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Serie A: da Donadoni a Zaza, il top e il flop

Creato il 09 dicembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Con il colpaccio della Sampdoria al Bentegodi si è conclusa la 14^ giornata di Serie A: una giornata particolare, che ha visto i pronostici stravolti, alcuni goleador ritrovati dopo mesi di sonnolenza e diverse “papere” da giocatori solitamente impeccabili. Ecco, come al solito, l’immancabile pagellone.

Voto 0 al Parma, sempre più ultimo: frastornati da oltre sei mesi dalle piaghe societarie, penalizzati da un arbitraggio decisamente discutibile, i Crociati sono ormai alla deriva. Squadra senza riferimenti e senza futuro. La panchina di Donadoni è più fragile che mai, e si vocifera che i talenti (Cassano in primis) vogliano cambiare area prima che la barca affondi completamente. Sei mesi fa conquistavano l’Europa League, oggi la B è quasi una certezza.

Voto 1 ai tre protagonisti delle “papere” che hanno rallegrato, o almeno, caratterizzato il weekend di Serie A: il portiere giallorosso Morgan De Sanctis, che ha regalato a Zaza la palla dell’1-0; Palacio, assist man del definitivo 2-1 messo a segno dal bianconero Théréau; e, last but not least, il numero 1 del Cesena, Leali, che con un rinvio precipitoso sul compagno Capelli serve Maxi Moralez e vanifica il vantaggio rimediato dai compagni. Voto 1 anche alla classe arbitrale, protagonista di errori clamorosi: inesistente il rigore concesso alla Roma, regolare quello annullato al Parma e netto il rigore per fallo di mano non sanzionato alla Fiorentina. E ancora si discute sulla necessità della moviola in campo…

Voto 2 a Zeman: 2 come i goal subiti in casa contro un Chievo raramente così offensivo. dopo i fasti di inizio stagione, sembra essere tramontato l’andamento positivo del Cagliari. Messi in ginocchio dal grave infortunio di Sau, i rossoblu sono pericolosamente sprofondati in zona retrocessione. 6 goal subiti in due partite: serve una svolta per evitare l'(ennesimo) esonero.

Voto 3 al Cesena, sprecona: prima si porta sul 2-0 grazie alla doppietta di Defrel, poi si fa rimontare con un umiliante 3-2. 3 punti buttati via a causa dell’instabilità difensiva.

Voto 4 al Verona, battuto da una straripante Sampdoria, dopo aver conquistato il temporaneo pareggio grazie all’intramontabile Toni. Decisiva l’espulsione di Marquez che ha costretto i gialloblù a 70 minuti in inferiorità numerica. Per Mandorlini è l’8ª partita consecutiva senza vittoria.

Voto 5 alle milanesi, che hanno scelto il modo peggiore di onorare Sant’Ambrogio con due sconfitte. Entrambe per merito degli ex meno rimpianti: i rossoneri sono stati puniti da un’incornata di Antonelli (colpa di uno spaesatissimo Bonera), i nerazzurri sono stati battuti in rimonta dall’Udinese di Stramaccioni. Pessimo periodo per i due allenatori più acclamati della Serie A.

Voto 6 alla Juventus: visti i precedenti, il pareggio al Franchi contro i Viola non è da buttar via. Prestazione non eccellente, ma ben gestita. Con Coman (classe ’96) titolare, incaricato di sobbarcarsi l’attacco al posto del ben più rodato Tévez, è comprensibile che ci siano state carenze di incisività. Allegri ha pagato caro il turnover in vista dell’Atlético. Voto 6 anche al Napoli, bravo a recuperare il doppio svantaggio (inaspettato) contro l’Empoli. Di questo passo, però, i Partenopei potranno combattere solo per il terzo posto: un calo di ambizioni poco gradito ai tifosi.

Voto 7 a Torino e Sassuolo, protagonisti di due pareggi spettacolari e inattesi, anche se per motivi totalmente opposti. I granata hanno rimontato per ben due volte lo svantaggio contro il Palermo; i neroverdi, invece, sono riusciti a rifilare due goal alla Roma, per di più all’Olimpico, per poi farsi agguantare in pieno recupero.

Voto 8 alla Sampdoria: i blucerchiati continuano a inseguire il terzo posto e, dopo ben tre pareggi consecutivi, sono tornati alla vittoria, rifilando un sonoro 3-1 al Verona, proprio al Bentegodi. Il Genoa (26) ora ha solo un punto in più. A segno tutti e tre gli attaccanti schierati: prima il solito Eder, poi i finalmente risorti Gabbiadini e Okaka.

Voto 9 al Genoa, la vera sorpresa del campionato: ora è terzo in classifica, in solitaria, forte dei 3 punti rimediati dopo aver dominato il Milan definito da SuperPippo “difficile da battere”. Gasp conquista l’8º risultato utile consecutivo e sogna un posto in Champions. Voto 9 anche all’Atalanta: andata sotto 2-0 con il Cesena (una costante in questo weekend) dopo un primo tempo disastroso, ha miracolosamente rimontato, riuscendo a vincere per 3-2. Vittoria da brividi, fondamentale in chiave salvezza.

Voto 10 a Zaza e Ljajic: i due si sono affrontati nello scontro diretto e, con una doppietta ciascuno, hanno deciso le sorti del match. Zaza torna al goal in Serie A con facilità impressionante e mette paura, dopo la Juventus, all’altra big in corsa per lo Scudetto; il serbo, invece, salva la Roma da una partita di scarso livello, segnata dall’espulsione di un De Rossi in piena (e comprensibile) crisi per le vicende extra calcistiche che lo vedono coinvolto, e da un turnover forzato in vista del match di mercoledì che può valere il passaggio agli ottavi di Champions. Voto 10 anche a Defrel, autore dell'(inutile) doppietta conquistata dal Cesena: peccato per il crollo improvviso della squadra.

Tags:calcio,Donadoni,flop,Italia,juventus,pagella,pagellone,roma,Serie A,sport,top,voti,Zaza Next post

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