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Provini via Facebook per il discografico underground

Creato il 14 aprile 2012 da Lapulceonline

Provini via Facebook per il discografico undergroundQuesto mese faremo uno strappo alla regola e invece di dedicarci ad una band nello specifico salteremo dall'altra parte della barricata e parleremo di chi "si annida" dietro al mixer, nella sala controllo di uno studio di registrazione e si occupa dell'aspetto tecnico della musica. Stiamo parlando del tecnico del suono (o sound engineer) viguzzolese Andrea Lepori, la cui carriera nel settore- nonostante le appena 34 primavere- è a dir poco sensazionale. Il suo mestiere consiste sostanzialmente nel curare ogni minimo aspetto sonoro della registrazione in studio, far quadrare i volumi, ottimizzare la resa degli strumenti, esaltare la fruibilità d'un determinato sound, e così via. Insomma: occuparsi dell'aspetto tecnico di un'incisione in studio. "Adoro far sì che la musica esca grazie ai suoni fatti da me", ci confessa quando gli chiediamo cosa lo ha spinto ad intraprendere un percorso simile. "Quella del tecnico del suono è un'arte che tocca la sfera dell'ascolto, delle sonorità. Ma è anche, e soprattutto, una scienza che riguarda la fisica, la matematica, l'ingegneria, la tecnica in ogni suo aspetto". La responsabilità è altissima e dal lavoro del sound engineer dipendono i connotati acustici di un brano, di un disco, di un intero progetto. Tant'è che la gavetta, come ci spiega Lepori, è lunga e fatta di "step" essenziali. Lui stesso ha fatto il fonico nell'ambito di musica dal vivo, teatrale, radiofonico e televisivo; nel '97 frequenta l'istituto SAE di Milano, poi quello di Londra; nel 2000 entra nell'"Audio Engineering Society", che sarebbe l'albo d'oro degli addetti ai lavori.

La svolta avviene però nel 2001, quando fonda gli "ML Recording Studios", situati a Viguzzolo, dai quali passano musicisti di fama internazionale come il cantautore texano Chris Cacavas, reduce da una tournèe come supporto a nientemeno che Bob Dylan. Dopo una breve avventura alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, Andrea Lepori vola poi dall'altra parte del globo per lavorare ai "Paramount Studios" e nei prestigiosi "N.R.G. Studios" di Los Angeles, dove collabora in prima linea con turnisti e produttori con un passato tra le file di Bruce Springsteen, Guns'n'Roses, Carol King e Deep Purple. "Quella con cui ho avuto a che fare negli Stati Uniti è tutta gente d'una professionalità esemplare, con un talento fuori dalla norma e che in poche ore esegue alla perfezione il brano in programma, anche se lo ha ascoltato solo un paio di volte. Va infatti sfatato anche il mito del musicista viziato e maleducato; i professionisti con cui ho lavorato sono persone che si scusano quando arrivano in ritardo, lavorano sodo e soprattutto hanno un passato fatto di studio e disciplina. Ingredienti senza quali non è possibile farsi strada in questo mondo, né reggere l'altissima competitività di cui è impregnato. Devo dire che se sono arrivati a questi livelli se lo sono meritato: c'è molta meritocrazia".
Il colpaccio però Lepori lo ha fatto appena poche settimane fa, dando inizio ad una collaborazione a tempo pieno con Antonio "Rigo" Righetti, lo storico bassista di Ligabue. Con lui ha infatti appena dato vita ad una nuova etichetta discografica, la Rigo Records, che si divide tra gli ML Studios e gli studi personali, con sede a Modena, di Righetti. "Io e Rigo ci conosciamo ormai da molto tempo, abbiamo una grande stima reciproca, e per questo abbiamo deciso di fondare un nuovo progetto, un progetto che dia la possibilità ai musicisti emergenti, a quelli a cui le porte delle grandi major sono chiuse a priori. Inoltre, per i musicisti italiani i costi di una sala d'incisione sono proibitivi. Noi cerchiamo di selezionare ciò che riteniamo di buona qualità e di venir loro incontro fornendo un servizio serio e a costi ragionevoli. Puntiamo soprattutto sui giovani, su chi 'ci vuol provare'. E sono in molti, così come sono in molti coloro che hanno talento... ma non la possibilità di farsi sentire".

Fortuna vuole che, mentre intervistiamo Lepori, con lui ci sia proprio Antonio Righetti: "Con la Rigo Records il nostro obiettivo è valorizzare i nuovi gruppi e dar loro una chance. Se le grandi case discografiche non si degnano nemmeno di inviare una lettera di rifiuto a chi si propone, noi vogliamo invece assumere un atteggiamento completamente nuovo, dare inizio ad una nuova era della musica, qui in Italia, proporre alternative ben lungi dall'ambiente di nicchia". Ma come funzionano le selezioni, come scelgono i musicisti con cui lavorare? "Ci serviamo di Facebook: ascoltiamo i demo che ci vengono inviati, ci ragioniamo su e poi diamo una risposta. Sempre. Anche se negativa".


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