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Serie A: Gasp, derby alla Sampdoria con Gabbiadini

Creato il 29 settembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Sono ben 109 le volte in cui le due cugine di Genova si sono date battaglia, dando vita al cosiddetto derby della Lanterna. Si sa, non è sicuramente un big match, o almeno non è tra i più attesi. Raramente, nella storia della Serie A, questa stracittadina ha inciso sulle sorti di uno scudetto, e, negli ultimi anni, entrambe le rivali sono rimaste ben lontane dal raggiungere l’apice della classifica. Ma per chi il calcio lo ama tutto questo non è rilevante: la rivalità è aspra, i toni (quasi) sempre molto accesi, e la resa non è ammessa. Bisogna lottare fino all’ultimo, lottare per quei tre punti che però resteranno impressi nella memoria dei tifosi negli anni a venire. Questa sera, al di là dei battibecchi a distanza tra i due presidenti, Ferrero e Preziosi, e le frecciatine degli ultimi giorni tra Gasperini e Mihajlović, a vincere sul campo è stata la Samp, grazie a Gabbiadini, che ha mostrato il suo cristallino talento, sbloccando il risultato al 75′.

Genoa 0 – 1 Sampdoria (75’ Gabbiadini)

Il primo tempo si conclude a reti ancora inviolate. Poche le occasioni importanti, una per squadra, entrambe vanificate da interventi non miracolosi dei due portieri: prima Éder di testa, servito al 19′ da Okaka, poi Pinilla, un minuto dopo, sempre con un’incarnata. I ritmi, però, sono elevati, con entrambe le compagini che cercano il dominio territoriale e nessun giocatore che si fa problemi a conquistarsi metri a colpi di violente spallate.

Nel secondo tempo, l’intensità diminuisce, ma non la cattiveria. Il derby sembra destinato al pareggio, con i blucerchiati interessati al possesso e il Genoa che spreca malamente le poche palle che capitano nei pressi dell’area avversaria. Ma, a 15’ dalla fine, Gabbiadini batte Perin con una punizione defilata e manda in estasi la curva blucerchiata del Ferraris e il presidente Ferrero, già scatenato da inizio match. Il Genoa si risveglia e, nell’ultimo quarto d’ora, domina il campo e il gioco, tornando all’assedio dopo mezz’ora buona di smarrimento. Tuttavia, Viviano  è attento, e sull’ultimo disperato colpo di testa di Pinilla risuona il triplice fischio.

Lo stadio, dopo 90’ movimentati, ammutolisce da una parte, esplode di gioia dall’altra. Ancora una volta, Gasperini e i suoi sono stati puniti da un calcio di punizione concesso nel finale. Derby e terzo posto alla Samp di Mihajlović.

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