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Russia. Arctic 30 trasferiti a San Pietroburgo. Greenpeace, ‘La loro incarcerazione è illegale’

Creato il 12 novembre 2013 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

gazprom_piattaformadi Giacomo Dolzani

I 30 attivisti dell’Ong ambientalista Greenpeace, detenuti da quasi due mesi nelle carceri russe con l’accusa di vandalismo e pirateria, quest’ultima mai ritirata nonostante le dichiarazioni delle autorità di Mosca e le parole dello stesso Putin, il quale disse che “gli attivisti non sono pirati”, verranno trasferiti oggi dalla prigione di Murmansk a quella di San Pietroburgo, il tutto per una questione di giurisdizione.
Tra gli arrestati figura anche l’italiano Cristian D’Alessandro che, insieme agli altri attivisti, aveva compiuto un blitz contro una piattaforma petrolifera appartenente a Gazprom, il colosso russo degli idrocarburi impegnato in un progetto di trivellazione nella zona dell’Artico.
L’azione dimostrativa aveva lo scopo di protestare contro questo piano che, secondo i vertici di Greenpeace, organizzatori della campagna denominata “Save the Arctic”, porterebbe effetti devastanti per un ecosistema così fragile.
Secondo quanto dichiarato in un comunicato della Ong, Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, ha affermato, riguardo l’equipaggio della Arctic Sunrise, la nave a bordo della quale sono giunti gli attivisti, che “la loro incarcerazione è semplicemente illegittima. Non sono né vandali né pirati. Sono innocenti e devono essere scarcerati subito. La protesta pacifica per la difesa dell’Artico non è un crimine, ma un grande servizio reso all’umanità”.

da Notizie Geopolitiche



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