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Prodotti di Puglia, un marchio No Global

Creato il 23 luglio 2013 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci

Vorrei parlarvi del marchio Prodotti di Qualità Puglia che ha da poco ottenuto il riconoscimento comunitario come marchio collettivo di prodotti realizzati, secondo disciplinare, SOLO nel territorio regionale. In questi giorni in cui non si contano le aziende italiane che chiudono e in cui si continua a chiacchierare sulle misure di intervento per fermare questo bagno di sangue, ritengo che questa iniziativa sia di esempio come strategia per tenere a galla le piccole aziende locali e farle competere con i giganti. Mi è piaciuto un intervento di Roberto Lorusso (Imprenditore e consulente per l’innovazione) che spiega la filosofia sottostante al marchio collettivo: competere nel mondo globalizzato attraverso il lavoro di tanti piccoli produttori no-global. Riporto di seguito un riassunto del suo articolo che potete leggere per intero qui.

La quasi totalità delle PMI europee (oltre 18 milioni di unità, pari al 91,8% del totale) è costituita da imprese con meno di 10 addetti che occupano 37,5 milioni di persone (il 29,6% del totale) e realizzano un valore aggiunto di 1.120 miliardi di euro (il 20,9% del totale). Secondo l’Istat, nel nostro Paese, sono attive, quasi 4,5 milioni di PMI (nel 2007) e occupano 17,6 milioni di persone.  In Italia sono prevalenti le microimprese: oltre 4 milioni di unità produttive hanno meno di 10 addetti, rappresentano il 95% del totale e occupano il 46% dei lavoratori. 

Sono 500 le aziende (maggiori corporations transnazionali) che controllano il 52 per cento del PIL mondiale. Come ha scritto Jean Zigler , il mondo si è rifeudalizzato; una casta di cosmocratici dotati di poteri illimitati domina l’economia e determina le politiche dell’intero pianeta. 

Se avessimo a riferimento la sola Europa stiamo parlando della percentuale dello 0,00255% d’imprese e se avessimo a riferimento l’Italia dello 0,0111%. Ci rendiamo conto di chi comanda il mondo? Di chi sono queste imprese? BU!!!! Conoscete l’imprenditore? Ha una identità? Forse sappiamo il nome del presidente o amministratore delegato. Ma chi sono i soci? Li conoscete? E cosa cercano i soci? Il profitto. Vogliono che le loro azioni ogni giorno valgano di più. E come può avvenire questo? Espandendo i mercati ed il numero di prodotti da vendere. A chi? al mondo intero. Loro hanno inventato la globalizzazione e il super-sviluppo. 

Loro hanno bisogno di quantità (grandi quantità per invadere quanti più mercati possibili) ma non hanno la qualità (non quella prevista per legge, che ovviamente stanno bene attenti a rispettarla) quella vera dei nostri prodotti.

Noi abbiamo la qualità ma non abbiamo la quantità, perché non abbiamo i mercati. Perché i mercati non ci conoscono. Ma anche se li avessimo, non abbiamo le strutture per soddisfare le richieste del mercato. 

Cos’è il Marchio Prodotti di Puglia?

Una azienda fra quelle 500 ma molto diversa da quelle 500. E’ lo strumento più importante e strategico pensato dalla Regione Puglia per fare in modo che le nostre piccole imprese continuino a vivere. Allora ci vien detto: innovare e globalizzare. E che vuol dire? Rendere omogeneo (senza differenze) un territorio (in questo caso il mondo) è uguale a esportare? NO. È uguale a delocalizzare? NO.

Ma non posso parlare di cosa significa globalizzazione. Posso solo dirvi che la crisi attuale è figlia di questa globalizzazione. Perché è stato fatto passare il messaggio agli uomini della terra che per diventare ricchi non è più necessario lavorare. Basta la finanza. Ormai può guadagnare molto e subito senza lavorare, e se si lavora questo rallenta la produzione di ricchezza. Il prodotto, l’unico prodotto da scambiare come merce è il danaro stesso. E chi invece ha i prodotti della terra? Ma noi sappiamo che i nostri prodotti ed il nostro lavoro sono generatori di ricchezza (non solo quella monetaria). 

Attraverso il marchio si punta a comunicare un valore, un territorio, una storia unica.

 La nostra è una multinazionale con un modello culturale alternativo che opera nella globalizzazione.  È un marchio collettivo comunitario con indicazione territoriale inteso a promuovere e sostenere la produzione, la valorizzazione e la diffusione dei prodotti agro-alimentari che sono realizzati in Puglia.  Ma ha bisogno di una innovazione… culturale. 

Nessuno di voi può globalizzarsi individualmente. Non avete i numeri e forse neanche i soldi per competere con i grandi. Ricordate quello che vi ho detto all’inizio, neanche tutte le aziende di puglia messe insieme riuscirebbero a fare quello che fa una sola di quelle 500 imprese. Ma per fare qualcosa in ordine alla globalizzazione bisogna farlo insieme. Con il marchio prodotti di puglia. 

La globalizzazione per voi consta nell’acquisire una cultura che viene da altri popoli (meno individualisti e scemi di noi) che è la cultura che se vincono tutti vinco anche io. Questa è l’innovazione primaria. La cultura di stare insieme. Nelle multinazionali si sta insieme, da sconosciuti, mediante una quota di capitale, qui si sta insieme, da conoscenti, con una quota di valore e di relazione virtuosa. 

Le filiere dei prodotti qualità Puglia sono già diverse ed alcune comprendono i prodotti con certificazione di origine DOP e IGP, invece di uniformarvi ai dettami del mercato, perchè non aderite?

Questi sono i prodotti già inseriti:

ORTOFRUTTICOLO:

CAVOLFIORE CAVOLO BROCCOLO CECE CIPOLLA MARGHERITA CIPOLLOTTO – SPONZALE CLEMENTINE INSALATA IV GAMMA LATTIERO CASEARIO: BURRATA CACIOCAVALLO CACIORICOTTA VACCINO GIUNCATA MOZZARELLA RICOTTA RICOTTA FORTE RICOTTA MARZOTICA SCAMORZA LATTE

CARNE:

AGNELLO BOVINI CAPRETTO OVI CAPRINI

COMPARTO CEREALICOLO:

CROSTINO PUGLIESE DOLCI DI PASTA DI MANDORLE PUGLIESI FARINA PUGLIESE FOCACCIA BARESE FRISELLA FRISELLINA PUGLIESE MARZAPANE PUGLIESE PANE DI SEMOLA PUGLIESE PANE PUGLIESE PASTA PUGLIESE SEMOLA DI GRANO DURO PUGLIESE TARALLI TARALLINI TARALLUCCI

COMPARTO FLOROVIVAISTICO:

DRACAENA PHALAENOPSIS ORCHIDE POINSETTI STELLA DI NATALE

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