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Rodotà come un bombardamento nucleare

Creato il 18 aprile 2013 da Simodisordina @simodisordina

stefano-rodotà-beppe-grillo-2Ho sempre pensato che il concetto di “casta” fosse una categoria troppo semplicistica nel descrivere il sistema di potere politico, economico e culturale che gestiva e gestisce il nostro paese, ma oggi ho capito che forse avevo sbagliato. O anche no, forse è proprio il forte momento di pressione che il sistema avverte da parte dei cittadini che ha reso concreta questa semplificazione. Semplificare i meccanismi decisionali e di comunicazione pubblica per sopravvivere; è questa la reazione, storicamente prevedibile, del nostro sistema in crisi. E’ questa reazione a rendere definitivamente manifesta in ogni suo aspetto la casta. La democrazia ha sempre annacquato queste semplificazioni attraverso strategie (sopratutto comunicative) più complesse che oggi sono sembrate superflue alla dirigenza dei due principali partiti in emergenza. Oggi il sistema, con la candidatura di Marini, si è autodichiarato come  una casta impermeabile a ogni tipo di contaminazione, anche la più sensata: Rodotà. Quest’ultimo proposto, ed è giusto ricordarlo, prima dalla base e dal buon senso di tanti nel PD, tramite la raccolta firme pubblicizzata anche da Repubblica e poi, solo dopo le “Quirinarie”, anche da Grillo. Scommetto che Repubblica, scioccata da questa stramba e semplicistica strategia di comunicazione del PD/PDL in crisi, cercherà ben presto di consegnare all’oblio la bella iniziativa che aveva sostenuto per Rodotà Presidente e abbozzerà su Marini. Questo perchè, una volta su mille, capita che le firme si raccolgano per delle cause che sembrano perse in partenza e che poi piano piano si corre il rischio di vincere. Questa è un’ eventualità che la casta e Repubblica forse non avevano considerato. I Grillini semplicemente seguendo la linea di appoggio a Rodotà supportata da Repubblica giusto per fare scena con la base del PD, hanno tirato fuori dal cilindro, non so quanto consapevolmente, una volpe e non un coniglio. Complimenti comunque, strateghi per un giorno.
Resta da dire, a parziale giustificazione dei poveri Bersani, Berlusconi e amici, che un nome di candidato Presidente proposto dalla società civile è una forma di bombardamento nucleare che la casta non si aspettava; sono così corsi a ripararsi nella più uscura delle loro caverne ed è lì che una fiaccola tremolante ha illuminato il faccione di Franco Marini. Il problema è che sbucati fuori c’era ancora tutto il paese ad aspettarli.


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