Siria. Autobomba esplode davanti a Moschea, 40 morti

Photo credit: Beshroffline / Flickr / CC BY 2.0.

Strage in Siria. Un’autobomba è esplosa davanti ad una moschea nella regione di Damasco. Quaranta persone, tra le quali 7 bambini, sono morte e ci sarebbero decine di feriti. L’esplosione è avvenuta nella località di Wadi Barada, a 40 chilometri da Damasco, località controllata dai ribelli al regime di Assad. L’agenzia di stato Sana ha affermato che l’esplosione sarebbe avvenuta mentre i terroristi stavano riempiendo di esplosivo l’auto e che quindi si sarebbe trattato di un incidente nell’ambito dell’organizzazione di un attentato terroristico contro il regime, mentre i ribelli ritorcono l’accusa contro i lealisti. Un video amatoriale mostra volute di fumo innalzarsi dal luogo dell’esplosione e un caso di persone e macerie. Intanto le autorità siriane, tramite la tv di Stato, hanno annunciato l’uccisione del capo dei miliziani Abu Mohamed al-Golani, del fronte Jabath Al-Nusra, uno dei tanti gruppi ribelli contro il regime di Damasco.  Al-Golani sarebbe già stato ferito l’8 maggio scorso, mentre la tv di Stato ha affermato che l’eliminazione è avvenuta nella zona della città portuale di Latakia. La notizia è stata poi ripresa dalla Bbc, ma non ha ancora ricevuto conferme o smentite ufficiali dai portavoce dei ribelli. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani però, da sempre vicino ai ribelli nei confronti del regime, diversi esponenti del gruppo ribelle Al Nusra, affiliato ad al Qaida, hanno smentito che il loro leader Mohammed al Julani sia morto.  Continuano quindi le violenze in Siria e, per incidente o meno, ancora una volta decine di persone, tra le quali purtroppo diversi bambini, sono morti in un’esplosione. Sempre secondo l’osservatorio il conflitto in Siria ha già causato, direttamente o indirettamente, la morte di più di 115000 persone, una strage spesso silenziosa, ma reale.