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Quando parliamo male di Ignazio Marino, e lo facciamo, ricordiamoci che l'alternativa era Gianni Alemanno. Ovvero il sottosviluppo politico, gestionale, culturale

Creato il 02 settembre 2014 da Romafaschifo
Quando parliamo male di Ignazio Marino, e lo facciamo, ricordiamoci che l'alternativa era Gianni Alemanno. Ovvero il sottosviluppo politico, gestionale, culturale
Quando parliamo male di Ignazio Marino, e lo facciamo davvero molto molto spesso vista la delusione che questo sindaco sta rappresentando rispetto alle nostre aspettative della vigilia, ricordiamoci che l'alternativa era questo signore qua sopra. 

Un signore che considera "mettere le mani nelle tasche dei romani" l'aver aumentato le strisce blu da 1 euro a 1,5 euro in maniera impeccabile e corretta come ha fatto Marino (come abbiamo spiegato qui) e che invece non considera "mettere le mani nelle tasche dei romani" l'aver aumentato il biglietto dell'Atac da 1 euro a 1,5 come ha fatto proprio lui, Gianni Alemanno in persona. Senza migliorare anzi peggiorando il servizio. Perché secondo quelli come Gianni Alemanno, l'uomo che ha creato abbonamenti assai convenienti per i parcheggi delle macchine e ha aumentato il costo dei biglietti dei bus e della metro spostando un visibilio di utenza dal mezzo pubblico al mezzo privato, per quelli come questo signore dagli occhi sinistramente ravvicinati, dicevamo, chi prende il mezzo pubblico non è un cittadino degno di nota. E' uno sfigato, un minorato, un immigrato, un vecchio, tutt'al più uno studente minorenne che non vota. Secondo gente come lui il romano è colui che usa A MAGHINA. Non c'è alternativa.

Quello che si fa in tutto il mondo (ma anche in tutte le altre città italiane), penalizzare chi usa il mezzo privato, è per lui qualcosa contro cui mobilitarsi. Per gente come Gianni Alemanno - l'unico sindaco di Roma non eletto al secondo turno e anzi battuto in maniera umiliante e l'unico ex sindaco umiliato che si permette ancora di parlare - realizzare isole pedonali francamente stupende (sebbene migliorabili) come quelle che sono nate ai Fori Imperiali e quella - andatela a vedere perché è qualcosa di sensazionale - che sta nascendo al posto di Via del Babuino, sono "demonizzazione dell'auto". Alemanno preferì trasformare Via del Babuino (dopo aver affossato il sacrosanto progetto di parking sotto al Pincio, e guardate qui) in una autorimessa, disegnando addirittura a terra la segnaletica di parcheggio laddove c'erano i segnali di area pedonale. Uno scandalo nazionale. Ma lui lo faceva per non demonizzare la povera MAGHINA. Che fai la vuoi eliminare da Via del Babuino che è un perfetto garage a cielo aperto? Mapperchénno!?

Marino sta governando male la città. Non sta aggredendo i problemi. Forse, anzi sicuramente è mal consigliato. Non ha capito la gravità delle condizioni in cui versa la città. Non ci mette la faccia, sembra nascosto. Ed è una sensazione orrenda. Noi vorremmo vederlo in mezzo alle piazze a cacciar via lui i parcheggiatori, lo vorremmo vedere sulle strade a parlare con i figli di buona donna che si fermano in doppia fila, lo vorremmo vedere sotto la metro a rendersi conto dell'emergenza rom. Vorremmo che avesse scelto assessori all'altezza, tutti, non solo qualcuno. Ma ricordiamoci che al ballottaggio se non avesse vinto lui avrebbe vinto questo individuo, gente che pensa che le pedonalizzazioni sono "demonizzazioni dell'auto". Gente che sta quaranta anni indietro. Facciamo quarantacinque. L'uomo che tolse la ZTL serale dando il via libera a cani, ma soprattutto a porci di andare IN MAGHINA a cena la sera. L'uomo che smantellò le corsie preferenziali togliendo i cordoli e dunque facendo incagliare i bus nel traffico. L'uomo che tolse i limiti alle "macchinette" in centro (nel 2008 erano un pericolo concreto, poi per fortuna sfumato causa crisi economica). L'uomo che firmò una serie di dispositivi che gettarono nel panico più totale il traffico della città, rendendola invivibile. Invivibile anche per coloro che, pensando erroneamente di risparmiare, beneficiavano dei ridicoli abbonamenti delle strisce blu.

Speriamo che domani il TAR del Lazio - ennesimo ricorso dei nemici della città - non faccia scherzhi, dimostrerebbe viceversa che questa città non ha possibilità alcuna di salvarsi.

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