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Rugby, l’Italia sfiora l’impresa a Parigi

Creato il 06 febbraio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Una grande Italia tiene sotto pressione i francesi all’esordio del Sei Nazioni, giocando un grande rugby e dando ottimi segnali.

#Rugby Lo Stade de France restituito allo sport: Francia-Italia e il Sei Nazioni stanno per cominciare @Gazzetta_it pic.twitter.com/tl7AofFdMj

— Andrea Buongiovanni (@abuongi) 6 Febbraio 2016

È iniziato oggi il Sei Nazioni 2016, il più celebre e antico torneo internazionale di rugby. Esordio col botto per l’Italia, che sfida fuori casa la Francia.

In uno Stade de France gremito di bandiere francesi, e riaperto per la prima volta dopo i tragici attentati del 13 novembre, scende in campo il rugby. Il grande rugby. L’Italia, reduce da un Mondiale al di sotto delle aspettative, si trova di fronte a una Francia giovane e piena di novità, con tanta voglia di ripartire dopo il brutto mondiale concluso con il disastroso black-out ai quarti con gli All Blacks. Ma l’Italia dimostrerà di non essere da meno.

Primo tempo

Partono subito forte gli azzurri di Jacques Brunel. Primi 5 minuti di grande solidità, in cui la Francia si limita a contenere entro i propri 22 senza riuscire a trovare spiragli. Dal lato italiano ci prova prima Campagnaro con un’ottima azione in cui guadagna diversi metri ma non riesce a finalizzare, mentre, dopo qualche minuto, Carlo Canna conclude in drop dopo un bell’assist di Gori. Ottimo inizio testimoniato dai primi punti: 3-0 per l’Italia.

Vedendo smuoversi il tabellone del punteggio, il gigante addormentato francese si sveglia e comincia a macinare qualità. È immediata la reazione con cui i transalpini si portano in attacco. L’Italia contiene, ma la forza dei Blues – oggi eccezionalmente con divisa bianca, rossa e blu – si fa sentire al 14′, quando Wakatua finalizza in meta una grande azione. Sebastien Dezy non trasforma e il punteggio si fissa sul 5-3 per la Francia. L’alto tasso di agonismo messo in campo porta a due precoci sostituzioni a causa di infortunio: escono Zanni per Van Schalkwyk nell’Italia, e Picamoles per Camara nella Francia. Dopo essersi riassestata, l’Italia ritrova il piglio dei primi minuti e si riporta in avanti. Garzija, autore di una grande prestazione, trova uno spiraglio al 23′ ma viene fermato dalla difesa francese. Un minuto più tardi, l’Italia sfiora la meta non riuscendo a finalizzare un ottimo calcetto in avanti di Gori. Finalmente al 25′ arriva la meta che era nell’aria e che ammutolisce lo Stade de France: rimessa laterale a ridosso della linea, gli azzurri abbassano subito la palla ed eseguono una cassaforte da manuale. Il capitano Parisse appoggia, l’Italia esulta. Risultato fissato sull’8-5 per gli azzurri.

Le redini del gioco tornano a questo punto ai francesi, che si riaffacciano oltre la meta campo e fanno sentire la loro superiore qualità, caratterizzata da manovre più fluide e rapide rispetto a quelle italiane, che appaiono più compassate e disorganiche. Al ’32 arriva la meta dei transalpini, bravi a finalizzare con Chouly un’azione dopo una disattenzione della difesa italiana. 10-8 per i padroni di casa. C’è ancora spazio per una punizione dove Canna manca di poco i pali, e una splendida azione allo scadere in cui Campagnaro manca la finalizzazione in meta per 2 soli cm. Si va negli spogliatoi con la consapevolezza che ce la stiamo giocando alla pari, fuori casa, con la Francia.

Secondo tempo

I timori di un calo, dato l’alto ritmo tenuto dagli azzurri nel primo tempo, sono subito fugati da una bella azione in cui, dopo aver intercettato una palla al 1′, si arriva a una punizione abilmente trasformata da Canna. L’Italia si riporta così in vantaggio sull’11-10. E subito dopo, laddove tutti si aspettano la reazione francese, arriva una fantastica meta italiana al 25′, quando Canna ruba una palla che rimbalza pericolosamente pochi metri prima della linea di meta e appoggia. La sua successiva trasformazione porta il risultato a un incredibile 18-10 per l’Italia. Il secondo tempo è meno fluido del primo, ci sono errori da entrambe le parti, ma la Francia, colpita nell’orgoglio e sotto un’inaspettata pressione, riesce a mettere l’acceleratore cambiando l’uomo preposto ai calci: al posto dell’esordiente Dezy, autore di alcuni errori a inizio gara, si assume l’incarico Plisson. Al 59′ arriva la meta conseguente alla reazione francese, con successiva trasformazione di Plisson. Italia ancora avanti, ma solo più di un punto: 18-17. Al 68′ è ancora Plisson a realizzare una difficile punizione, riportando avanti la Francia sul 20-18. Nei rimanenti 10 minuti, l’Italia guadagna una nuova punizione: questa volta è Kelly Haimona a battere, e trasformare. 21-20, Italia ancora avanti, Italia ancora autorizzata a sognare. Ma due minuti più tardi l’ottimo Blisson centra nuovamente i pali e fa tirare un sospiro di sollievo al neo-allenatore francese Novès: 23-21 per la Francia. La partita rimane incerta, ed estremamente tesa fino agli ultimi minuti: gli azzurri attaccano, cercano una punizione che non arriva, e alla fine Parisse tenta l’intentabile, cercando all’81’ un drop che avrebbe reso questa partita memorabile, consentendo all’Italia di vincere di un punto, ma la palla esce. La delusione finale è compensata dalla consapevolezza di una grande prestazione.

Oggi l’Italia ha espresso un rugby di altissimo livello, che fa ben sperare per il prosieguo del Sei Nazioni, a partire dalla sfida di sabato prossimo a Roma contro l’Inghilterra.

Rugby, Sei Nazioni: l’Italia sfiora il colpo, la Francia si impone 23-21 https://t.co/SggtrC0XiI pic.twitter.com/xpY1LzdV70

— la Repubblica (@repubblicait) 6 Febbraio 2016

Tags:Dezy,Francia,Italia,parigi,Parisse,Plisson,rugby,Sei Nazioni,Stade de France Next post

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