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Ripristinata la mediazione civile obbligatoria

Creato il 18 novembre 2013 da Molipier @pier78

Ripristinata la mediazione civile obbligatoria

Col decreto “del fare” dallo scorso 20 settembre 2013 è entrata in vigore in Italia la Legge n° 98/13 la quale ha ripristinato la mediazione civile obbligatoria intesa come condizione di procedibilità della domanda giudiziale in alcune materie espressamente elencate.

In altri termini ha stabilito che chiunque voglia iniziare una causa avente ad oggetto una lite condominiale, un contratto di locazione, una questione di successioni e divisioni ereditarie, un risarcimento da responsabilità professionale del medico o diffamazione a mezzo stampa, o, ancora, una controversia nata a seguito di contratti bancari, finanziari e assicurativi, dovrà necessariamente tentare prima una mediazione. Solo se tale tentativo di mediazione non andrà a buon fine, si potrà ricorrere in giudizio in tribunale.

Obiettivo principale della legge è quello di smaltire il contenzioso civile che in Italia ha raggiunto numeri ingestibili, costi elevatissimi ma soprattutto tempi intollerabili perchè si possa ancora parlare di riconoscimento di diritti nonché di giustizia.

Con lo strumento della mediazione si offre al cittadino la possibilità di risolvere il rapporto controverso in tempi brevi ed a costo certo.

Ed infatti, con una semplice domanda ad un organismo di mediazione, le parti vengono convocate dal mediatore per confrontarsi personalmente dinanzi ad un tavolo, assistiti dai propri legali, con l’obiettivo di dirimere i contrasti e trovare un accordo che soddisfi tutti.

La legge prescrive per la mediazione una durata massima di tre mesi (e qui è notevole il risparmio di tempo), e costi predeterminati, ossia la parte saprà in anticipo quanto spenderà per quella determinata procedura poiché  il costo della mediazione varia a seconda del valore della controversia in oggetto (ad esempio, una controversia del valore di 5.000 euro ha un costo di circa 200 euro).

Giova chiarire che la mediazione ha una probabilità di riuscita  proporzionata al buonsenso ed alla buonafede delle parti.

Ecco perché, come sempre, è necessario un cambiamento culturale affinchè possa decollare tale strumento alternativo per la risoluzione le migliaia di controversie senza trasformarle necessariamente in cause giudiziali.

Come spesso accade in Italia, le persone comuni hanno sentito parlare della mediazione ma non ne conoscono i contenuti.

E’ necessaria una campagna divulgativa ed informativa che spieghi ai cittadini perché, in alcuni casi, sia preferibile ricorrere alla mediazione, e che li indirizzi alla risoluzione di liti e contrasti salvando, al contempo, molti rapporti attraverso un chiarimento (si pensi ai rapporti tra condomini, tra paziente e medico, tra banca e cliente) ed addirittura ponendo le basi per la nascita di nuovi equilibri collaborativi e amichevoli tra le parti non più contendenti.

Ripristinata la mediazione civile obbligatoria

Profilo di Daniela Brizzi

Nata a Napoli nel 1972. Laureata in giurisprudenza, avvocato, esercita la professione da dieci anni. Coltiva da sempre una grande passione per la lettura, la scrittura e la tutela della famiglia e delle donne.

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