Magazine Talenti

Progetto L&F; - Le risposte di Francesco Lanza

Da Dalailaps @dalailaps

 Progetto L&F; - Le risposte di Francesco Lanza
Potete leggere il manifesto del progetto e la lista dei 
partecipanti cliccando sulla scritta qui sopra.
Buona lettura!
Progetto L&F; - Le risposte di Francesco LanzaFrancesco Lanza
Francesco Lanza ha trentacinque anni e per vivere fa l'informatico. Appassionato di lettura e scrittura, proveniente da studi classici, per sopravvivere scrive. In rete si definisce giullare digitale e leggendo il suo blog (Volere è Potare) e i suoi interventi su Twitter capirete ciò che l'ha reso un vero e proprio opinion leader.
Come direbbe Troy McClure "Forse vi ricorderete di lui per le sue risposte a messaggi di Barbara D'Urso, Vasco Rossi e Roberto Formigoni", ma non fermatevi a questo: lui ha scritto anche per il teatro, ha fatto editing e copywriting, ha collaborato con alcuni videomaker. 

Potete trovarlo anche su Intervistato.com e Nonmifermo.it.
L'opinione di Francesco
Qual è il film tratto da un libro che più ha odiato e quale quello che più ha apprezzato? In entrambi i casi, per quale motivo? Parto da quello che ho apprezzato di più, che tra l'altro è di uno dei registi che amo di più: Kubrick. Il film è Shining. Può apparire una scelta banale, ma considero Shining emblematico rispetto a un certo tipo di discorso sui limiti e le libertà di una trasposizione cinematografica.
Kubrick, da artista orgoglioso e libero quale era, aveva un modo molto particolare di lavorare sui romanzi alla base delle proprie sceneggiature. Innanzitutto era un regista che portava avanti un proprio "filo rosso", attraverso i suoi film. E' noto a tutti gli appassionati che alcuni temi "alti" si rincorrano e si richiamino da un'opera all'altra. In alcuni casi ha coinvolto gli autori dei racconti originari, come successe per Clarke per 2001 o con Nabokov per Lolita, ricavandone a volte una collaborazione amichevole (come con Clarke, che anzi poi estese il suo progetto letterario accogliendo tutte le modifiche di Kubrick), altre grandi scontri: Nabokov elaborò una sceneggiatura, in mesi di lavoro, che poi venne usata solo in minima parte. All'inizio avrebbe voluto far togliere il proprio nome dai titoli di testa, ma poi col tempo si ricredette (quasi del tutto), anche sull'onda dell'ammirazione nel trovarsi di fronte a un prodotto cinematograficamente eccellente.
Progetto L&F; - Le risposte di Francesco LanzaAllo stesso modo ci furono scontri terribili con King, che godeva già di una grandissima fama, e che mal sopportava l'ostentata indipendenza e segretezza dei set di Kubrick. In un'intervista a Playboy del giugno '83, King rimarcava il fatto che Kubrick non avesse compreso il genere horror, senza capire che in realtà l'interesse di Kubrick fosse un altro, più sottilmente psicologico e filosofico, con dei richiami Junghiani che King, con tutto l'affetto e la stima, si sarebbe sognato. Senza disdegnare anche qualche piccolo "dispetto" alla trama originaria di quel King così invadente.
Il modo di lavorare di Kubrick si incarna perfettamente nella citazione "Non importa cosa prendi, ma dove lo porti". Se una riduzione ha una direzione potente e porta la storia sulla quale si basa in un porto specifico, allora la riduzione è riuscita. 

Tra le esperienze peggiori invece c'è un prodotto Hollywoodiano. Io sono leggenda, quello più recente. La storia originaria è un delizioso racconto di fantascienza, con quella caratteristica che fa di un racconto fantascientifico qualcosa di magico: il ribaltamento della prospettiva, quella frase, alla fine, che ti apre la mente e ti fa ripensare a tutto quello che hai letto sotto una prospettiva diversa.
Il film, invece, è piatto. Certo, uno potrebbe dire "cosa pretendi da un blockbuster?", e potrei anche essere d'accordo, ma in questo caso sarebbe bastata una scimmia legata a una macchina da scrivere, senza scomodare un romanzo che aveva una sua dignità presso gli appassionati del genere. Non mi dà fastidio tanto il rimaneggiamento, quello per me è necessario. Anzi, se l'intento artistico del regista è forte, allora la sceneggiatura è quasi necessario che "tradisca" il romanzo (questa è una cosa che molti scrittori, anche grandi, non capiranno mai fino in fondo).
Solo che in questo caso hanno preso qualcosa e lo hanno portato da nessuna parte. Anzi, gli hanno fatto fare dei passi indietro. C'è una trasposizione molto migliore, anche se "datata" per quanto riguarda il puro intento thriller/horror, del 1963, con Vincent Price protagonista. Girato, tra l'altro, in italia, a Roma, nel quartiere EUR.

   Progetto L&F; - Le risposte di Francesco LanzaC’è un libro che le è piaciuto per la sua capacità di far immaginare i fatti narrati in modo nitido, quasi come ne potesse vedere le scene come in un film? C’è uno scrittore che apprezza particolarmente per il suo talento nello scrivere scene di questo "tipo"?Kafka. Ricordo di essere stato fisicamente male, per fare un esempio, leggendo la descrizione della macchina che tortura e uccide i condannati nel racconto Nella colonia penale. Anche lì, la capacità di uno scrittore sta in creare un "carico" di emozioni nel modo più veloce e fulminante possibile. La descrizione minuziosa della macchina di tortura, certamente crudele ma anche chiaramente fantasiosa, a un certo punto incontra una frase: "Per le prime sei ore il condannato vive quasi come prima". Sei ore sono la metà del tempo che la macchina ci mette a uccidere. Il cervello fa la somma tra quello che la macchina fa e la durata della tortura ed ecco arrivare la botta. Questa capacità è ciò che fa di uno scrittore un grande. E' un dono: si può imparare a scrivere bene, ma per distruggerti il cuore e ammosciarti le gambe con una frase, ci si deve essere nati.
C’è un libro che ha letto di cui sarebbe curioso di vedere la versione cinematografica?Più che un romanzo mi piacerebbe vedere sullo schermo la vita del Tasso. Un genio oltre che un romantico ante-litteram. Uno di quei tanti autori che a scuola fanno parte della routine studentesca, ma che poi riscopri per conto tuo, con la fastidiosa sensazione di aver fatto un torto a lui e a te stesso.
Progetto L&F; - Le risposte di Francesco LanzaLe è capitato di acquistare il libro da cui è stato ispirato un film dopo averlo visto? Quale? Ne è rimasto soddisfatto o deluso?E' successo diverse volte. Mi è capitato con Fight Club e sono rimasto soddisfatto prima perché ho scoperto il filone minimalista moderno a cui si rifà Palanhiuk e quindi autori come Tom Spanbauer e Amy Hempel, poi perché ho scoperto che in realtà Fight Club è il romanzo peggiore di Palanhiuk, trovandomi a leggere, tra gli altri, Invisible Monsters, che è un piccolo capolavoro.
E' capitato anche con Manhunter, di Michael Mann. Il romanzo a cui si ispira è il prequel de Il silenzio degli Innocenti e venne anche ri-riadattato recentemente in un film (pessimo) con Edward Norton. Quando lessi Drago Rosso, dopo la visione del film, e molto prima che "esplodesse" il fenomeno di Hannibal Lecter, mi aspettavo un bel thriller, invece mi sono trovato di fronte un libretto sciapo.
Le è capitato di leggere un libro e immaginare uno dei personaggi con il volto di qualche attore che pensa sarebbe perfetto nel ruolo? Se sì, chi e per quale personaggio?No, generalmente non faccio questo gioco, alla fine ai personaggi di un libro do sempre una faccia che è tutta nella mia testa. Ci ho pensato a lungo e ti dico che non mi è facile neanche fare l'inverso, e cioè pensare a un attore e "metterlo" in un libro che ho letto. Non sarei decisamente un buon responsabile per un casting!
  

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Italiani brava gente

    Italiani brava gente

    Siamo un grande popolo.Ingegnoso, a detta di tutti. Ma anche intimamente votato al rispetto.Rispettoso delle leggi, ma con intimistica creatività.Rispettoso... Leggere il seguito

    Da  Stefano Borzumato
    DIARIO PERSONALE, SOCIETÀ, TALENTI
  • Il regime alimentare dei filosofi dell’antichità

    regime alimentare filosofi dell’antichità

    E certamente non furono degli sciocchi coloro che istituirono i Misteri: e in verità già dai tempi antichi ci hanno velatamente rivelato che colui il quale... Leggere il seguito

    Da  Bloody Ivy
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Il mio canto d’amore

    canto d’amore

    “Felicità è amore, nient’altro. Chi può amare, è felice” Herman HesseIl mio canto d’amore è per te, che da anni mi sei accanto, nel silenzio frusciante... Leggere il seguito

    Da  Chiara Lorenzetti
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Crema mani Kaloederma

    Crema mani Kaloederma

    Buongiorno Fiorelline!Oggi vi voglio parlare di una crema, che ha voluto comprare mio marito per lui, ma che poi ha passato a me perchè non si è trovato! Leggere il seguito

    Da  Fiorellina84
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Venerdì 26 giugno il mondo che, a tratti, vorrei

    Venerdì giugno mondo che, tratti, vorrei

    Sono una donna fortunata.Amata fin dal primo vagito, da un uomo ed una donna, che mi hanno dato una casa, un'istruzione, mille vizi e mille... Leggere il seguito

    Da  Patalice
    DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI
  • Lotta alle casse

    Lotta alle casse

    Vi è mai capitato di guardarvi intorno mentre fate la spesa e rendervi conto di esser stati catapultati improvvisamente in una giungla? A me succede sempre! Dov... Leggere il seguito

    Da  Andrea Venturotti
    RACCONTI, TALENTI