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Sangue garofano e cannella, di Cinzia Pierangelini e Giovanni Buzi – Arduino Sacco editore

Creato il 09 ottobre 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Sangue garofano e cannella

Cinzia Pierangelini e Giovanni Buzi

Arduino Sacco editore

Sangue Garofano e Cannella

Sangue Garofano e Cannella

Diciamocelo francamente: inorriditi o no, siamo un po’ tutti incuriositi dalle menti dei serial killer, dagli oscuri meccanismi che animano le loro terribili gesta, dalle motivazioni che ne muovono le azioni e che possiedono una loro logica a noi del tutto incomprensibile. I criminologi, oramai sempre presenti in tv, ipotizzano questo e quello ma chissà quali sono o quali sono stati i pensieri di criminali della storia come Jack lo Squartatore o… la saponificatrice di Correggio. La ricordate?
Leonarda Cianciulli, sposa devota e madre affettuosa, che fece di ben quattro donne l’ingrediente segreto di deliziosi dolcetti alle mandorle e cannella, dolcetti che ella stessa non disdegnava! E che dire delle saponette o delle candele profumate: bastava aggiungere un po’ di colonia alla soda caustica nella quale aveva sciolto parte degli sventurati corpi…

Ebbene, quali assurdi pensieri regnavano nella sua mente? Provano a spiegarcelo gli autori Giovanni Buzi e Cinzia Pierangelini, con il loro romanzo scritto a quattro mani intitolato Sangue, garofano e cannella, edito da Arduino Sacco Editore. Un lavoro di fantasia ma abilmente condito di testimonianze e articoli di giornale, che ci aiuta a ricostruire una brutta vicenda che scosse – negli anni ’40 – l’opinione pubblica e le autorità, e che prova a condurci nell’anima nera della Cianciulli nei tempi del manicomio, luogo in cui morì.
Giovanni Buzi è un autore del quale già abbiamo parlato qui su GraphoMania, uno scrittore e un pittore che purtroppo ci ha lasciati a soli quarantanove anni poco più di un anno fa, stroncato da un brutto male che ha tentato di combattere con la forza che lo caratterizzava. Restano di lui un dolce ricordo e tante opere, su carta o su tela, e ci rammarichiamo che non abbia potuto vedere anche la pubblicazione di questo libro per il quale tra l’altro è stato scelto un suo quadro come immagine di copertina, “Angelo avvoltoio”, da lui dipinto nel 2005.
La sua compagna di viaggio in questo lavoro di scrittura e ricerca, Cinzia Pierangelini, è una violinista e insegnante, nonché una scrittrice dal 2004, autrice anche lei di numerosi libri, vincitrice di importanti premi e selezioni.
Entrambi gli autori, in queste 104 pagine inquietanti ma al tempo stesso affascinanti, ci raccontano di un giornalista interessato al caso della Cianciulli, sulla quale sta scrivendo un articolo. Sono tempi in cui la criminale è chiusa in un manicomio dove dovrà scontare trent’anni, e lui vorrebbe parlarle o fotografarla, dopo aver raccolto tanto materiale sulla sua storia e sui suoi “dolcetti” dagli ingredienti particolari: mandorle, cannella, chiodi di garofano, cioccolato e… sangue!

Tra le pagine, gli autori ipotizzano anche i pensieri della donna, la sua terribile ironia, la sua disperazione, il suo fuorviante amore materno (ma neppure un briciolo di pentimento per le sue vittime). Descrizioni efficacissime vi faranno sentire scosse di terremoto, il dolore provocato da atti di autolesionismo, rabbia o lucida follia, fino alla conclusione che pare un finale aperto a diverse possibilità.

“A Giovanni Buzi, che non vedrà mai il nostro libro” scrive Cinzia Pierangelini, e noi ci uniamo idealmente a questa dedica invitandovi a leggerlo.

Cinzia Pierangelini e Giovanni Buzi – Sangue, garofano e cannella – ISBN 978-88-6354.419-0 – Arduino Sacco, 2011 – Pagine 104 – Prezzo: € 12,00

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