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Primer – Shane Carruth

Creato il 09 settembre 2015 da Maxscorda @MaxScorda

9 settembre 2015 Lascia un commento

Primer
Quattro giovani ingegneri si ritrovano ogni giorno in un garage per inventare qualcosa. E’ il sogno di un nuovo eldorado targato Silicon Valley, e’ la leggenda dei Gates, dei Wozniak e degli opportunisti alla Jobs ed e’ la storia di ore sottratte alla propria vita, e’ l’investimento di tutti i risparmi, e’ l’incertezza del riuscire.
Questa e’ la situazione, non fosse che ad un certo punto avviene un fatto inaspettato e come spesso accade, ci si accorge solo per caso di aver scoperto qualcosa che va molto oltre i sogni piu’ sfrenati: una macchina del tempo.
Due dei quattro decideranno di non dire nulla agli altri, forse avidita’ o forse e’ la capacita’ di accettare l’idea di avere tra le mani qualcosa che cambiera’ il corso della storia. Dopo i primi esperimenti passare a testare su se stessi e’ un passo obbligato e volerlo sfruttare per i propri interessi, e’ la logica conseguenza.
Pur essendo abituato a leggere e vedere storie con paradossi temporali, confesso che "Primer" mi ha confuso.
Tutto sensato intendiamoci, anzi e’ l’applicazione letterarale del diagramma di Feynman sull’elettrodinamica quantistica, ottimo per basare una storia sui paradossi. E’ che le biforcazioni si basano sui loop percio’ si seguono meno facilmente. Tolto questo, quando si entra nella logica, il viaggio si semplifica.
Semmai e’ Carruth che non ho capito quanto volutamente, accavalla le spiegazioni, introduce elementi che confondono senza inventare qualcosa di realmente nuovo e insomma, l’arte e’ nell’accrescere la trama senza ingarbugliarla, non nel contrario.
Carruth, scrive, dirige e interpreta, musica e produce, spende pochissimo e basa tutto sulle idee, in questi casi non si hanno altre possibilita’. Punta solo sui nerd eccedendo nella spocchiosita’ ma e’ giovane per capire che la grandezza sta nel portare dalla tua ogni categoria di spettatore e che la stratificazione di diversi livelli di lettura e’ un’arte sublime e complicatissima. Ad ogni modo e’ bravo un po’ in tutti i ruoli per quanto ripeto, il suo sia una lavoro per iniziati ed e’ facile fare film cosi’.
Ora si e’ fatto conoscere, aspettiamo il resto. E che sia meglio.

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