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"Roma fa Schifo è come Carminati e Mafia Capitale". E se lo dice un raffinato intellettuale come Zerocalcare c'è da crederci eh...

Creato il 23 febbraio 2015 da Romafaschifo

Imbrattata l'Università. Coperto un cartellone regolare comprato da un teatro. Nel medioevo dei "movimenti" la violenza oscura la cultura


Stuprata la nuovissima stazione Conca D'Oro della Metro B1. Chi si serve del mezzo pubblico deve essere umiliato, i figli di papà dei centri sociali tanto vanno col suv


E' vero che Roma schifa Salvini. Ma il problema è che schifa voi ancor di più


Tutta l'area archeologica centrale (qui siamo di fronte al Teatro di Marcello) piena di adesivi illegali inneggianti alla violenza. Totti che dà un calcio in faccia a Salvini: questa è la complessità intellettuale di questo manifesto. Davvero eh...


Ma non è che questo signore vi sta dando troppa importanza? Addirittura siete, voi di Roma fa Schifo, tra i tre pilastri che rappresentano il fallimento di questa città: Mafia Capitale, i palazzinari e "i Roma fa Schifo". Pensate che ruolo! Che responsabilità. In pochi anni di vita un piccolo blog senza un solo euro è riuscito a diventare 'importante' come criminali milionari e imprenditori senza scrupoli. Figo, no?

Sembra surreale ma è quello che è uscito dalla bocca di un fumettista, peraltro uno dei più talentuosi fumettisti italiani, chiamato Zerocalcare. Un signore di 31 anni suonati che parla, ascoltatelo con attenzione, in questo modo. Cosa vi ricorda questa calata, questo approccio, cosa vi suggeriscono queste semplificazioni, questo frasario, questa superficialità, questo rassicurante senso di vuoto intellettuale? A noi ricorda il modo di fare dei liceali romani. Zerocalcare parla come un individuo che ha la metà dei suoi anni. Parla come un sedicenne. "Aho nun ze potemo accollà a Lega, era l'unica cosa per cui pijavo per culo l'amichetti miei der norde". Non sembra scherzare quando si esprime in questo modo. Questo è sufficiente, per la sua complessità intellettuale, a giustificare una mobilitazione.

Non è colpa sua, intendiamoci. Quasi tutti gli artisti quando si avventurano in un territorio non loro fanno le medesime figure ridicole.

Nato fuori Roma, cresciuto all'estero, scuole private altolocatissime (a dar credito a Wikipedia), un'eccellente carriera di disegnatore per poi finire a recitare la parte, a 31 anni, del liceale ribelle coi soldi di papà (non lui, che guadagna bene grazie al suo talento, ma ciò che rappresenta). Anzi di babbo, visto che l'antagonista romano delle occupazioni in realtà sarebbe nativo di Arezzo. Non possiamo che essere entusiasti di finire tra "eeeerobbbbe che negli anni se semo portati appresso" (lui parla così). 

Ora - ed è in questo contesto che Zerocalcare è stato intervistato nel video che pubblichiamo - Zerocalcare e i suoi "amichetti" (lui parla così), sono impegnati a contrastare una manifestazione legittimamente autorizzata per il 28 febbraio. Manifestazione contraria al Governo di Matteo Salvini, del suo partito e di altre realtà come, a quanto pare, Casa Pound che - non sappiamo in virtù di quale aborto politico-strategico - è a Roma alleata con Salvini stesso. Zerocalcare e quelle pochissime migliaia di persone che ancora a Roma ragionano come lui vogliono apparecchiare una manifestazione a contrasto, partenza da Piazza Vittorio: la manifestazione non è ancora autorizzata ma viene pubblicizzata in maniera incivile dai promotori. Imbrattando a vario titolo tutta la città.


Secondo il nostro parere Lega, Salvini e Casa Pound rappresentano il peggio del peggio. E' la nostra legittima opinione. Quello che non capiamo è per quale atroce maledizione dobbiamo abitare in una città in cui ad una feccia si contrappone un'altra feccia uguale e identica. Fasci neri contro fasci rossi, per metterla sulle cromie che usano per scrivere illegalmente su muri, scuole, monumenti. A rimetterci è solo la città. Il fascismo di impedire una manifestazione di chi non la pensa come te o di chi ti sta antipatico ("Roma non ti vuole", è il payoff, scritto evidentemente alla scuola materna), il fascismo di imbrattare la città, dovunque, di affissioni non solo abusive, umilianti, ma spesso anche violente. Questa è l'alternativa a Salvini? Beh, è assolutamente ovvio che questa gentaccia così facendo sia utile soltanto a far crescere il preoccupante e crescente consenso attorno alla figura di Salvini che gongola (retuittandoli) ad ogni sfregio illegale dei suoi 'nemici'. Gli stanno facendo un enorme regalo al solo scopo di dar libero sfogo alla loro stupidità e pochezza. 
Già molte persone pensano che Salvini sia meglio dello schifo che oggi siamo costretti a vivere a Roma, se questi personaggi alimentano e confermano un'idea simile, Salvini ne esce trionfatore. 

Quattro cazzari da centro sociale si tolgono lo sfizio di far casino, di imbrattare mezza città, di manifestare laddove non è consentito, di creare disagi, di palesare la loro coattaggine, ma il risultato finale è che Salvini non fa che aumentare la sua presa sulla nostra città. E questo è intollerabile. E inspiegabile. Anzi è spiegabile nella misura in cui queste due forze sono alla fin fine d'accordo tra loro. Se esiste Casa Pound (che occupa case, scrive sui muri e prevarica il prossimo facendo passare la logica dell'amichetti miei sopra ogni altra logica) esistono anche i centri sociali (che occupano case, scrivono sui muri e prevaricano il prossimo facendo passare la logica dell'amichetti miei sopra ogni altra logica). Sono due facce della stessa medaglia, una medaglia che può avere cittadinanza solo a Roma.Parlano allo stesso modo, comunicano allo stesso modo, pensano allo stesso modo, vivono chi chiede rispetto almeno degli spazi pubblici allo stesso modo. Attacchiamo entrambi con frequenza e riceviamo risposte identiche. Identiche! Stesso stile, stessa aggressività, stesse minacce, stessa terminologia. Fateci caso anche voi.


Subissato di richieste di spiegazioni dai suoi stessi fan (che seguono anche noi), Zerocalcare è costretto a spiegarsi e, in ossequio al livello intellettuale di cui sopra, imbastisce e farfuglia quattro banalità da liceo (se non da scuola media) davvero incomprensibili. Secondo Zerocalcare noi esprimiamo un "livore psichiatrico verso i poveracci". Qualcuno che conosce questo povero personaggio, questo bizzarro individuo, questo avanzo delle alte scuole private della città, gli chieda di produrre un solo link, un solo articolo, un solo tweet in cui esprimiamo livore verso chi vive in strada. Qualcuno poi gli spieghi che il senso civico è solidarietà. E' automatico. Non ci può essere senso civico senza solidarietà. Se il rispetto per il prossimo fa schifo a questi signori, non possono però mistificare e giocare con le parole: non ci casca nessuno. La cultura della delazione, poi, cosa è? Certo, passare il proprio tempo a segnalare alle autorità cosa non va in città non è il massimo della vita, intendiamoci. Ma è sempre meglio di chiudere gli occhi, di voltare lo sguardo dall'altra parte e di campare nell'omertà mafiosa che tanto piace a lorsignori.

Noi siamo gli unici che lo scrivono e dunque noi siamo gente da accomunare alla mafia. Mafiosi solo perché siamo gli unici in città a proporre una narrazione alternativa che decritta la follia aggressiva, violenta, prevaricatrice e in definitiva fascista - profondamente fascista - dei movimenti, dei centrisociali, delle occupazioni, dell'acqua pubblica, di parte di Sel, di parte di Rifondazione e di tutta questa che non esitiamo a chiamare feccia perché da feccia si comporta. Roma fa Schifo come Mafia Capitale e come i palazzinari. Fa ridere, detto da un trentenne che parla come un adolescente, però fa anche tristezza. Nacifra tristezza, per parlare con lo slang dei nuovi trentenni 'romani' fermi ai tempi del liceo. Più che arrabbiarci con loro, dobbiamo continuare a deriderli e a raccontare cosa sono a chi ancora non l'ha capito: dei fascistelli in perenne gita scolastica. 

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