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Recensione "Bagradas" di Valerio Massimo e Diana Manfredi

Creato il 02 dicembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Elena Bigoni Un lavoro a quattro mani inusuale. Padre e figlia che sperimentano un nuovo modo di comunicare: Bagradas, Graphic novel pubblicata da Aliberti Editore.  Recensione Titolo: Bragradas 
Autori: Valerio Massimo e Diana Manfredi  Casa Editrice: Aliberti Editore  Genere: Horror Costo: 16,00 euro
Data di pubblicazione: 3/11/2011 
Trama: L’esercito del console romano Attilio Regolo, sbarcato in Africa durante la prima guerra punica, si accampa lungo il fiume Bagradas. Misteriosamente alcuni dei soldati spariscono senza lasciare tracce, nemmeno i corpi vengono ritrovati. Non si trovano indizi, tracce di sangue, impronte: nulla! Questi accadimenti gettano nello sgomento l’intera truppa e sulle bocche dei soldati iniziano a circolare strane storie che parlano di mostri diabolici. Viene chiamato un esperto ichneuta, il cacciatore di tracce, per cercare di scoprire la verità e riportare la tranquillità perduta nell’accampamento. Scoprirà una realtà spaventosa contro cui un intero esercito si trova inerme… il mostro del fiume Bagradas! 
RECENSIONE Quando l’uomo si trova di fronte all’ignoto, la paura prende spesso il sopravvento, ingigantendo l’orrore che si cela nell’ombra. 

Valerio Massimo Manfredi riprende un racconto scritto nel 2004, pubblicato da Aliberti Editore nella raccolta Brivido Nero, e lo adatta ad una Graphic Novel le cui tavole vengono illustrate dalla giovane e talentuosa figlia Diana. Sebbene Valerio Manfredi utilizzi un registro narrativo molto semplice ed essenziale, perdendo così di efficacia espressiva, coinvolge comunque il lettore trascinandolo all’intero della storia, nel mistero che si cela nelle acque limacciose del Bagradas. Accompagna passo per passo il protagonista nella sua ricerca della verità e le sue intuizioni per scoprire cos’è e come uccidere l’essere che sta terrorizzando l’accampamento romano. Attraverso i suoi occhi, ci accostiamo a verità assolute, ma anche così lontane sulla paurosa bellezza della natura e le inafferrabili debolezze dell’essere umano.


La storia è segnata dalle interessanti tavole illustrate della figlia Diana Manfredi, che dimostra uno stile e un gusto estetico decisamente personale. Le sue tavole colgono perfettamente le atmosfere della storia e, utilizzando diverse tecniche stilistiche, propone delle illustrazioni di un certo impatto in cui l’elemento cromatico è decisamente riuscito. Cupe atmosfere raccontate attraverso verdi scuro, neri, marroni, grigi contrastano e sottolineano la vividezza del rosso cremisi, colore non solo del sangue ma anche dei mantelli dei soldati romani. Inusuale è la scelta di prediligere due diverse prospettive: paesaggi molto sfumati o primi piani decisamente tratteggiati, solo alcune tavole mediano i due elementi. Scelta molto interessante ma che alla lunga può risultare noiosa.
La graphic novel scritta da Valerio Massimo Manfredi e Diana Manfredi è un interessante esperimento letterario che però sfortunatamente manca il bersaglio. Uno degli elementi focali di una graphic novel è la capacità degli illustratori/sceneggiatori di bilanciare perfettamente l’elemento grafico a quello narrativo creando un tutt’uno in cui le due forme d’arte si supportano e si fondono a vicenda. In Bagradas questo non riesce del tutto. Sebbene le tavole di Diana Manfredi colpiscano subito il lettore e colgano perfettamente l’atmosfera della storia e la sceneggiatura proponga una storia decisamente intrigante ed affascinante, nell’opera manca quel fil rouge che lega le parole alle immagini: nei momenti di maggior tensione o pathos la narrazione viene lasciata ad una dei due elementi e manca l’alchimia tra di essi.
Durante la lettura il lettore ha la sensazione di trovarsi su due distinti binari che raramente si sovrappongono. Personalmente mi auguro che il connubio creativo tra padre e figlia continui creando un prodotto di diverso stampo. Un romanzo illustrato che mescoli le appassionati storie di Valerio Massimo Manfredi e la verve creativa di Diana risulterebbe non solo un prodotto di sicuro impatto ma decisamente pregevole da ogni punto di vista. 
Recensione GLI AUTORI:
Valerio Massimo Manfredi: si è laureato in lettere classiche all'Università di Bologna ed ha una specializzazione in Topografia del Mondo Antico all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha insegnato nella stessa università, all'Università di Venezia, alla Loyola University Chicago, all'École pratique des hautes études della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano. Attualmente insegna, presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna, sede di Ravenna. Ha pubblicato molti articoli e saggi e ha scritto note opere di narrativa - soprattutto romanzi storici - tradotte in tutto il mondo (circa 10 milioni di copie vendute a livello internazionale). È autore di soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione, collabora come antichista a Il Messaggero e Panorama, come giornalista per Archeo, Focus ed altre riviste del settore. È sposato con Christine Fedderson, traduttrice inglese, e ha due figli. 
Recensione Diana Manfredi: (Piumazzo di castelfranco Emilia, Modena, 1984) si laurea nel 2008 in pittura presso l'Accademia delle Belle Arti di Bologna. Nel 2007 si trasferisce a Berlino dove frequenta l'UDK, seguendo corsi in Comunicazione visiva e Belle Arti. Attualmente vive e lavora tra Roma, Piumazzo e Berlino.

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