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Serie A: bene Atalanta e Catania, Inter fermata dal Cagliari

Creato il 29 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Serie A-Atalanta-Inter-Catania-Cagliari

Leandro’s World Tour / Foter / CC BY

Questo pomeriggio si sono giocate le altre partite in programma: Atalanta – Udinese, CagliariInter, Catania – Chievo, Sassuolo – Lazio e VeronaLivorno. Stasera Roma – Bologna e domani sera il posticipo Fiorentina – Parma chiude il 6^ turno di Serie A.

Atalanta 2 – 0 Udinese (45′, 64′ Denis)

Tre KO bastano e avanzano per far tornare al successo gli uomini di Colantuono, di fronte a un avversario poco brillante e “svegliato” in ritardo dai cambi apportati. Primo tempo a tinte nerazzurre all’Atleti Azzurri d’Italia: Atalanta molto più propositiva dell’Udinese, che si affaccia dalle parti di Consigli solo al 21′ in contropiede con Maicosuel. Per i restanti minuti, c’è una sola squadra in campo, quella di Colantuono, che crea occasioni su occasioni ma trova sempre Kelava sulla sua strada. Il portiere bianconero viene trafitto dall’uomo simbolo della Dea, Denis, e dal suo marchio di fabbrica, colpo di testa, su calcio d’angolo. La ripresa si apre con l’Udinese in avanti e con un “giallo”: sulla punizione da destra di Totò Di Natale, trattenute reciproche e cadute (una per parte) portano all’iniziale decisione dell’arbitro di concedere il rigore. Mentre il capitano bianconero si appresta a calciare, il direttore di gara si consulta col guardalinee e torna sui suoi passi, limitandosi a segnalare il fuorigioco di Danilo e la conseguente rimessa dal fondo. Torna in avanti la squadra di Guidolin, i cui affondi sono affidati a Maicosuel, ma appena i padroni di casa si presentano da Kelava graffiano: al 64′, il Tanque Denis riceve il pallone da Cigarini, controlla e, con un potente diagonale chirurgico, chiude i conti, 2 a 0 e sipario calato a Bergamo. A questo punto, Guidolin tenta il tutto per tutto, inserendo la punta ex Roma, Nico Lopez, ma è troppo tardi, avrebbe dovuto inserire prima forze fresche. L’impatto dell’attaccante, infatti, malgrado sia positivo, non cambia il risultato e, in ogni caso, prestazione opaca dei friulani mentre risorge l’Atalanta grazie a un Denis in gran forma.

Cagliari 1 – 1 Inter (83′ Nainggolan – 75′ Icardi)

I nerazzurri partono forte, chiamando seriamente in causa Agazzi due volte nei primi 5′, con Nagatomo e Guarin. Continua la spinta del Biscione, che conferma il buon momento di forma: Belfodil, servito da Nagatomo, mette la palla in mezzo dalla destra, Agazzi la respinge ma Guarin è subito pronto per la ribattuta, sulla quale l’estremo difensore deve nuovamente mettere una pezza. C’è solo l’Inter in campo e continua la ricerca della prima rete che non stenta ad arrivare: al 22′, Belfodil sbaglia due volte davanti ad Agazzi, la prima di testa, la seconda sulla ribattuta. Poi, al 31′, è la volta di Alvarez che rientra sul mancino e conclude fuori di poco causa una deviazione, con il portiere immobile. Dunque, buona Inter e Cagliari che si aggrappa ai salvataggi del suo estremo difensore. Nella seconda frazione, cambiano alcuni uomini in campo e, di conseguenza, cambio il punteggio. Dentro Icardi e Palacio fuori Alvarez e Belfodil e sono proprio i nuovi entrati a dare una scossa alla squadra di Mazzarri. Da un parte, Ibrahimi non sfrutta a pieno un pessimo rinvio di Cambiasso, concludendo alto sulla traversa, dall’altra, al 75′, combinazione tra Palacio e Nagatomo con quest’ultimo che mette la sfera in mezzo per il colpo di testa ravvicinato e vincente di Icardi. Il Cagliari risponde al 83′ col tiro di Nainggolan, deviato da Rolando e che vale l’1 a 1 finale. Due punti persi per i nerazzurri che avevano accarezzato fino all’ultimo il primo posto con Napoli e Juventus. Un punto prezioso per il Cagliari in ottica salvezza.

Catania 2 – 0 Chievo (22′ Plasil, 54′ Castro)

Avvio di gara migliore per gli etnei che schiacciano il Chievo nella sua metà campo e creano grattacapi a Puggioni, sempre presente. La buona partenza porta i suoi risultati al 22′: scambio Bergessio-Plasil con il centrocampista ex Bordeaux che batte Puggioni grazie all’aiuto del palo. Primo gol degli uomini di Maran davanti al loro pubblico. Qualche minuto dopo, sempre l’ex Bordeaux cestina una validissima chance di raddoppiare. Chievo chiaramente in difficoltà e raramente pericoloso per i pochi spazi concessi dalla difesa etnea, specialmente dai centrali Legrottaglie e Rolin, impeccabili, mentre il resto della squadra regge bene e fa la partita. Il secondo tempo è poca cosa: il Catania, infatti, trova subito il raddoppio con Castro, grazie anche all’ingannevole intervento di Bergessio, che non tocca la sfera ma disorienta il portiere avversario. La sfida non ha più molto da dire, Chievo inesistente e etnei che si chiudono bene e rischiano di aumentare il proprio vantaggio. Brutta prestazione della banda di Sannino, dopo quella convincente contro la Juve; ottimo Catania, che vince la sua prima partita stagionale e convince.

Sassuolo 2 – 2 Lazio (55′ Schelotto, 76′ Floro Flores – 50′ Dias, 54′ Candreva)

Il Sassuolo visto una settimana fa contro l’Inter sembra solo un lontano ricordo da quello che ha affrontato Napoli e Lazio, strappando alle due compagini un punto. La squadra di Di Francesco conferma quanto di buono fatto vedere contro i partenopei e meriterebbe di essere in vantaggio dopo una prima frazione di gara che l’ha vista protagonista in campo, con una traversa firmata Zaza e alcune buone palle-gol. Lazio irriconoscibile, senza idee ma che beffa gli avversari, passando nella ripresa: prima Dias, di testa su corner, poi Candreva, il migliore tra i biancocelesti, da fuori area con un sinistro che bacia il palo e gonfia la rete, sembrano tramortire il Sassuolo che, invece, si rialza immediatamente con Schelotto. Il gol dà energia agli emiliani che torna a caricare a testa bassa, sfiorando il pari con Zaza e trovandolo, qualche istante dopo, con il neo entrato Floro Flores. Negli ultimi minuti, continua la pressione dei padroni di casa alla disperata ricerca della vittoria che non arriva. Pareggio meritato per la neo promossa contro una Lazio svogliata e appannata.

Verona 2 – 1 Livorno (40′ Iturbe, 74′ Jorginho (rigore) – 45′ Rinaudo)

I primi 45′ a Verona mostrano questo sia assurdo il calcio. Partenza aggressiva dei padroni di casa che si affidano ai lanci lunghi per le sponde di Toni mentre il Livorno ha più opportunità di portarsi in vantaggio con Paulinho e Siligardi ma maiuscola è la prestazione del portiere, Rafael. Così, alla prima vera occasione, la squadra di Mandorlini passa: punizione capolavoro del giovane ex Porto, Iturbe, sulla quale Bardi non può nulla. Prima dell’intervallo, c’è ancora tempo per il meritato pari firmato da Rinaudo, di testa su calcio d’angolo. I ruoli si invertono, non completamente, nella ripresa: una sola vera chance per il Livorno, con Schiattarella al 53′, e altra grande risposta del portiere scaligero. Il Verona, ora, attacca a testa bassa, premendo sull’acceleratore, e il forcing dà i suoi frutti al 74′: rigore guadagnato da Toni e trasformato da Jorginho per il 2 a 1 finale. Gli amaranto, infatti, non trovano più il guizzo vincente e al Verona va bene così, tre punti dopo una sconfitta e un pareggio con le torinesi. Livorno rinunciatario nei secondi 45′ e Verona che, invece, ci ha creduto e, probabilmente, aveva più voglia di tornare al successo.


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