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Recensione “La macchina dei corpi” di Warren Ellis

Creato il 23 agosto 2013 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Elena Bigoni

Cari lettori, ma soprattutto amanti del thriller, ecco un libro che non dovete lasciarvi sfuggire. La macchina dei corpi, edito dalla casa editrice Longanesi e uscito il 13 giugno, ha tutte le carte in regola per entrare di prepotenza nella lista dei thriller più interessanti degli ultimi tempi.

Recensione “La macchina dei corpi” di Warren Ellis
Titolo: La macchina dei corpi Autore: Warren Ellis Casa editrice: Longanesi Genere: Thriller Pagine: 296 Costo: € 16,40  Data di pubblicazione: 13 giugno 2013 Trama: Un caso di ordinaria amministrazione per il detective John Tallow del dipartimento di polizia di New York. In un condominio fatiscente di Brooklyn, un uomo è impazzito e ha iniziato a sparare sui vicini. Tallow riesce a bloccarlo, anche se il suo collega ci rimette la vita. Ma la sorpresa più grande arriva durante una perquisizione nel palazzo. Uno degli appartamenti infatti ha una porta blindata dall’aria molto costosa. Com’è possibile, in mezzo a tanto squallore? Il contenuto dell’appartamento è sbalorditivo: centinaia di pistole, perfettamente funzionanti, che a un esame più accurato si rivelano essere legate ad altrettanti omicidi insoluti commessi in città negli ultimi vent’anni. Per il detective Tallow inizia l’indagine più difficile della sua carriera…n caso di ordinaria amministrazione per il detective John
RECENSIONE Warren Ellis potrebbe essere uno sconosciuto alla maggior parte di voi lettori, a meno che la vostra passione dei libri non si sovrapponga anche a quella per i fumetti. Questo scrittore inglese nasce infatti come sceneggiatore e negli ultimi 20 anni ha lavorato per le maggiori case editrici di comics inglesi e americane occupandosi di serie come gli x-man, doom, hellblazer e Batman. Una sua mini-serie a fumetti è diventata nel 2010 un film interpretato da Bruce Willis, Morgan Freeman, Helen Mirren e John Malkovich che molti di voi avranno sentito almeno nominare: RED (se non lo avete visto dovete vederlo! ).
Recensione “La macchina dei corpi” di Warren Ellis
La macchina dei corpi, suo secondo romanzo arrivato in Italia a pochi mesi dall’uscita negli Stati Uniti, impressiona il lettore sin dalle prime pagine e staccarsene è veramente difficile.

La prima cosa che colpisce è di certo lo stile che Ellis adatta nella scrittura: forte, realistico e potente, ironico a sprazzi, divertente e sarcastico. Niente nelle scene che racconta viene edulcorato ma soprattutto ha la capacità di venire incontro alla sensibilità del lettore cresciuto con gli action movie di questi anni. La sua scrittura è brillante e, se volessi rimanere in ambito cinematografico, molto Pulp.

Il protagonista John Tallow non è il classico detective geniale sebbene ne ricalchi alcune caratteristiche infatti è una persona asociale, disincantato dalla vita e cinico. Non ha amici, non è amato dai colleghi e non si aspetta nulla dalla vita. Personalmente ho trovato il suo "cinismo" la semplice maschera di chi ormai ha smesso di vivere o non ha mai vissuto, di chi decide di tenere la vita a distanza, senza fraseggi, paranoie o filosofeggiamenti vari. È un mediocre che fa il minimo necessario nel suo ruolo di tutore della legge eppure, suo malgrado, comincerà a cambiare quando gli verrà appioppato un caso dal quale è impossibile uscire vincitori. Lui è perfettamente consapevole che sarà il caso che lo obbligherà alle dimissioni, perché il vaso di Pandora che ha aperto scaricherà una valanga di ehmm ...problemi (mi sono aucensurata, ma potete sostituire Problemi con quella parola che inizia a con la Emme e finisce con la A ;) ) sull'intero dipartimento di polizia e non solo.
Recensione “La macchina dei corpi” di Warren Ellis
Quando a seguito di una chiamata John Tallow scopre casualmente un appartamento letteralmente tappezzato di pistole (ognuna delle quali collegata probabilmente a un omicidio irrisolto) capisce sin da subito di essere nei guai e di doversi comportare per la prima volta dopo molto tempo, da poliziotto. Il dipartimento è formalmente in carenza di organico, leggasi, il caso è talmente scottante che nessuno vuole occuparsene. Le sedie dei suoi superiori scottano a causa delle implicazioni del caso stesso e John Tallow rappresenterà il perfetto capro espiatorio su cui avventarsi in caso di fallimento.

Forze molto in alto coinvolte negli omicidi tenteranno di mettere i bastoni fra le ruote al detective, perfettamente consapevole di essere solo alla ricerca di risposte. Il caso si dimostra sin da subito insolito, intrigante, talmente particolare al punto di far scattare una molla in John Tallow che sentirà la necessità di chiudere il caso prima per se stesso che per il dovere in quanto poliziotto.

Non meno importante in questa catarsi sarà la presenza di alcuni personaggi secondari: assolutamente spettacolari i due agenti della scientifica, loro malgrado coinvolti e affascinati dal caso, che riusciranno a far vivere nuovamente Tallow che si rivelerà un segugio brillante e ricco di intuizioni. Personaggi che riusciranno nell'arduo compito di essere il contraltare divertente ma credibile della storia, gli artefici dei momenti distensivi della narrazione. Ed è su questo elemento che si gioca la bravura di Ellis, bravissimo nel creare un intreccio affascinante e adrenalinico, dove i colpi di scena e l'azione si mescolano a momenti divertenti assolutamente brillanti.

Recensione “La macchina dei corpi” di Warren Ellis
In tutto questo uno sfondo che la fa da padrone: New York e in particolar modo l'isola di Manhattan. Una città che tutti conosciamo, anche solo per sentito dire. Luogo indimenticabile di infiniti film, serie TV e libri. Qui si esprime in tutta la sua tridimensionalità. Una Manhattan in cui si sovrappongono tre città, non solo quella reale dei vicoli, di Central Park, dei grattacieli ma anche altre due che incarnano il suo futuro e il suo passato, rappresentando così la sua anima più nascosta ma non meno reale.

Un libro decisamente consigliato e che leggerete tutto d'un fiato come è capitato a me.


Recensione “La macchina dei corpi” di Warren Ellis
L'AUTORE

Warren Ellis è uno scrittore, un giornalista e un autore di fumetti britannico. Ellis è famoso per il suo cinismo e per la sua carica eversiva e polemica. Prima di intraprendere la carriera di scrittore, Ellis ha svolto «molti dei lavori peggiori che si possano immaginare. Responsabile di una libreria. Responsabile di un pub. Responsabile di diverse bancarotte. Ho lavorato in un negozio di dischi. Ho trasportato sacchi di letame.» Nel 1994, il suo primo lavoro per la MARVEL Comics: da allora ha letteralmente rivoluzionato il mondo delle storie a fumetti, influenzando naturalmente anche il linguaggio e gli stili dei grandi film di successo tratti dagli eroi Marvel. Sito


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