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Regimi e censure

Creato il 02 marzo 2011 da Dagored

Qualcuno doveva aver diffamato Josef K., perché, senza che avesse fatto nulla di male, una mattina venne arrestato.
Non si finisce di fantasticare su caste autoreferenziali e di intoccabili individui al di sopra di ogni giudizio morale e civile, che la realtà si affretta a dimostrarti che non stavi fantasticando per niente.
Non che mancassero ben tangibili segni premonitori. Aveva cominciato il dottor Piercamillo Davigo, l'indimenticato "dottor sottile" della procura di Milano durante il periodo conosciuto come di "Mani Pulite", che ritenendosi diffamato da un articolo apparso sul sito Il Legnostorto aveva ben pensato di avanzare una richiesta di risarcimento di 100.000 euro, che naturalmente nessuno gli pagherebbe mai, ma che costringerebbe alla chiusura il sito incriminato.
La vendetta dei magistrati verso l'orribile giornale on line non era però ancora perfetta e a renderla tale ha provveduto lo stesso capintesta di tutti i magistrati dello Stato, quel dottor Luca Palamara , divenuto famoso dopo l'incontro televisivo con il compianto presidente emerito Francesco Cossiga, che mostrò di aver compreso immediatamente di quale pasta è fatto l'alto magistrato.
Regimi e censure
Dall'alto della sua carica il prode Palamara non poteva però semplicemente emulare il suo collega milanese, così ha esagerato, chiedendo alla polizia postale di Perugia di acquisire i dati per accedere al forum del sito e il numero di IP di quanti hanno scritto commenti, da lui ritenuti offensivi, verso la sua persona.
Inutile rilevare di come l'azione del presidente dell'ANM sia in contrasto con le linee finora seguite dalla magistratura verso i commenti scritti dagli utenti dei siti internet, ma è abbastanza sorprendente notare che avvenga nella totale indifferenza dei guru delle democrazia internettiana, che già poco si scossero per l'iniziativa del Davigo.
Sarà che forse è meglio non importunare troppo i dottori magistrati, ma credo proprio che nessun popolo colorato, nessun network sociale, nessuna raccolta firme di, più o meno, intellettuali, protesterà per l'attacco alla democrazia, alla libertà della rete e alla Costituzione.
Chissà poi cosa potrebbe succedere se il dottor Palamara non si accontentasse di controllare i commenti de Il Legnostorto e ordinasse alla polizia postale di scandagliare l'intera rete di lingua italiana, alla ricerca di blogger da querelare.
Pare che io stesso lo abbia menzionato in cinque post. Non so se cominciare a preoccuparmi.
Spero solo di non finire come il signor K.

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