenzione, ho detto probabilmente…

Denver vs Golden State. Dico la mia, hanno meno blasone delle due supersfide di cui sopra ma è l’incrocio che più mi appassiona. Giocano bene entrambe, ai Nuggets mancherà Gallinari ma la squadra è compatta e in salute. I Warriors hanno una stella che si è infine accesa, Stephen Curry, un centro con punti e rimbalzi nelle mani, David Lee, un secondo anno in predicato di assurgere al rango di star, Kley Thompson, un sesto uomo tra i più produttivi, Jarrett Jack. Divertimento assicurato.

Los Angeles Clippers vs Memphis. I cugini poveri di Los Angeles, i Clippers, forse ancora mancano di qualche tassello per puntare al titolo NBA ma sono ambiziosi, se i Lakers andranno fuori vorrebbero una volta tanto guadagnarsi la vetrina nazionale. Paul è un fuoriclasse, Griffin è forte ma è cresciuto meno di quel che si pensava, Jamal Crawford da sesto uomo porta in dote 16.5 punti a partita e l’istinto del killer. Memphis ha talento distribuito in ogni ruolo, Marc Gasol ormai ha scavalcato il fratello Pau e la panchina è lunga. L’equilibrio regnerà sovrano.

Okhlahoma City vs Houston. Per ultimi ma non ultimi i Thunder, gli sfidanti. Durant ha perso il titolo di miglior cannoniere dopo tre stagioni ma ha le stimmate del numero 1, Westbrook può far sfracelli così come annegare un talento pazzesco in scelte tattiche discutibili, Kevin Martin non ha fatto rimpinagere Harden. Già, proprio lui, il “barba“, che sarà il primo ostacolo da superare sulla strada che porta alla finale.  Ma se Lin non gli dà una mano consistente, Parsons cresce ancora un po’, Asik diventa un centro dominante, la vedo dura per i Rockets.

Mettetevi comodi in poltona, accendete la tv e godetevi lo pettacolo: pioveranno canestri, questo è poco ma sicuro.

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