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Profezie, veggenti e novelli Inquisitori

Da Salvoc

Profezie, veggenti e novelli Inquisitori Ogni volta che pubblico un post in cui riporto messaggi di presunti veggenti, nonostante di solito avvisi di non sapere se questi siano da ritenere autentici o meno, in quanto questo non spetta a me deciderlo, ricevo commenti di lettori che mi rimproverano, avvertendomi che quelli da me considerati sono falsi profeti e che invece i veri sono quelli di cui loro immancabilmente allegano il link.
Hanno i loro esaltati fans ed altrettanto numerosi acerrimi oppositori praticamente tutti i mistici e  veggenti esistenti. Il problema è che se si dovessero considerare vere tutte le diverse opinioni, si dovrebbero ritenere questi veggenti come veri e falsi nello stesso tempo, in barba al Principio di non contraddizione.
In realtà questi esegeti delle profezie, come novelli Torquemada senza misura, vorrebbero censurare tutto e tutti tranne loro stessi e non considerano che San Paolo diceva “non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie...” e che lo stesso Papa Paolo VI nell'ottobre del 1966 ha dichiarato in modo esplicito che è permessa la pubblicazione di scritti relativi a rivelazioni, apparizioni, visioni, miracoli e profezie senza il nulla osta dell'Autorità Ecclesiastica. E se dobbiamo credere all'autorità di un Pontefice allora dobbiamo anche pensare che questo decreto (1) è stato emanato per volontà divina, forse perché  Dio stesso ritiene che, nonostante vi possano essere falsi messaggi o, per le debolezze degli strumenti da Lui scelti, anche imperfezioni in quelli veri, la Verità si farà strada comunque.
Invece i neo inquisitori si ammantano di teologia, fidandosi forse troppo di essa, e non sanno che lo stesso San Tommaso D'Aquino, dottore della Chiesa, dopo una esperienza mistica di premorte affermè che tutto quello che aveva scritto su Dio e la stessa sua teologia erano paglia in confronto alla Verità e alla realtà della natura Divina che per un istante aveva intuite.
In questi tempi di confusione in cui la stessa Chiesa sembra vacillare (anche se le forze degli inferi non prevarranno, come il Maestro ci ha promesso) e molti suoi sacerdoti mostrano di aver perso l'orientamento e sono diventati tiepidi quando non modernisti o perfino eretici, credo che il Cielo intervenga con più frequenza per salvare le anime di cui ormai non si occupa quasi nessuno. Ecco forse perché attualmente vi sono così numerosi veggenti e rivelazioni private.
D'altronde in Gioele (2;28) Dio stesso riferendosi ai tempi ultimi non ha forse detto "spanderò il mio Spirito sopra ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. In quei giorni spanderò il mio Spirito anche sui servi e sulle serve"? E lo stesso San Paolo in (5,19) non ha affermato "non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie, esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono"?
Se sostengo che “c'è un messaggio che è presente nella quasi totalità dei veggenti ”, cioè una costante, “e allora è probabile che venga dal Cielo”, subito i sapienti di turno, le vigili sentinelle del nulla, insorgono e, invece di considerare l'aspetto essenziale dello stesso messaggio, cioè il suo nucleo probabilmente vero, storcono il naso perché secondo loro quel tale, magari sui quattro/cinque riportati, sarebbe un falso profeta. E vengo accusato di traviare le menti dei lettori 'sprovveduti' che fidandosi di me e leggendo i messaggi di questi sedicenti profeti verrebbero ingannati.
E invece io credo che in questi tempi, forse anche ultimi, Dio dia la possibilità a chi si accosta con fede e la preghiera di capire il senso delle rivelazioni private e, se si ha un atteggiamento sincero, dia il dono del discernimento, la capacità di estrarre da essi anche il minimo di verità che vi è contenuta. Io penso che Dio non permetterà, se c'è una buona disposizione, che una sua creatura venga ingannata. D'altronde i messaggi divini scaldano il cuore ed entrano in profondità, mentre quelli di origine diabolica portano inquietudine e fanno danno solo in chi ha già una cattiva intenzione e cerca le profezie per insana curiosità, così come farebbe andando da una fattucchiera, e non per trarre insegnamento da esse ed eventualmente cambiare condotta.
Perciò voglio dire ai supposti salvatori che con il loro atteggiamento rischiano di buttare via il bambino con l'acqua sporca e di mettersi quindi contro Dio stesso. Quando c'è l'umano in mezzo, infatti, l'onnipotenza divina è costretta a limitarsi per rispetto del libero arbitrio e quindi il grano della divina volontà sarà sempre ostacolato e mischiato alla zizzania seminata dalla nostra cattiva disposizione e dalla nostra debole natura o dal maligno stesso, così come ci ha insegnato il Maestro. Va bene quindi la Prudenza, ma con la scusa di di dover praticare tale virtù non si può arrivare a tapparsi orecchie e occhi, si rischia di alimentare in sé un eccessivo senso di autosufficienza, di rifiutare così i consigli che il Cielo vuol darci e favorire proprio quella zizzania che si vorrebbe estirpare.
Anche grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, come Internet, si ha la possibilità di conoscere numerosi veggenti che pubblicano i loro messaggi. E sono veramente tanti. Certo io credo che non sia sano andare alla ricerca spasmodica di mistici e rivelazioni,  è meglio pregare e comportarsi bene, cercando di vivere santamente mettendo in pratica gli insegnamenti delle Sacre scritture e della Chiesa, ma non tutti hanno la stessa sensibilità interiore e può essere che alcuni abbiano il bisogno anche di un sostegno e incoraggiamento di questo tipo. In questo momento in cui molti pastori sono noncuranti del gregge credo infatti che anche quello delle 'rivelazioni private' sia un mezzo usato dal Cielo per rimediare a ciò. La cosa che importa di più al Signore è nostra la salvezza eterna e perciò pensate che non si voglia servire di ogni mezzo per far conoscere la Sua parola e la Sua volontà e mettere in guardia gli esseri umani sui rischi che corrono in questi tempi così malvagi?
Però è anche vero che Satana fa il gioco contrario a quello divino e quindi è certo che vi sono anche falsi veggenti e falsi messaggi, non si può negarlo.  Ammetto perciò che un minimo di regole a cui attenersi per capire se dei messaggi sono falsi ci devono essere. Personalmente mi attengo alle seguenti quattro.
La prima è l'adesione dei messaggi alla verità rivelata e ai dogmi. La seconda è quella dei frutti che si ricavano: se chi legge si sente meglio, migliora spiritualmente, aumenta la pratica religiosa e ama ancor più Dio e il prossimo, allora è probabile che i messaggi siano autentici. La terza è che le richieste devono essere 'ragionevoli' e le affermazioni 'razionali' e non evidentemente assurde. La quarta è relativa al comportamento del veggente che evidentemente non deve portare scandalo né mostrare segni di orgoglio o superbia, ma bensì obbedienza per quanto possibile ai consigli dell'autorità ecclesiastica competente.
Ovviamente la cosa migliore è quella di affidarsi al parere espresso dalla Chiesa. Quando infatti c'è stata una condanna esplicita da parte dell'autorità ecclesiastica allora si deve lasciar perdere. Però su questo penso che bisogna essere chiari, a scanso di equivoci. Il formarsi del giudizio della Chiesa richiede tempi molto lunghi, essa infatti non si esprime almeno di casi manifestamente falsi fintanto che le apparizioni o i messaggi non sono terminati. E spesso in passato ciò che era stato quasi messo all'indice è stato poi riabilitato. E' successo con numerosi mistici e con diverse 'rivelazioni'. Quindi quando la Chiesa per prudenza afferma che non ha elementi per ritenere i messaggi in questione come di origine soprannaturale, come fa quando si esprime con la formula 'non constat de supernaturalitate' non significa che i messaggi e il veggente siano stati ritenuti falsi. Invece anche in questi casi ci sono alcuni che scagliano pietre e senza misura e con zelo francamente eccessivo si ergono a giudici e, più realisti del re, interpretano e propalano abusivamente questa formula prudenziale come una condanna.
Io oltre alle regole indicate, siccome non sono fan di nessun particolare veggente, uso anche un metodo che potrei definire statistico. A me interessa, come ho già detto, il nocciolo di quello che il Cielo vuole dirci, al di là di come i diversi soggetti lo esprimono. E allora non parto dal particolare strumento, non ritengo a priori che quello che dice sia necessariamente vero o falso, ma scelgo un tema che ricorre più volte in più veggenti e vedo se la maggior parte di loro dice su di esso più o meno la stessa cosa e lo tratta allo stesso modo. Ho fatto così per l'Avvertimento di cui ho parlato nel precedente post: visto che le somiglianze sono tante e diffuse allora è molto probabile che quell'argomento venga dal Cielo.
Oltre all'Avvertimento ce un' altro tema a cui tengo molto. Chi legge i miei articoli sa che la questione Papa mi sta a cuore. La domanda che mi faccio spesso è: “Bergoglio è un falso profeta, anzi il Falso Profeta o solo quel buon Papa che ci viene presentato dalla quasi totalità dei mass-media?”. In base alle risposte che vengono date a questo dilemma penso che i veggenti si possano suddividere in tre gruppi: quelli  che ritengono Bergoglio un falso profeta, quelli che lo considerano vero Papa e quelli che non affrontano il problema e non danno risposte in proposito. Per me quest' ultimo insieme è probabilmente composto da veggenti i cui messaggi sono solo di provenienza umana, in quanto credo che in questo momento il Cielo non possa tirarsi indietro dallo smascherare il falso profeta o difendere il Papa attuale, se autentico. Ma questa ovviamente è solo la mia opinione. Però, siccome la verità è una sola, degli altri due gruppi rimanenti uno è senz'altro composto da falsi veggenti. E qual'è? Io personalmente spero di sbagliarmi, ma dopo aver visto e sentito Bergoglio in opera credo ormai purtroppo che mi siano rimasti ben pochi dubbi in proposito. _______________________________________________________
Note (1) Decreto n. 58/16 (A.A.S.) della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede


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