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Recensione a “Roba degli altri mondi” di Arsenio Siani

Creato il 07 giugno 2015 da Soleeluna
La recensione

La recensione

Fabrizio è un giovane laureato in giurisprudenza che però, come tanti ragazzi italiani neolaureati, non riesce a trovare il lavoro che probabilmente vorrebbe e ha pochi soldi da parte. Comincia a cercare un mestiere che gli permetta di racimolare un po’ di denaro e trova un’offerta di lavoro al ristorante di Antonio come lavapiatti. Lì conoscerà l’ironia irruente di Antonio ma anche la seducente Renata e poi Semir.

Il lavoro sembra che riempa la sua solitudine, perché Fabrizio è un ragazzo solo e ciò lo turba molto. La solarità e la voglia di vivere del suo coinquilino gli suscitano un po’ d’invidia, perché anche lui vorrebbe essere spensierato, ma non ci riesce.

L’autore ci racconta l’esistenza sofferente di Fabrizio, un personaggio che sembra trascini la sua vita con fatica, ma che a poco a poco vedrà qualche positivo cambiamento che lo riporterà a credere che tutto può migliorare.
Almeno finché i Maestri non irromperanno nella sua vita, cercando di influenzare il suo destino. Chi sono e cosa vogliono?

Arsenio ci presenta una storia concreta, che ha risvolti quotidiani e che potrebbe vivere ognuno di noi. A tutto ciò associa però l’esistenza di qualcosa di diverso, di estraneo, e cioè dei Maestri. Il romanzo comincia così a essere in bilico tra il reale e l’irreale, e forse qui riscontra qualche difetto, perché non trova bene una propria collocazione e il lettore rimane spiazzato, come del resto il protagonista. La sua vita scorre normalmente, ma ogni tanto gli capita di incontrare qualcuno che solo lui può vedere.

Forse io avrei evitato l’inserimento dei Maestri in questa storia o se lo avessi fatto li avrei enfatizzati di più, perché si avverte che sono poco caratterizzati e non si comprende immediatamente il ruolo che rivestono rispetto alla vita di Fabrizio. Però devo anche dire che sono a conoscenza che l’autore ha scritto un seguito dove ha offerto più risposte sui Maestri, caratterizzandoli maggiormente. Quindi, il loro ruolo potrebbe essere diventato più comprensibile e accattivante!

Un buon inizio per Arsenio, un romanzo scritto bene, con uno stile semplice e in parte introspettivo, che ci narra la vita di un giovane che vuole riprendere la propria vita e non mollare, mescolando qualche elemento fantastico per conferire al tutto un po’ di mistero.

Concludo questa recensione con una importante frase tratta da Roba degli altri mondi:

Nessuno può arrogarsi il diritto di giudicare i sogni altrui, di considerarli vacui e inconsistenti. Più un sogno è difficile da realizzare più risulta bello e affascinante agli occhi di chi ha la forza e il coraggio di vederlo come un’occasione di completamento di se stesso. Come il pezzo mancante del mosaico della nostra vita, il fine ultimo della nostra esistenza

Recensione a cura di Dylan Berro e Laura Bellini


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