Regali di Big Pharma ai medici: in Germania non sono corruzione
I regali di Big Pharma ai medici non costituiscono un atto di corruzione. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Giustizia federale tedesca (Bgh) di Karlsruhe che ha affermato come sia legittimo per i medici del Servizio Nazionale ricevere regali da case farmaceutiche senza rischiare accuse di corruzione.
In particolare la sentenza riguarda il caso di un medico che aveva ricevuto 10.000 euro da parte di un'azienda per svolgere un ciclo di seminari (mai tenuti) in cambio di prescrizioni di un determinato farmaco. I medici, stando alle motivazione della sentenza, devono essere considerati liberi professionisti e lavoratori freelance e non pubblici ufficiali. Pertanto casi di questo tipo non possono ricadere sotto la legge, ma devono essere valutati invece dal codice di condotta della Associazione medica tedesca.
Secondo la Gkv, la principale compagnia di assicurazione sanitaria tedesca, l'effetto di questa sentenza ricadrà sul paziente che “non saprà più se una prescrizione è stata fatta perché necessaria o sulla spinta di una strategia di marketing” e comprometterà dunque la fiducia nei confronti dell'indipendenza dei medici rispetto a influenze commerciali.
Di altra opinione è invece l'Associazione dei medici che condivide una sentenza che “preserva l'indipendenza dei medici”, ricordando che “le regole esistenti sono più che sufficienti a scoraggiare questa pratica”.