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Una bella risata favorisce la comunicazione e l’interazione. Ridere alla stessa battuta crea un legame o ne sottolinea l’esistenza. Secondo un ricercatore dell’università del Maryland il riso è più di una risposta a qualcosa di umoristico, è un collante che usiamo per creare una relazione con un’altra persona. Ridere insieme è un lubrificante sociale, coinvolge le persone, allenta le tensioni, riduce l’aggressività e la competizione. Inoltre, può uniformare l’umore e i comportamenti di un gruppo promovendo un’azione comune.

Se la risata può essere contagiosa, non possiamo non citare l’epidemia di riso che esplose nel 1962 nell’allora Tanzania in una scuola femminile e che si diffuse in tutto il paese per alcuni mesi. Dopo un’attenta osservazione si appurò che le risate erano uno dei sintomi di un disturbo più complesso conosciuto col nome di isteria di massa, che era il risultato delle crescenti pressioni politiche e sociali esercitate a quei tempi sugli abitanti di quella regione.

Il riso ha anche degli effetti benefici sulla nostra salute, come è stato dimostrato da diversi studi internazionali. Per esempio, 20 minuti di un video umoristico sono in grado di ridurre la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo misurati prima e dopo la visione. Scene tratte dal film Salvate il soldato Ryan non avevano gli stessi effetti, ma questo non ci stupisce affatto. Altri studi hanno rilevato che il riso rinforza il sistema immunitario e migliora la qualità del latte materno.

Ma esiste anche un lato oscuro del riso. Attraverso di esso, infatti, si può influenzare il comportamento degli altri. Secondo uno psicologo della università di Atlanta, possiamo utilizzarlo per manipolare chi ci circonda, far sentire escluso qualcuno con una battuta comprensibile solo ad alcuni, mostrare chi comanda. Infine, una risata maligna può essere un’efficace arma intimidatoria. A me tutto questo fa venire in mente qualcuno, ma non so chi.