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Sinister (2012)

Creato il 09 settembre 2014 da Babol81
Dopo aver pubblicato la recensione di Liberaci dal male in parecchi hanno nominato Sinister nei commenti quindi ho deciso di guardare questo horror diretto e co-sceneggiato nel 2012 dal regista Scott Derrickson.
Sinister (2012)
Trama: uno scrittore in crisi decide di basare il suo ultimo libro su un terribile caso di omicidio multiplo con scomparsa di minore e di trasferirsi, di conseguenza, nella casa dove si sono consumati entrambi i delitti assieme alla famiglia. Le indagini, a poco a poco, riveleranno una pericolosa verità...


Sinister (2012)
Quando ho letto frasi come "Sinister fa paura" non ci ho creduto, lo ammetto. Figuriamoci, ormai dormo tranquilla anche dopo aver guardato film su bambole assassine ed esorcismi, l'ultima notte insonne devo averla passata ai tempi di Rec e, bene o male, quasi tutti gli horror degli ultimi anni o mi annoiano o non riescono a sorprendermi. E invece Sinister mi ha inquietata parecchio, sia durante la visione che dopo, anche se il perché non saprei specificarlo. D'altronde, ad una prima occhiata Sinister non si discosta molto dalle storie di spiriti e case infestate che vanno per la maggiore negli ultimi tempi e l'idea di base è sempre quella della famiglia che si trasferisce in un posto nuovo e viene subito perseguitata da fenomeni misteriosi, tuttavia la pellicola di Derrickson ha il pregio di utilizzare questi cliché come una base da cui partire, senza renderli il fulcro dell'intera trama. L'attenzione dello spettatore e degli sceneggiatori, infatti, è interamente concentrata sulla progressiva distruzione morale del protagonista, uno scrittore fallito che molti anni prima era stato talmente famoso da riuscire a finire persino in TV; il bisogno di avere i famosi "5 minuti di gloria", di essere visti e riconosciuti, si intreccia spasmodicamente con la necessità compulsiva di guardare e sviscerare anche e soprattutto le immagini più truci e "proibite", terreno fertile per la natura del babau che perseguita i protagonisti di Sinister. Ellison, a poco a poco, condanna sé stesso e la sua famiglia nonostante la miriade di avvertimenti che gli arrivano dalla moglie, dal vice-sceriffo e anche dalla sua stessa anima, ignorando quanto il proiettore da lui utilizzato per guardare i misteriosi filmini ritrovati in soffitta assomigli incredibilmente alla canna di una pistola puntata contro la sua tempia; a un certo punto lo scrittore avrebbe l'istinto di chiamare la polizia per denunciare il ritrovamento degli atroci filmati girati dal presunto killer, tuttavia viene frenato dall'infausto desiderio di scrivere il libro dell'anno, di riottenere la fama e il successo che sono andati scomparendo col passare del tempo e che sono diventati più importanti persino della moglie e dei figli. Questo, fondamentalmente, è l'unico passo falso compiuto dal protagonista perché, a differenza di altri horror, Sinister non insiste a mostrare la solita famiglia che, nonostante fenomeni inspiegabili e sempre più violenti, si ostina a rimanere nella casa, anzi: Ellison è di coccio finché gli eventi si mantengono nell'ambito del razionale ma non appena le "entità" sovrannaturali si palesano chiaramente è il primo a prendere baracca e burattini e a scappare senza chiamare preti, studiosi o esorcisti.
Sinister (2012)
La bellezza di Sinister è da ricercarsi dunque principalmente in questo approccio realistico mentre il vero terrore si trova tranquillamente all'interno dei filmati che Ellison continua a guardare e riguardare. Ogni filmino (peraltro tutti dotati di un titolo beffardo e terribile) mette i brividi, innanzitutto per la consapevolezza della presenza di un invisibile "occhio" che spia le famiglie protagoniste e poi anche per la realizzazione in sé, resa disturbante sia dalla natura amatoriale delle riprese sia, soprattutto, dall'utilizzo di una colonna sonora fatta di suoni stranissimi ed inquietanti, melodie dissonanti che farebbero uscire di testa chiunque. In questo caso, dunque, è più l'atmosfera a mettere paura, la consapevolezza che qualcosa di "sinistro" (non necessariamente sovrannaturale) si stia a poco a poco insinuando nella mente e nella vita di Ellison; il babau in sé a dirla tutta è fatto maluccio (fa sicuramente più paura quando rimane lì, sullo sfondo, a fissarti non visto) e i bimbini spettrali lasciano un po' il tempo che trovano (anche se la sequenza del nascondino casalingo è parecchio d'effetto) e sono sicura che l'errore che faranno i realizzatori del futuro Sinister 2 sarà proprio quello di renderli protagonisti assoluti, sacrificando quelle atmosfere thriller che rendono Sinister così particolare. Per il resto, mi sento di dire ancora che Ethan Hawke è assolutamente convincente nella sua interpretazione di Ellison, che il vice-sceriffo riesce ad essere simpatico e divertente senza scadere nel ridicolo come spesso accade a simili macchiette e che la figlioletta di Ellison, pur comparendo poco, ruba tranquillamente la scena a quel fratello urlante e disturbato messo lì giusto per dare un po' di colore. Insomma, probabilmente Sinister non sarà perfetto ma è comunque uno dei pochi horror validi e, soprattutto, spaventevoli visti negli ultimi tempi. Il che non è poco, affatto.
Sinister (2012)
Del regista e co-sceneggiatore Scott Derrickson ho già parlato qui mentre Ethan Hawke, che interpreta Ellison, lo trovate qua.
James Ransone, ovvero il vice sceriffo, dovrebbe tornare in Sinister 2, previsto per l'anno prossimo. Nell'attesa, se Sinister vi fosse piaciuto recuperate L'evocazione - The Conjuring e magari anche The Ring, visto che lo sceneggiatore C. Robert Gargill ha auto l'ispirazione per Sinister dopo averlo guardato e aver passato una notte in preda agli incubi! ENJOY!

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