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Sigarette elettroniche. Si all’utilizzo, salvo scuole

Creato il 10 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Con l'emendamento Galan si ripristina la possibilità di utilizzare le sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, salvo le scuole.

Photo credit: Must500 / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0

Si allenta la cinghia sulle limitazioni imposte all’utilizzo di sigarette elettroniche. Il dispositivo, che si sta diffondendo sempre più anche in Italia e che ha trovato impreparata la nostra legislazione, è stato recentemente messo “sotto tutela” da parte del decreto lavoro. Nel decreto infatti, era previsto il divieto di uso di sigarette elettroniche in tutti i luoghi pubblici, divieto confermato inizialmente anche al decreto istruzione. Ma Giancarlo Galan, del Pdl, è riuscito con un emendamento a cambiare la norma, giudicata troppo “restrittiva”, dato che impediva persino di pubblicizzare le sigarette elettroniche sulle vetrine dei negozi appositi. Nel decreto lavoro, le sigarette elettroniche erano state equiparate alle vigenti norme sul tabacco “tradizionale” (la legge Sirchia) e la conseguente tutela dei non fumatori, con il divieto assoluto di fumo in tutti i luoghi pubblici,  salvo gli spazi riservati e anche gli uffici e i ristoranti. Con l’emendamento Galan, invece, le sigarette elettroniche vengono svincolate, con la possibilità quindi di essere utilizzate con maggiore libertà. Rimane tuttavia il divieto di utilizzo dello scuole, divieto in vigore con il decreto istruzione appena varato. Galan poi ha aggiunto: “ho recepito l’appello proveniente da una nuova filiera produttiva, per altro in forte espansione, massacrata da tassazione e da pesanti divieti di utilizzo e pubblicità a causa di un intervento normativo improvviso e forse poco approfondito. La prima stesura dell’emendamento che avevo proposto al dl Istruzione era più restrittiva rispetto alla riformulazione che mi ha proposto il Governo, con la quale, stralciando del tutto una parte del decreto di giugno, di fatto si permette di fumare la e-cig in tutti i luoghi pubblici, a giusta eccezione delle scuole. Non mi permetto di dare alcun giudizio medico scientifico su questo prodotto, sono un ex-fumatore da tempo, anche se gli ultimi studi sembrerebbero confortanti, come testimoniato dal Prof. Veronesi”.


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