Povera Italia

Fermo restando che il caso Ruby possa concludersi in una bolla di sapone (è bene preventivarlo, non sia mai che qualcuno ci resti più male del dovuto) le nuove intercettazioni trapelate – soprattutto le considerazioni poco lusinghiere di Nicole Minetti nei confronti del suo mentore – dimostrano, anzi confermano, alcuni aspetti. Uno in particolare: che tutto questo affetto ricevuto e millantato dal PresDelCons era un affetto di mera opportunità. Basta pagare, a volte, e in cambio si otterrà tutto l’affetto del mondo. Il secondo (che poi è quello più importante): ci sono persone in Italia che ricoprono cariche istituzionali che non meriterebbero. E che, a distanza di tempo, persino rinnegano. Sul resto, poco da dire. Si scopre che B. ha “il culo flaccido” (non lo dico io, lo dice Nicole e lo riportano i giornali) e che è un pezzo di… (come poc’anzi). Ieri un giovane gli ha urlato “coglione”, al premier, e lo ha fatto alla luce del sole e dinanzi all’occhio attento delle telecamere. Berlusconi l’ha presa tutto sommato bene e gli ha risposto: “Senti chi parla”.C’è chi ha osato di più. Mario Adinolfi, il quale su Facebook aveva dato a Signorini del “frocetto”. Non solo, prima della parola “frocetto” si era lasciato andare ad un commento per nulla garbato. Signorini, da par suo, non avrebbe potuto replicare con un berlusconiano “senti chi parla” (aggiungendo, naturalmente, l’epiteto che più si confà ad Adinolfi) perché il noto blogger (per il quale è stata richiesta l’espulsione dal Pd) si è autodefinito “obeso” e discriminato a causa di questa sua caratteristica fisica. Ma ancora più comica, se vogliamo, è stata la motivazione con cui Adinolfi ha giustificato una tale sortita. Reazioni, forse anche troppo esagerate, a parte, questa inutile pappardella è per riassumere l’Italia, il suo impoverimento intellettuale e le cronache che vanno per la maggiore in questi giorni. Che però qualcosa vorranno pur dire.