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Scoperto il gene della longevità

Creato il 04 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

gene della longevità

Photo credit: JohnGoode / Foter / CC BYlongevità

Carmelo Flores Laura (boliviano, 123 anni appena compiuti), Jeanne Calmet (francese, deceduta nel 1997 a 122 anni),  Misao Okawa (giapponese, 115 anni): ecco alcuni ‘campioni di longevità’. Ma cosa permette loro di vivere così a lungo?

Dopo numerose ricerche, la risposta arriva dall’Università di Boston: l’elisir di lunga vita è il geneFoxo3A’, in grado di ridurre i radicali liberi, regolando il metabolismo ossidativo. Questo gene è stato infatti trovato in ultracentenari da ogni parte del mondo, dall’Italia al Giappone, dove la zona dell’Okinawa è una delle più longeve del Terra.

E il gene della longevità, Foxo3A, non è l’unica cosa che hanno in comune gli uomini e le donne più anziani del pianeta. Thomas Perle, geriatra dell’Università di Boston, a capo del New England Centenary Study, dopo aver analizzato le caratteristiche di centinaia di ultracentenari, ha notato che questi ‘campioni’ non soffrono delle malattie più comuni della vecchiaia: “Gli attacchi di cuore e gli ictus sono rarissimi. Il diabete e il Parkinson praticamente non esistono. In una metà dei casi si sono trovate tracce di osteoporosi, più diffusa è la cataratta”.

Tutti concordano che la longevità sia dovuta anche, se non soprattutto, allo stile di vita di seguito. Alcuni teorici sostengano che uno stile di vita parco, proprio delle comunità meno industrializzate, favorisca un invecchiamento meno devastante. A riprova di ciò proprio il caso dell’uomo più anziano del mondo, il boliviano Carmelo Flores: vive da 123 anni, solo da tre ha scoperto elettricità ed acqua corrente e, con il suo stile di vita spartano,  non ha mai avuto bisogno di un medico. Altri, come Goia Longo, antropologa dell’Università La Sapienza di Roma, smentiscono questi dati, sostenendo che “Tra i tre quarti della Terra, in miseria, e l’altro quarto c’è un gap di 20-25 anni di età”: secondo questi studiosi, quindi, i paesi ricchi sono quelli più longevi. I giapponesi, infatti, rivendicano il primato mondiale della longevità, giurando di aver censito nel 2008 ben 36276 ultracentenari, in maggioranza donne.

Sicuramente a Venezia, durante il convegno organizzato dalla Fondazione Veronesi, dalla Fondazione Cini e dalla fondazione Giorgio Tronchetti Provera per capire qual è il minimo comune denominatore dei più anziani del mondo, oltre che per studiare le strategie per un “active, healthy aging”, ci sarà molto di cui parlare.


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