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Primarie: perché fra Roosevelt e Reagan la spunterà Facta (Luigi)

Creato il 20 novembre 2012 da Frankezze

Primarie: perché fra Roosevelt e Reagan la spunterà Facta (Luigi)
L’altra sera si parlava di Roosevelt con Dj Appalto. Dj Appalto fa ballare la gente in Puglia. Ma soprattutto intercetta fondi europei dal 2005. È in prima linea nella campagna alle primarie di Nichi Vendola e le motivazioni del suo impegno sono riassumibili così: “Niente fondi, oppure Vendola”. Dj Appalto è simpaticissimo. Comunista sin da quando suo padre era assessore comunista, ha vissuto dolcemente, senza rancore, tanto da piacere anche a destra. Nessuno lo prenderà in castagna. Dj Appalto è una mangusta che sente l’odore dei finanziamenti a miglia di distanza. “La vita è una favana, foprattutto al Fud, umiliato dall’affiftenfialifmo ieri come dall’aufterity oggi. Io in Puglia ho fatto un patto, un New Deal, con tutte le mangufte affetate di foldi”.

Gli amici di Dj Appalto hanno una cooperativa. Culturale ovviamente. Bravissimi. Se la contea di Jefferson (Oklahoma) fa un bando per un progetto di tutela del bisonte, loro se lo aggiudicano con un progetto di rilancio dell’editoria nell’Alta Murgia. “Intercettare con dolcezza/ senza fare alcuno sforzo“.

Con queste premesse, puoi anche governare. Nei momenti in cui ti mettono all’angolo e ti incastrano fra sinistra di lotta e sinistra di governo, tu cita Pasolini e inculali tutti.

Ieri sera invece si parlava di Reagan con tre quarti dei Gatti di Vicolo Miracoli: Jerry Calà, Umberto Smaila, Franco Oppini. “L’idea di Bonolis ministro della Cultura è fantastica” , diceva Jerry. “Ma, se permettete, il vero colpo di genio è riproporre alle primarie del centrosinistra del 2012 il programma di Berlusconi del 1994 (che a sua volta riproponeva il programma di Reagan del 1980)”, ha ribattuto Smaila.

Si parlava del Renzi, del suo New Dash contrapposto al New Deal di Vendola, di come il Paese ha un’occasione di cambiamento senza precedenti: coltivare a Pomigliano tutto il Sud, mandare le disoccupate del Centro a lucidare l’argenteria ai Parioli, mettere dei tornelli sulla Linea Gotica valicabili solo con carta di credito (Visa, Mastercard o American Express, niente Postepay, che fa troppo Stato). Ci vuole qualcuno che abbia il coraggio, come è scritto a chiare lettere nella bozza Ichino, di impoverire i poveri, asservire i servi, precarizzare i precari.

In politica estera basterà che Letta (Enrico, quello di destra) regga lo spartito delle variazioni Bildeberg, perché Matteuccio dovrà solo seguire la musica già scritta: aiutare i tedeschini a strozzare l’economia europea, aiutare gli europeucci a chiedere una mano agli amerihanini, aiutare gli amerihanini - con l’Europa al guinzaglio – a bombardare Statihanaglia tipo Gaza o il Saharawi (arroganti quelli).

Però, mi ha detto stamattina Luca Giurato, alla fine vincerà Bersani. Che si è presentato agli elettori delle primarie con un programma che coniuga la pragmaticità del giolittismo con alcune delle istanze di Turati. Certo, realizzare almeno la metà della piattaforma Facta è un obiettivo ambizioso. Ma Vittorio Emanuele Fassina è ottimista.

L'articolo Primarie: perché fra Roosevelt e Reagan la spunterà Facta (Luigi) è ovviamente opera di Frankezze.


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