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Recensione “La macchina della morte” AA. VV.

Creato il 26 gennaio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Recensione "La macchina della morte" AA. VV.

Pubblicato da Elena Bigoni 

"Notizie da un mondo in cui le persone sanno che devono morire" 
Cari lettori,
Il 26 gennaio è uscita per la casa editrice Guanda questa raccolta di racconti veramente originale e diversa. Nata e curata da Ryan North, Metthew Bennardo e David Malki!, il libro “la macchina della morte” rappresenta una vera chicca nel suo genere che non dovrebbe mancare nella vostra libreria. 

Recensione “La macchina della morte” AA. VV.
Titolo: La macchina della morte 
Autori: AA.VV. 
Curatori: Ryan North, Metthew Bennardo e David Malki! 
Casa editrice: Guanda 
Genere: raccolta fantasy 
Pagine: 549 pagine 
Prezzo: 19,00 euro 
Data di pubblicazione: 26 gennaio 2012 
Trama
La macchina è stata inventata quasi per caso qualche anno fa. Con un semplice esame del sangue sa predire il modo in cui lasceremo questo mondo. Nessuna data. Nessun dettaglio. Solo un foglietto di carta con poche parole, insieme precise e insopportabilmente vaghe. Un oracolo infallibile, criptico e beffardo. Spaziando dall’umorismo alla fantascienza, dall’horror all’avventura, trentaquattro racconti di autori diversi immaginano mondi in cui il fatale responso della Macchina della Morte diviene il fondamento di una nuova gerarchia sociale o una semplice voce del curriculum, un mostro pervasivo contro cui lottare o una moda passeggera, il dato che può bruciare la carriera di un politico o il centro di nuovi giochi di società. Trentaquattro voci diverse per indagare come cambierebbero i rapporti umani e il lavoro, gli ospedali e le scuole, la giustizia e il crimine. Saremmo più liberi o vivremmo incatenati a quella sentenza ineluttabile, condizionati in ogni scelta da un destino che può materializzarsi in qualsiasi momento? Saremmo morbosamente attratti da ciò che ci ucciderà o cercheremmo di fingere con noi stessi di non sapere nulla? Sfideremmo la macchina cercando di smentire il suo verdetto o cambieremmo la nostra vita nel tentativo di allontanare il più possibile un finale già scritto? Un gioco, certo. Ma anche un modo per riflettere sulla nostra ossessione di voler sapere tutto, di svelare anche l’ultimo mistero, che ci porta soltanto a spingere un po’ più in là i confini dell’incertezza. 
ESTRATTO   “La macchina fu inventata qualche anno fa: un congegno in grado, da un semplice campione di sangue, di predire come si morirà. Non forniva la data, né altri dettagli. Si limitava a sputare un foglio con stampate in maiuscoletto, a lettere nitide, le parole ANNEGATO oppure CANCRO VECCHIAIA o SOFFOCATO DA UNA MANCIATA DI POC-CORN. Svelava alle persone come sarebbero morte. Il problema era che nessuno sapeva come funzionasse. E non sarebbe stato un problema se la macchina avesse funzionato bene come avremmo sperato, e invece era di un’imprecisione frustrante: sfornava predizioni oscure e sembrava divertirsi con le ambiguità linguistiche. Si era subito scoperto che VECCHIAIA poteva significare morire per cause naturali, ma anche essere uccisi a colpi di arma da fuoco da un uomo costretto a letto, mentre si tentava goffamente di introdursi in casa sua. La macchina aveva fatto proprio il senso dell’ironia degli antichi riguardo alla morte: si può anche sapere come accadrà, ma la sorpresa resterà comunque. La consapevolezza di poter sapere come saremmo morti cambiò il mondo: al tempo stesso meno timorosa e più spaventata….” 
RECENSIONE
Recensione “La macchina della morte” AA. VV.


Quando Ryan North, creatore del fumetto “Dinosaur Comics”, ha parlato della “macchina della morte” attraverso le parole del suo Dinosauro Verde brillante forse non si aspettava l’impatto che una macchina come quella da lui descritta nella striscia a fumetti avrebbe avuto tra il lettoriBen presto, commenti e ipotesi su come essa avrebbe potuto cambiare la percezione dell’uomo di sé e della propria vita, nonchè sull’impatto che avrebbe avuto sulla società, sono fioccati da ogni dove. Assieme ai suoi due amici Metthew Bennardo e David Malki!, Ryan North ha deciso di postare sul sito un invito rivolto a tutti: sviluppare come meglio credevano l’idea di base della macchina della morte. In breve tempo sono stati sommersi da 650 racconti e i 34 presenti in questa raccolta sono i più rappresentativi delle varie idee e approcci al tema. 
Finalmente anche i lettori italiani potranno godersi questa intrigante raccolta: il tema della vita e della morte ha sempre affascinato l’umanità e l’idea che si possa scoprire il modo in cui si morirà porta con sé tante ipotesi, idee e riflessioni. L’elemento più affascinante di questa raccolta è la molteplicità delle visioni che ne sono sgorgate. Ogni storia riesce a carpire diverse sfaccettature dell’animo umano. Attraverso racconti malinconici, avventurosi o umoristici, il lettore scopre non solo delle storie coinvolgenti ma anche un modo diverso di vedere la propria vita e il mondo che ci circonda. 
Recensione “La macchina della morte” AA. VV.
E’ evidente da parte dei curatori la ricerca di storie il più variegate possibile, che incontrino i gusti del lettore ma, al contempo, nelle quali sia facile riconoscersi. Ogni racconto è un microcosmo di emozioni; il lettore si sente trascinato dai protagonisti nella loro visione del mondo, con le implicazioni e i cambiamenti che la macchina porta con sé: dall’adolescente che vive la predizione della macchina come un modo per trovare uno status nella propria scuola, all’operatore che osservando quella macchina impazzisce, a chi trova, grazie alla macchina, la propria strada nella vita e, infine, a chi non riesce a vivere il peso della propria morte. 
Tante storie, ognuna diversa, tutte con un proprio stile: prime persone, terze persone, presente, passato, storie di ogni giorno o mondi distopici in cui le macchine sono ormai una realtà consolidata che si trova persino nei centri commerciali o girato l’angolo di una strada. Descrivere le singole storie e fare una classifica delle più belle o riuscite è inutile perché ognuna di esse parla al lettore in maniera diversa e su diversi livelli: non sono solo racconti, sembrano vere e proprie visioni del mondo e della vita, uno scorcio che i vari autori hanno lasciato di sé stessi e della loro percezione del mondo. Storie intense ed affascinanti, scritte e curate in ogni minimo dettaglio; non ci sono veri cali di tono ma solo storie che raggiungo o meno il nostro cuore e la nostra vita. 
La macchina della morte è una raccolta che merita il posto d’onore sul nostro comodino. Il lettore si può gustare singole storie, come fossero le favole della buona notte, oppure divorane diverse, come un sacchetto di poc-corn davanti alla tv. Non tutte lasceranno il segno, ma ognuna di esse ha di certo qualcosa da raccontare. 


AUTORI
Recensione “La macchina della morte” AA. VV.
Ryan North: Nato in Canada nel 1980, Ryan North è un compositore, programmatore, scrittore e creatore del fumetto “Dinosaur Comics”, “Whispered Apologies” e “Happy Dog the Happy Dog“. Tra le sue tante attività ha lavorato anche come designer di magliette. 
Recensione “La macchina della morte” AA. VV.
Matthew Bennardo: Laureato in Inglese e Business Management alla Case Western Reserve University, si è dedicato alla scrittura di racconti come “Asimov’s Science Fiction”, “Strange Horizons”, “Daily Scrince Fiction” e “Shimmer”. 
Recensione “La macchina della morte” AA. VV.
David Malki! ha fatto un po’ di tutto nella vita: ha lavorato come montatore di trailer, ha scritto come freelance in riviste specializzate sul cinema e sulla tv ed ha anche svolto il mestiere di corniciaio. Dal 2009 si è però interessato ai fumetti su Internet lavorando a due progetti: Wondermark e TopatoCo. Vive a New York con la moglie Nikki e ama i gatti.


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